Acqua Vitasnella Cantù-Granarolo Bologna 89-67

Abass (foto R.Caruso 2014)

Abass (foto R.Caruso 2014)

Cucciago: trascinata dal suo giovane capitano l’Acqua Vitasnella Cantù abbatte la Granarolo Bologna senza mai dover inseguire o rischiare troppo dopo il 10-1 iniziale che ha ben indirizzato il match, in pratica la Virtus non è mai stato un pericolo reale per i brianzoli nonostante un Darius “Crapun” Johnson-Odom in versione molto play (8 assist, alcuni pregevoli) e poco realizzatore (10 punti raccattando liberi nel secondo tempo) ed un James Feldeine che gioca un primo tempo giudizioso (5 assist) ma esce ad inizio secondo tempo per un infortunio al polso dopo una brutta caduta a rimbalzo, domani mattina risonanza magnetica per lui, la prima impressione sui tempi di recupero è piuttosto pessimistica.

Però Sacripanti può finalmente notare, si era già visto a Lione, una difesa che comincia a mordere grazie ai cambi sistematici sui blocchi, molto efficace in questo fondamentale non solo Abass ma anche DeQuan Jones che, dopo i due tiri-cross iniziali, ha giocato con cuore e difeso forte sul perimetro deliziando peraltro il pubblico con 5 schiacciate da NBA e 13 punti finali. Bene anche i lunghi, in particolare un Cheikh Mbodj clamoroso nel secondo quarto che chiude con 15 punti e 2 stoppate ma pure un Ivan Buva da 8 rebs ed un Eric Williams attento.

Preoccupazione per Feldeine (foto R.Cariso 2014)

Valli ci ha provato in ogni modo ordinando anche difese press e la zona, oltre a provare a lavorarsi gli arbitri (con scarsi risultati) e comunque Bologna non ha fatto una cattiva impressione specie con gli italiani: non tanto con il deludente Simone Fontecchio (0-6 al tiro) bensì con Matteo Imbrò autore di un paio di gran triple, Valerio Mazzola (9 punti), cui però dobbiamo rimarcare la pessima idea di abbandonare il look sutorino, e persino Gino Cuccarolo. Capitolo USA: Allan Ray (11) è un giocatore esperto e sempre sul pezzo, Okaro White oltre ad aver battuto Jones sui cross 4 a 2 ha comunque mostrato cose interessanti mentre Jeremy Hazell è un Instant Idol: dal cavallo alto e con le buffe orecchie alla Will Smith, coi baffetti che fanno tanto inizio anni ’80 non schifa nessun tiro e chiude a 15 punti. Meno bene Abdul Gaddy che è play giudizioso ma ha serissimi problemi con il far canestro e Gilchrist panchinato per praticamente tutta la ripresa dal suo coach.

MVP: Abass Awudu Abass fa il career high con 18 con 7-8 dal campo, 5 rimbalzi, 23 di valutazione ma soprattutto difende su tutti dal play all’ala forte dimostrando un’altra volta ancora i suoi grandi margini di miglioramento.

La STATISTICA: la difesa di Cantù tiene Bologna al 35% dal campo lanciandosi così in velocità con ben 15 canestri in contropiede dove beneficia in particolare Jones.

TABELLINI:

Cantù: Punti Abass 18 Mbodj 15 Jones 13 Gentile 12  Rimbalzi Buva 8 Assist Johnson-Odom 8

Bologna: Punti Hazell 15 Ray 11 Rimbalzi Gilchrist 6 Assist Ray, White 3