Acqua Vitasnella Cantù-Banco di Sardegna Sassari 79-75

Feldeine (foto R.Caruso 2014)

Feldeine (foto R.Caruso 2014)

Cucciago: Ed il Pianella resta un inferno per la Dinamo Sassari che non riesce a sfatare il suo tabu che la vede sempre sconfitta a Cantù e per quaranta minuti, esaltanti a sprazzi e certamente emozionanti, la Acqua Vitasnella Cantù si mantiene in vantaggio nonostante i tentativi dei sardi, decisamente più scafati per il campionato italiano, di rientrare trovando durante la gara diversi protagonisti ma soprattutto aggrappandosi ad una difesa feroce in grado di tenere Sassari a 75 punti e con medie di tiro basse pur non rinnegando il gioco in velocità ovvero il terreno in cui gli esterni brianzoli si trovano maggiormente a loro agio.

Capita così che, dopo lo sbigottimento iniziale di non vedere i due Diener in campo, veri spauracchi nelle ultime due stagioni, che Darius Johnson-Odom (13,, 5 ass) ha una partenza fulminante segnando tutti gli undici punti iniziali con cui Cantù crea il suo primo vantaggio che salirà sino al +12 sul finale del terzo quarto, poi DJO sparirà dai radar, pur segnando un delicatissimo canestro in contropiede nel finale di gara, lasciando il proscenio ad Eric Williams (9+12), Awudu Abass (8) e Cheikh Mbodj (9+7) con qualche zampata di Damian Hollis (10) e con la supervisione del grande padrino James Feldeine sempre pronto ad imbeccarli.

DJO (foto R.Caruso 2014)

DJO (foto R.Caruso 2014)

Sassari invece ha avuto grandi ondate, caratteristiche pure di Cantù, coi suoi esterni Jerome Dyson (17, 6-15 fg) David Logan (15, 6-15 pure lui al tiro) ed Edgar Sosa (11) oltre alla fisicità di Shane Lawal (13+10) e Sacchetti ha puntato a lungo su una zone press 2-2-1 che Cantù ha provato ad  attaccare con pazienza ma a volte palesando la sua nota e sinistra tendenza alla palla persa (ben 20 a fine gara) ma non è mai stata in grado di riagganciare definitivamente i padroni di casa che così festeggiano con una vittoria che è vera manna dal cielo sia per lo spogliatoio, che finalmente vede il risultato per l’indubbio impegno messo, che per una parte della tifoseria facile al brontolio che stavolta può ritirarsi in pizzeria più serena e Pino Sacripanti si può godere il traguardo di coach più longevo sulla panchina di Cantù, eguagliando a quota 288 un mito come Arnaldo Taurisano, prima di pensare alle delicate partite con Ostenda e Milano.

MVP: il padrino del Bronx James Feldeine dà una sicurezza ai compagni che nessun altro sa dare, smista 5 assist, recupera 4 palloni e segna 17 punti oltre ai due liberi decisivi nel finale.

La STATISTICA: la difesa di Cantù a tratti è finalmente feroce, i patimenti di inizio stagione paiono lontani, e tiene Sassari al 27% da tre ed al 41% globale, nei momenti in cui l’attacco si inceppa la Vitasnella si aggrappa alla sua voglia di lottare e tenere l’uno contro uno, contro una squadra tutto sommato speculare poi non ha grossi problemi di accoppiamenti difensivi.

TABELLINI:

Cantù: Punti Feldeine 17 Johnson-Odom 13 Hollis, Gentile 10  Rimbalzi Williams 12 Assist Djo, Feldeine 5

Sassari: Punti Dyson 17 Logan 15 Lawal 13 Rimbalzi Lawal 10 Assist Dyson 6