EA7 Emporio Armani Milano – Acqua Vitasnella Cantù 83-64

Linas Kleiza, decisivo nel terzo quarto (Foto: Savino Paolella)

Linas Kleiza, decisivo nel terzo quarto (Foto: Savino Paolella)

MILANO – Se la vittoria di giovedì in Eurolega era stata una vera boccata d’aria per una squadra in palese difficoltà, un (quasi) ventello rifilato a Cantù, in un Forum gremito nonostante la contemporanea partita della nazionale di calcio a San Siro, indica che la strada intrapresa dall’Olimpia è quella giusta. Soprattutto perché, al di là del risultato in sé, la squadra di Banchi ha dimostrato quello che potenzialmente è in grado di diventare se tutto dovesse iniziare a girare costantemente per il verso giusto. A un’altra pregevole prova dell’ex di turno Joe Ragland e a un’ulteriore incoraggiante prestazione di MarShon Brooks, si aggiungono infatti le ottime percentuali di Linas Kleiza, vero protagonista del terzo quarto, quando si è decisa la partita.
Cantù ha retto solo per i primi due quarti, anche se bene o male sempre all’inseguimento: l’inizio è da mani gelide da entrambe le parti, con Milano che soffre la pressione difensiva degli avversari ma trova comunque punti dalla lunetta o da uno contro uno di Alessandro Gentile, mentre Cantù vive di sporadiche iniziative di Johnson-Odom e dei rimbalzi in attacco di Eric Williams, che ha davvero fatto sudare quattro camicie a un Samardo Samuels sottotono rispetto alle ultime uscite. L’EA7 poi ingrana e prova una paio di volte ad allungare, ma Cantù c’è e non solo risponde colpo su colpo, ma riesce anche a chiudere il primo tempo con un solo punto di distacco, grazie a una tripla di Buva e a un canestro di Feldeine seguiti da un tiro da tre di Jones allo scadere.

Alti e bassi per i lunghi di Cantù (Foto: Savino Paolella)

Alti e bassi per i lunghi di Cantù (Foto: Savino Paolella)

Finisce però qui, di fatto, e un po’ a sorpresa, la partita dell’Acqua Vitasnella, che al rientro dagli spogliatoi sembra davvero un’altra squadra: «Abbiamo perso la partita giocando malissimo il terzo quarto – ha dichiarato coach Sacripanti –. Siamo rientrati con poca intensità e facendo un brutto lavoro in attacco, soprattutto nel gioco senza palla. Milano ha tirato 5/8 da due e 5/8 da tre e ha alzato il livello difensivo, mentre noi abbiamo perso palloni stupidi concedendo facili punti in contropiede».
Anche Milano, infatti, sembra un’altra squadra, anche se in meglio. Prima si sblocca Samuels, a secco nel primo tempo, e poi si sveglia Kleiza, che segna praticamente qualsiasi cosa gli passi per le mani. In poco tempo il vantaggio supera la doppia cifra, con Cantù che non riesce ad arginare lo straripante attacco milanese; un attacco che, però, nasce da una difesa che si fa sempre più attenta e aggressiva, con Cerella, Moss e lo stesso Kleiza a recuperare palloni importanti per alimentari la transizione biancorossa. Poi, sul finire del quarto, arriva il momento di Ragland, che alterna penetrazioni e triple e mette il +19 alla fine del terzo quarto.

MarShon Brooks: in crescita costante (Foto: Savino Paolella)

MarShon Brooks: in crescita costante (Foto: Savino Paolella)

L’Acqua Vitasnella prova un timido tentativo di rientro con Feldeine, ma non va oltre il -16, mentre Milano dilaga con Brooks e Kleiza, toccando anche il +25, in un quarto periodo che è pura accademia. E coach Banchi non può che essere soddisfatto: «Abbiamo giocato una partita di adeguata intensità, consapevoli delle caratteristiche degli avversari e delle componenti emotive di una gara come questo derby. Anche quando non abbiamo avuto la lucidità di mantenere i vantaggi costruiti nel primo tempo, siamo riusciti a non perdere la testa e a ritrovare fluidità di gioco e buoni contropiedi nella ripresa. Ma soprattutto siamo stati bravi a mantenere sempre alta l’intensità, aspetto necessario in un derby come questo».
Cantù si è dimostrata squadra dal buon potenziale, ma ancora in buona parte inespresso: a sprazzi buoni si alternano momento di buio quasi totale, che, contro una squadra come Milano, soprattutto se è in serata, possono risultare decisivi: «Il risultato è chiaro – ha detto ancora Sacripanti, ma tutto è successo in 9 minuti sciagurati per noi, che sono coincisi con 9 minuti straordinari di Milano. Mi dispiace per i tifosi, perché perdere di 19 fa sicuramente male. Dobbiamo cercare di essere più squadra, non solo in difesa, ma anche in attacco, soprattutto nei momenti di particolare pressione».

MVP. Dopo le orrende ultime uscite, Linas Kleiza da quello per cui è stato firmato: segnare. 18 punti per il lituano, di cui 8 nel terzo quarto e altrettanti nell’ultimo, oltre a 7 rimbalzi e a una buona, rispetto al solito, attitudine difensiva. Tutti, staff e tifosi, sperano che non sia un fuoco di paglia.

EA7 Emporio Armani Milano – Acqua Vitasnella Cantù 83-64 (18-15, 19-21, 27-9, 19-19)
Milano: L. Kleiza 18, J. Ragland 17, M. Brooks 14. Rim (39): S. Samuels 10. Ass (18): J. Ragland 7.
Cantù: D. Johnson-Odom 17, J. Feldeine e D. Jones 12. Rim (30): E. Williams 14. Ass (13): J. Feldeine 4.