Serie A

Mustafa Shakur: (30 p., 3/5 da tre, 31 di valut.) impatto da star per il play ex Pau-Orthez, che martella la difesa avversaria con costante facilità. Dà il meglio di sé nel terzo quarto con un 5/5 globale dal campo, mentre nella rimonta clamorosa degli ultimi 10′ partecipa alla festa con 8 punti a referto. Per lui anche un prepotente 8/11 da 2, oltre a 4 rimbalzi, 3 assist e ben 7 falli subiti. Mvp.

Gianluca Basile: (23 p., 4/5 da tre, 28 di valut.) il Baso torna a divertirsi e a far divertire come in passato. Brucia la retina avversaria a suon di bombe ed attacca il canestro con decisione portando a casa 5 falli, per un 7/7 dalla lunetta. Tutto questo in soli 21′ di gioco. Bentornato.

James White: (20 p., 3/4 da tre, 23 di valut.) offensivamente torna ad essere il giocatore killer che tutti quanti conoscevamo. Letale dal perimetro, buca Treviso anche quando decide di penetrare a canestro (4/8), sfruttando le sue doti atletiche e la sua velocità. Lotta a rimbalzo (6) e resta una costante minaccia per gli avversari. Scheggia impazzita.

Viktor Sanikidze: (14 p., 13 rim., 28 di valut.) ancora responsabilizzato per l’emergenza lunghi, il georgiano dallo spirito guerrigliero sfodera la seconda doppia-doppia consecutiva. I suoi rimbalzi difensivi (12) evitano a Bologna di sprofondare sotto le plance, così come le sue stoppate (2); in attacco, quando mette i piedi per terra, fa male anche dai 6.75 (2/4). Il suo rendimento stagionale punti/rimbalzi sarà un fattore importante per il seguito della stagione della Virtus. Spiritato.

Linton Johnson: (18 p., 14 rim., 31 di valut.) l’ennesima e raggiante prova del centrone di colore è un boccone amaro da digerire per lui e Avellino. Linton lascia il solito segno sotto i ferri, catturando carambole più in attacco che in difesa (8-6). Con la palla in mano è il solito carrarmato indomabile, con un 7/10 da 2 e ben 8 falli subiti. Nel disastroso quarto finale cede anche lui alla stanchezza e alla furia ospite. Gladiatore.

All. Marco Crespi: Casale Monferrato smuove la sua classifica, grazie ad una prova di carattere davvero encomiabile. Merito anche del suo recente mister, capace di tenere sempre alti gli stimoli anche quando la partita sembra ormai compromessa. Casale si prende così due punti nel modo più bello, dopo averne lasciati per strada almeno 4 in maniera banale.

LegaDue

Michael Green: (17 p., 7 ass., 34 di valut.) vittoria facile per Barcellona, grazie anche alla prova super del suo play che, tra assist brillanti, recuperi difensivi (3) e canestri (4/7 dal campo e 8/9 dalla linea dei liberi) dà brio al gioco offensivo dei suoi. Leader.

Dwight Hardy: (27 p., 5 rec., 25 di valut.) decide l’equilibrata sfida contro Piacenza, riscrivendo più di una volta il finale. Nell’ultimo minuto prima gela il suo pubblico sbagliando due liberi consecutivi sul +1 per Pistoia, poi, da campione qual’è, ruba palla a Voskuil e va a depositare il +3 da sotto; infine chiude la partita scippando ad Anderson la palla del potenziale Overtime. In 38′ di gioco un mix di concretezza  offensiva, condita da un 12/18 al tiro e 2 rimbalzi in attacco e sostanza difensiva (5 recuperi). Giocatore completo e in crescita costante. Mattatore.

Klaudio Ndoja: (18 p., 8/8 nei t.l. 22 di valut.) segna a intermittenza, ma le uniche triple che mette a bersaglio (2/5) arrivano nei momenti più opportuni. Nel finale, mette i due liberi che fissano il punteggio sul 71-67 per Brindisi, dimostrando freddezza. Glaciale.

Nikola Radulovic: (16 p., 4/4 da tre, 8 rim.) prova maiuscola su ambo i lati del campo. In 35′ sfonda con 4 bombe dal perimetro, cosa che non riesce a ripetere da dentro l’area (0/4) dove le polveri sembrano bagnate. Lotta a rimbalzo, suggerisce per i compagni (5 assist) e come una sanguisuga si appiccica agli avversari recuperando palloni (5) fondamentali. Chiude con un 30 di valutazione. Intramontabile.

Davide Bruttini: (21 p., 8 rim., 32 di valut.) autoritario vicino a canestro (6/7 al tiro e 5 rimbalzi offensivi), si permette il lusso di ferire Veroli anche dal perimetro (1/1). La sua presenza si sente anche in difesa. Miglior prova stagionale. Autoritario.

All. Piero Bucchi: Contestato a inizio stagione, sembra aver dato a Brindisi la giusta mentalità. Contro Reggio Emilia, vittoria sofferta ma importante, che lo tiene in testa alla classifica. Domenica a Piacenza, in una trasferta molto insidiosa, la prova di maturità.