EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 73-76 (serie 3-2)

MILANO – Se il Palaserradimigni è “amico” dell’EA7, il Mediolanum Forum lo è del Banco di Sardegna: ennesima impresa di Sassari in terra milanese e, per contro, ennesima partita letteralmente gettata alle ortiche (già, alle ortiche…) da una Milano che, quando la palla scotta – ormai è chiaro – va nel pallone più totale.

Partita solida per Drew Gordon (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Partita solida per Drew Gordon (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

L’impressione, comunque, è che le due squadre siano stanche: per Milano è la decima partita in venti giorni, mentre Sassari, anche se ha avuto due “turni” di riposo nei quarti, già in gara 4 aveva mostrato qualche difficoltà sul piano fisico. Così, la partita inizia al rallentatore, e il primo quarto si chiude con un punteggio piuttosto basso: Sassari si porta avanti 2-6 con Drake Diener e Caleb Green dopo due minuti e mezzo, ma poi si blocca e Milano pareggia con una tripla di Gentile dal palleggio – unica giocata concessagli da un Devecchi partito appositamente in quintetto per fare il cane da guardia al capitano biancorosso – e poi va avanti con Melli (10-8). Se Sassari fatica ancora una volta a ingranare con il tiro da fuori, Milano gioca con una certa sufficienza sotto canestro, sprecando alcune buone occasioni con Moss e soprattutto Samuels e non segnando più un canestro dal campo per tutta la seconda metà del primo quarto. La Dinamo ne approfitta piazzando un parziale di 0-7, ma il punteggio è così basso (11-15) che bastano un canestro di Langford e una tripla di Moss in apertura di secondo periodo a capovolgere nuovamente la partita (16-15). È la scossa che, se non rende la gara proprio entusiasmante, per lo meno la fa salire di tono: è l’Olimpia ora a condurre le danze, ma con Sassari sempre alle costole e che non sprofonda mai oltre il -4, finché, a 40 secondi dall’intervallo, Marques Green infila la tripla del 31-34.

Travis Diener: suo lo show nel finale (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Travis Diener: suo lo show nel finale (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Nel secondo tempo la musica è la stessa, ma al contrario: Milano pareggia subito con Moss, ma poi trova a fatica la via del canestro con Samuels, mentre Sassari riesce a correre e a giocare con più scioltezza, aiutata anche da Devecchi, che oltre a mettere cinque punti fondamentali fa collezione di rimbalzi d’attacco. Ed è proprio da un rimbalzo offensivo, stavolta però di Vanuzzo, che nasce la tripla “fortunata” di Marques Green, che dopo aver rimbalzato due o tre volte sul ferro decide di entrare per il 43-47 a 3.45 dalla fine del terzo quarto. Ma, ancora una volta, bastano un paio di minuti per cambiare tutto: due triple in fila di Melli e un contropiede di Gentile dopo un recupero di Langford confezionano un parziale di 9-1 che riporta avanti l’EA7 di 4 punti (52-48) al 30º minuto.
E appena inizia l’ultimo periodo Milano tocca il suo massimo vantaggio, +6 con Langford, ma Travis Diener è pronto a rispondere con una tripla, iscrivendosi a referto dopo 17 minuti piuttosto anonimi sul parquet e scaldando i motori per lo show che è di lì a venire. Milano infatti riallunga con un canestro e fallo di Langford a sei minuti e mezzo dal termine e, un minuto più tardi, è ancora lui a rubare palla e subire fallo in contropiede, segnando poi i due liberi che riportano a +6 la squadra di casa (61-55); poi, però, come succede troppo spesso all’Olimpia nei finali tirati, si spegne la luce.
O meglio, si accende per Sassari: un tiro da tre di Drake Diener, un canestro di Gordon e due triple di fila di Travis nel giro di tre minuti tagliano le gambe a Milano (2-11 di parziale) e riportano insperatamente avanti Sassari (65-68). Gentile prova a riaccorciare, ma poi Milano spreca due occasioni d’oro con Moss da sotto e Wallace da tre. Nell’ultimo minuto, dopo il nuovo -1 segnato da Samuels, Caleb Green sbaglia da tre; Gentile prende palla e, invece che prendere il tiro poco prima della sirena finale, parte come un treno in contropiede. Ma è lo stesso Green a farsi perdonare con una stoppata pulitissima che, di fatto, si rivela decisiva. Infatti, Drake Diener, mandato in lunetta, non sbaglia, mentre sbaglia – “come al solito”, verrebbe da dire – Keith Langford, solo 1/2 a meno di 6 secondi dalla sirena. Milano quasi riesce nel miracolo, con Jerrells a mettere una tripla di tabella all’uscita dal timeout e con soli 3.6 secondi sul cronometro, ma ormai la rimonta è impossibile: la mano di Marques Green non trema dalla linea della carità e la preghiera da oltre metà campo di Gentile per il disperato tentativo di pareggio prende il ferro ma niente di più.

Caleb Green vola a stoppare il tiro di Gentile nel finale (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Caleb Green vola a stoppare il tiro di Gentile nel finale (Foto: Claudio Devizzi Grassi)

Si torna quindi a Sassari per giocarsi il secondo match-point, con la Dinamo rinvigorita da una vittoria su cui non in molti avrebbero scommesso, e con l’Olimpia che in questi due giorni dovrà fare i conti con lo spauracchio del fallimento: dopo l’uscita anzitempo in Coppa Italia (proprio con Sassari, tra l’altro) e gara 1 dei quarti di finale di Eurolega letteralmente regalata al Maccabi, Milano non può permettersi di non raggiungere la finale. Altrimenti, una tutto sommato buona stagione si tramuterebbe in una totale disfatta.

MVP. Non lo premiano le cifre, né quanto ha fatto vedere nei primi tre quarti (ovvero, praticamente niente), ma senza Travis Diener la Dinamo non avrebbe mai portato a casa questa partita: 11 punti, tutti nell’ultimo quarto, con un 3/5 da tre mortifero per gli avversari.

EA7 Emporio Armani Milano – Banco di Sardegna Sassari 73-76 (11-15, 20-19, 21-14, 21-28)
Milano: K. Langford 16, D. Moss 15, S. Samuels 13. Rim (34): S. Samuels 6. Ass (18): A. Gentile 6.
Sassari: D. Diener 16, C. Green 14, D. Gordon e T. Diener 11. Rim (32): D. Gordon 7. Ass (13): M. Green e D. Diener 4.