EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 83-90 (serie 1-1)

Caleb Green, tra i più continui sull'arco dei 40 minuti (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Caleb Green, tra i più continui sull’arco dei 40 minuti (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

MILANO – Missione compiuta per il Banco di Sardegna, il cui obiettivo era tornare a Sassari con almeno una vittoria sulle due giocate partite in casa dell’EA7 per poter provare a ipotecare la serie tra le mura amiche. Merito del pazzesco secondo tempo della Dinamo, che ha saputo girare a suon di triple una partita che Milano nel primo tempo aveva sì guidato, ma senza riuscire a raccogliere quanto aveva seminato.
Infatti, dopo l’avvio a razzo degli ospiti (0-7 nei primi due minuti), con Marques Green partito in quintetto al posto di Travis Diener, Milano fa presto a riscuotersi, guidata da un Hackett superbo che tra canestri e assist confeziona un controparziale di 9-0, ampliando poi il divario con i vari Gentile, Samuels e Kangur, ma soprattutto con una difesa ai limiti della perfezione di Moss su Drake Diener, che vede la palla con il contagocce e non riesce mai a prendersi un tiro non solo comodo, ma nemmeno “passabile”, se non in transizione.
Milano chiude così sul +6 il primo quarto (20-14) e tocca anche il +13 a metà del secondo, con una tripla di Jerrells seguita da un canestro di Cerella; la partita sembra in controllo, tanto che Banchi “rischia” anche Melli, facendogli assaggiare il campo nonostante sia evidente che il lungo reggiano non sia a posto fisicamente. Sassari non riesce a prendersi i tiri che vorrebbe, e sbaglia anche quei pochi che riesce a prendere piedi per terra con Travis Diener e Caleb Green, ma l’Olimpia non ne approfitta pienamente e va negli spogliatoi con soli 9 punti di vantaggio (40-31), con gli isolani che accorciano nel finale grazie ai punti, molti dalla lunetta, di Thomas e Sacchetti.

Marques Green ha cambiato la partita nel terzo quarto (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Marques Green ha cambiato la partita nel terzo quarto (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Alla ripresa del gioco, però, Sassari è un’altra squadra… e Milano pure. Per una volta le cifre non mentono: la squadra ospite, dopo aver chiuso il primo tempo con soli 31 punti segnati e 2/9 da tre, mette 35 punti e 7 bombe su 9 tentativi nel solo terzo quarto. Milano è letteralmente annichilita, sommersa da una pioggia infinita e inarrestabile di triple: apre subito, dopo una manciata di secondi, Drake Diener, poi anche Marques Green e Travis Diener si aggiungono allo show; Milano resiste al primo bombardamento, rispondendo da dietro l’arco con Langford e Moss, poi però si lascia prendere dalla frenesia dettata dagli avversari, con Hackett a perdere palle a ripetizione e la difesa che non riesce più a essere quella del primo tempo, anche per scelta di coach Banchi, che sposta Moss su Marques Green mettendo Hackett su Drake Diener e Langford su suo cugino Travis. Il risultato è un parziale di 13-24 con sui Sassari passa in vantaggio a metà del terzo quarto (53-55), e poi, poco dopo, un altro break di 0-8, dopo che Milano era tornata a -1 e prima che Langford, sulla sirena del 30º minuto, infili una tripla pazzesca in controtempo per il 60-66.
Magia inutile, però, quella dell’americano, perché Sassari nell’ultimo periodo riprende a infilare canestri a ripetizione: con Drake Diener a rifiatare in panchina cambia il range di tiro, ma non il risultato, dato che ci pensa Gordon a segnare 6 punti di fila (+12 dopo un paio di minuti). Soprattutto, Milano non segna più: all’inizio l’unico a provarci è Gentile, che segna tutti i primi 8 punti milanesi del quarto, pur sbagliando parecchio dalla lunetta, poi rientra Moss e infila la tripla del -6 a 4.30 dalla sirena, con Sacchetti che chiama timeout. Al rientro in campo, Banchi sperimenta un quintetto piccolissimo, con Moss e Gentile lunghi e Cerella, Jerrells e Hackett esterni,ma già alla prima azione le rotazioni saltano dopo pochi passaggi e Drake Diener si fa trovare ovviamente pronto per l’ennesima tripla (72-81). Milano prova a raddrizzare una partita che già da tempo ha preso la piega più sbagliata, e torna prima a -5 con un canestro a dir poco fortunato di Lawal e poi a -4 con una tripla di Jerrells (82-86), ma è, manco a dirlo, un altro tiro da tre a ricacciare indietro i padroni di casa, stavolta a opera di Caleb Green, lasciato completamente solo fronte a canestro.

Alessandro Gentile, tra i pochi a salvarsi per l'EA7 (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Alessandro Gentile, tra i pochi a salvarsi per l’EA7 (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

La partita formalmente non è chiusa, ma è come se lo fosse: Banchi non rimette in campo Langford neanche in questo momento, e sceglie di non fare fallo sul -6 a una trentina di secondi dal termine, accettando di fatto la sconfitta e preparandosi mentalmente a una gara 3 che martedì, a Sassari, potrà dire molto sulla direzione che potrà prendere questa serie.

MVP. È l’ex di turno Marques Green il principale artefice della pioggia di triple che ha spaccato la partita nel terzo quarto. Il folletto americano chiude con 16 punti e 11 assist, con 4/5 da tre e 24 di valutazione, ma sono appunto le cifre del terzo quarto a impressionare: 11 punti, 1/2 da due, 3/4 da tre e 5 assist.

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 83-90 (20-14, 20-17, 20-35, 23-24)
Milano: A. Gentile 21, D. Moss 12, K. Langford 11. Rim (37): G. Lawal 7. Ass (17): A. Gentile e D. Hackett 4.
Sassari: D. Diener e C. Green 20, M. Green 16. Rim (31): C. Green 8. Ass (26): M. Green 11.