BRINDISI

Goss Phill _(Foto R.Caruso 2016)

Phil Goss (Foto R.Caruso 2016)

MOORE 8,5: Sacchetti può finalmente godere del suo playmaker dopo  cinque partite, e il folletto dell’Indiana ripaga l’attesa con una prestazione gagliarda, sia in cabina di regia smazzando 6 assist, sia in fase di tiro col 100% da due e ai liberi e 4/8 dalla lunga distanza. In assenza dei punti di Scott, li segna lui e alla fine sono 24. Brindisi sembra avere trovato una nuova fonte di punti per il futuro!

GOSS 7,5: Nessuno avrebbe scommesso un centesimo nel vedere la stessa persona che contro Brescia non era mai entrata in partita segnare tanto quanto M’Baye (20 punti), ma mettendo soprattutto tanti tiri decisivi, specie nell’ultimo quarto quando sega le gambe a qualsiasi velleità di rimonta dei comaschi. L’atleta di Washington dimostra di rendere assai meglio quando è meno gravato di compiti di regia ora che è tornato Moore.

M’BAYE 7+: Parte subito fortissimo raggiungendo la doppia cifra nel primo quarto, poi soffre, e come lui tutto il reparto lunghi di Brindisi, la straripante forma di Johnson (che lo posterizza in attacco ben tre volte) e dunque il motore della macchina da punti di Brindisi francese si ingrippa, ma nonostante tutto totalizza 20 punti e 9 rimbalzi difensivi, quelli che erano mancati contro Brescia.

CARTER 6,5: Minacciate questo ragazzo ogni settimana di essere fra i papabili al taglio e lui vi risponderà con una prestazione tutta sostanza e generosità, specie a rimbalzo dove recupera 9 palloni volanti di cui 5 offensivi volando letteralmente sul filo della linea di fine campo avversaria. Perde un po’ di fiducia (probabilmente ciò che manca a Carter, specialmente in se stesso) quando ad inizio terza frazione spende il terzo fallo, costringendolo a chetarsi.

JOSEPH 6+: Entra in campo come ala piccola per sostituire Scott, fa il suo. 5 palloni persi sono un po’ troppi, però…

AGBELESE 6: Soffre anche lui un Johnson che, dopo l’indisponibilità di Lawal, fa praticamente e contemporaneamente da 4 e da 5. Ha il rammarico e la responsabilità di avere fallito un paio di canestri di troppo da sotto, quando la partita non si sbloccava da molti minuti fra il +8 e il +4 per i suoi.

SPANGHERO 6: Fa meno confusione rispetto alle precedenti partite e ha un po’ meno di timore reverenziale nei confronti degli avversari, segnando 4 punti su tiri liberi da falli subiti, che risulteranno molto preziosi.

DONZELLI 6: Aumenta il minutaggio a 6 e cattura un rimbalzo. Come la settimana scorsa, un 6 di incoraggiamento.

CARDILLO 5: Il capitano colleziona una partita ancora più storta della settimana scorsa, risultando per i tifosi solo falloso e a tratti dannoso. Dunque, per il futuro, dovrebbe imparare a dosare le forze.

CANTU’

JaJuan Johnson-foto-r-caruso-2016

JaJuan Johnson (foto-r-caruso-2016)

JOHNSON 9: Dominatore del match, un incubo per M’baye a partire dal secondo quarto. L’unico canturino che non si è mai arreso nel corso dei quaranta minuti, senza di lui la squadra rischiava di uscire dalla Puglia con un trentello a sfavore, il rebus rimasto insoluto per coach Sacchetti. Condisce la maxi prestazione da 32 punti con 12 rimbalzi (6 offensivi) e 8 falli subiti.

DARDEN 6,5: E’ il primo dei suoi che raggiunge la doppia cifra ma poi si eclissa per dare il la al Johnson’s Show.

PILEPIC 6+:  Trova i suoi momenti di gloria in 3 triple quando i lunghi di Brindisi raddoppiano, se non  addirittura triplicano disperatamente Johnson, lasciandogli libertà di sparare dal perimetro sostanzialmente indisturbato.

WATERS 6: Ben marcato dai suoi corrispettivi Moore e Spanghero, sfiora la doppia cifra perché è alquanto impreciso al tiro (40%) ma ha il merito di essere il migliore assistman di Cantù con 6 passaggi al giocatore a segno.

LAWAL 5: Recuperato in extremis, resiste solo 8 minuti non lasciando, ovviamente, il segno.

PARRILLO 5: L’ex Reggio Emilia entra più per accumulare falli su di sé che per altro, anche se 3 ne spende quasi subito mandando in bonus gli avversari. Confeziona anche una tripla.

KARINIAUSKAS 4,5: Quasi venti minuti in cui le statistiche dicono che segna solo due liberi, fa quattro falli, perde due palle e smazza 2 assist. Il vento baltico pare proprio non volere soffiare in territorio canturino…

ACKER 4: L’uomo in meno dell’Avellino della scorsa stagione non combina letteralmente nulla. Sarebbe stata una prestazione da s.v, se fosse durata tipo 2 minuti, non 7…


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