EA7 Emporio Armani Milano – Giorgio Tesi Group Pistoia 88-78

MILANO – Alla fine, è andata come “doveva” andare: l’EA7 passa in semifinale, ma lo fa in una gara 5 che nessuno alla vigilia della serie avrebbe pronosticato, e, come nelle precedenti quattro partite, soffrendo parecchio contro una Giorgio Tesi Group mai doma, nonostante la panchina corta e i problemi di falli e di infortuni. Milano vince mostrando a sprazzi quelle qualità che, fino alla scorsa settimana, ne avevano fatto senza “se” e senza “ma” la dominatrice del campionato. Ma, appunto, solo a sprazzi.

Daniel Hackett, decisivo nella ripresa (Foto: Alessia Doniselli)

Daniel Hackett, decisivo nella ripresa (Foto: Alessia Doniselli)

Pistoia parte forte, fortissimo. Sa di poter fare il colpaccio, lo ha dimostrando più volte sul campo, e sa che deve aggredire la partita per 40 minuti per provarci davvero. Due canestri dai due angoli di Johnson e una tripla di Washington nei primi due minuti e mezzo costruiscono un parziale iniziale di 0-7 che gela il Forum ed esalta i numerosi tifosi pistoiesi accorsi a Milano. L’Olimpia sembra in confusione sia in difesa, sia in attacco: la prima azione si conclude con Melli che sbaglia una tripla che non voleva prendere, la seconda con due errori di Hackett e Langford, la terza con una tripla forzata come ce ne sono poche altre dello stesso Langford. Poco dopo, però, Melli sblocca il punteggio dei padroni di casa (e poco dopo uscirà per infortunio), e “inizia” la partita. In 4 minuti Milano prima pareggia con una tripla dall’angolo di Moss e poi passa in vantaggio con Hackett a sfruttare i superiori mezzi fisici in post basso contro Gibson (12-10). Pistoia tiene botta, ma le rotazioni di coach Moretti si riducono ancor più di quanto già non lo siano, con l’infortunio a Galanda dopo pochi minuti sul parquet.
Nel secondo quarto Milano prova a metterci voglia, ma qualche indecisione arbitrale toglie continuità alla difesa milanese. Così, dopo il nuovo vantaggio firmato Samuels, Cerella e Langford, Pistoia ribalta di nuovo il punteggio, tornando avanti con una tripla di Meini che dà il via a un break di 0-8, propiziato anche da una palese infrazione di passi di Johnson, “tramutata” da un fischio arbitrale in canestro e fallo, e dall’annullamento di una tripla di Moss per 3 secondi di Lawal (!). Dopo il +7 pistoiese (25-32), è la volta di Milano: controparziale di 10-0 chiuso da un tiro da tre di Cerella, ma il vantaggio dura poco, perché Wanamaker e tre punti di Cortese poco prima della sirena mandano Pistoia in vantaggio all’intervallo (39-40).

Tutta l'intensità di gara 5 (Foto: Alessia Doniselli)

Tutta l’intensità di gara 5 (Foto: Alessia Doniselli)

Appena riprende il gioco, altra tegola per coach Moretti: il quarto fallo, in attacco (e probabilmente “accentuato” da Samuels), di Ed Daniel, che però rimane in campo per palese mancanza di alternative. E anche perché, di fatto, Milano sta provando a scappare: Hackett è carico, Moss è chirurgico, Cerella è un mastino, e poco dopo la metà del terzo quarto il vantaggio si avvicina alla doppia cifra (56-47). Pistoia prova a reagire con Gibson, ma l’EA7 ormai è riuscita a imporre la sua fisicità e non si ferma più: 5 punti in fila di Wallace danno il +13 all’inizio del quarto periodo, che diventa +19 con due triple di Langford e Samuels a poco meno di 7 minuti dal termine. Ma la Giorgio Tesi non vuole mollare e, nonostante le energie per forza di cose calino inesorabilmente, di pura voglia riesce nuovamente a ridurre il divario, sebbene le speranze di vittoria siano praticamente pari a zero: Gibson e Wanamaker segnano 17 punti negli ultimi 3 minuti, ma è tutto inutile, perché Milano rimane in controllo con un paio di penetrazioni di Hackett e due triple di Cerella e la partita finisce tra gli applausi del Forum a entrambe le squadre.
Se la NBA quest’anno ci ha regalato il primo turno più emozionante delle ultime stagioni, il campionato italiano per alcuni versi non è stato da meno: in pochi si sarebbero aspettati una serie così equilibrata, in cui Pistoia è riuscita a giocare cinque partite al di sopra delle sue possibilità contro una squadra che, subendo forse la pressione della “vittoria a tutti i costi”, ha letteralmente rischiato di buttare via la stagione, riprendendosi però nel momento decisivo, quando sbagliare non era più consentito. Ora tocca a Sassari, che già in Coppa Italia ha dimostrato di poter dare dei dispiaceri a squadre sulla carta più blasonate. Sicuramente, a Milano, dovranno fare meglio di quanto visto in queste cinque partite.

MVP. Finalmente l’Olimpia ha avuto più di un protagonista, ma, dovendone scegliere uno, andiamo con Daniel Hackett: al di là delle cifre ottime (20 punti, 8/12 al tiro, 3 rimbalzi e 4 assist), è lui a guidare i milanesi nel secondo tempo, quando l’EA7 scava il divario che risulterà poi decisivo.

Il peggiore. La terna arbitrale (moltiplicata per 5). Anche nella gara finale della serie, gli arbitri riescono a combinare una discreta serie di disastri, riuscendo (quasi) a rovinare una bella partita di pallacanestro. Come Milano in gara 4 non ha perso per colpa degli arbitri, lo stesso vale per Pistoia in questa gara 5, ma sicuramente per una terna formata da Lamonica, Mattioli e Begnis (insomma, non proprio gli ultimi della classe) fare meglio non solo era possibile, era doveroso.

EA7 Emporio Armani Milano – Giorgio Tesi Group Pistoia 88-78 (17-15, 22-25, 24-13, 25-25)
Milano: D. Hackett 20, K. Langford 16, S. Samuels 14. Rim (36): S. Samuels 8. Ass (15): D. Hackett 4.
Pistoia: K. Gibson 20, J. Johnson 15, B. Wanamaker 14. Rim (28): E. Daniel 9. Ass (12): B. Wanamaker 5.