Giocare bene divertendosi ed esaltando il pubblico, l’assioma perfetto che riassume l’obbiettivo di ogni squadra ad inzio stagione. Sintesi mirabile e quanto mai attuale per il profilo delle due capolista Sassari e Varese.

Per Ebi Ere altra gara fatta di classe e sostanza

Divertimento è la parola preferita anche del Presidente della Dinamo Stefano Sardara e di coach Meo Sacchetti, lo spettacolo non manca davvero mai quando il Banco di Sardegna scende in campo e la trasferta di Pesaro non ha fatto eccezione. Toccano quota 100 questa volta i sardi violando un campo tutt’altro che facile come l’Adriatic Arena, Bootsy Thornton è semplicemente sublime chiudendo l’ennesima splendida gara stagionale da navigato teenager.
Un ossimoro che si spiega da solo con i 32 punti a referto impreziositi da 8 rimbalzi per un 40 complessivo di valutazione che spegne gli ardori di una Scavolini comunque mai doma. Non manca di certo il coraggio agli uomini di coach Ticchi con Cavaliero (20 punti e 6 rimbalzi) a guidare il tridente Mack-Barbour-Hamilton. La cattiva notizia per i biancorossi non è la sconfitta con la capolista ma il lungo stop previsto per Andrea Traini che dovrà restare ai box per circa 5 mesi, al giovane play dei marchigiani vanno i più grossi auguri di pronto rientro da tutta la redazione di Dailybasket.
Al colpo esterno di Sassari ancora una volta risponde Varese che riassapora il gusto del successo contro Cantù nel super derby del Monday Night. Il palazzetto di Masnago, strapieno e ribollente di passione, ha ammirato ancora una volta tutta la voglia di emergere ed il gran gioco della Vitucci Band. La Chebolletta, pur se non in un momento di forma splendido, è sempre cliente velenoso come testimonia la voglia di lottare che i biancoblu hanno messo in mostra sino al termine. La mano chirurgica e gelida del solito immenso capitan Ebi Ere e l’atletismo di Bryant Dunston esaltano i tifosi varesini. Proprio l’energia del centro della Cimberio, limitato solo dai falli, è il fattore x che fa da detonatore alla vittoria di Varese. Cantù ha ancora un Markoishvili commovente ma il silenzio assordante dello score di Smith e Leunen sono una spia rossa perennemente accesa sul cruscotto della vettura deluxe di coach Andrea Trinchieri.
Molto più ammaccata la Cadillac del torneo ovvero l’EA7 Milano che urta contro la solidità ed il cuore di una straordinaria Trenkwalder che passa con merito al Forum. Successo ineccepibile quello dei reggiani con coach Menetti raggiante a fine gara che si gode il talento di Taylor, il mestiere di Brunner (che domina in area colorata molto più di quanto dica il tabellino finale) e la leadership di Andrea Cinciarini che chiude con 11 preziosi rimbalzi ed una gestione del finale di partita di grande sagacia.

Super Cinciarini che guida Reggio all’impresa a Milano (fonte www.ilquotdiano.net)

Milano è apparsa ancora una volta lenta, svogliata ed a tratti incredula. Increduli ed attoniti sono soprattutto i tifosi dell’Olimpia, Nessun alibi e tutti colpevoli con coach Sergio Scariolo che ancora fatica a trovare il vero disturbo di una squadra che appare, soprattutto, davvero senz’anima. Anima ed identità che inizia a trovare invece Venezia che vince con grande autorità a Brindisi, il roster profondo con giocatori di grande esperienza a disposizione di coach Mazzon è decisivo nell’affondare una Enel tradita dai suoi dioscuri Gibson e Reynolds. Tante le alternative che l’Umana ruota in una partita che alla fine viene decisa dagli sprazzi d’autore di Diawara, sue le triple dell’ex al curaro che spaccano la partita in avvio e poi nel parziale decisivo del quarto periodo. Prezioso anche il lavoro oscuro di Marconato in vernice che ha rimpiazzato l’acciaccato Eric Williams. I postumi delle due beffe di Eurolega non hanno condizionato Siena che travolge Biella a domicilio nell’altro posticipo serale del lunedì. La corsa dell’Angelico dura poco più di un quarto, di un positivo Bobby Brown (20 punti e 3 triple in 24 minuti) le spallate decisive nella ripresa per i campioni d’Italia che limitano i piemontesi a soli 56 punti confermando tutti i problemi che il cantiere di coach Cancellieri conserva intatti in questo inizio di stagione. Sembra funzionare in zona salvezza la cooperativa di Attilio Caja che fa un gran colpo in casa della Sutor. Ogni volta il gruppo del coach pavese fa emergere un protagonista inatteso, questa volta oltre al solito Lance Harris (21 conditi da 10 rimbalzi), c’è un super Kotti che fa un doppio 13 fortunato (punti e rimbalzi) e decisivo per la vittoria in overtime della Vanoli. Per i marchigiani tante ancora le questioni aperte che un furioso coach Charlie Recalcati dovrà risolvere al più presto. Discorso diametralmente opposto per la Sidigas che, dopo la sconfitta di Cremona, fa fuori un’altra vittima prestigiosa come la Saie3 Bologna. Mai in partita i distrutta dalle triple di Jeremy Richardson, 23 punti con 6/8 da tre, e che mette a nudo le difficoltà dei bianconeri senza Poeta, con Imbro stavolta troppo timido, e con una panchina tutt’altro che esplosiva in termini di punti e produttività. Sorrisi per l’altra Virtus quella romana che brinda all’investitura di Gigi Datome capitano con una vittoria squillante contro Caserta. L’ala azzurra non poteva celebrare al meglio il passaggio di consegne con lo storico portabandiera Alessandro Tonolli, 18 punti ed 7 assist per l’ex senese che dimostra ogni giorno di più maturità e consapevolezza nei propri mezzi, un valore aggiunto fondamentale per i capitolini ma anche per la Nazionale in vista dei prossimi europei in Slovenia nel 2013.