CANTU’ – Roma, playoff, Pianella. Tre semplici parole che riportano alla mente gara 6 della semifinale di un anno fa proprio tra Cantù e Roma. I biancoazzurri, dopo avere ribaltato la serie da 0-2 a 3-2, hanno il match point sulla racchetta davanti ai propri tifosi, ma i capitolini guidati da Gigi Datome espugnano meritatamente Cucciago e, con l’inerzia dalla propria parte, conquistano gara 7 volando in finale. Una sconfitta imprevista, scottante che non è stata ancora digerita da chi quella gara 6 l’ha giocata. Aradori, Cusin, Leunen, Ragland, Abass hanno ora la possibilità di “vendicarsi” dal momento che la classifica finale ha stabilito che Vistanella e Acea si incontrassero nei quarti di finale. In questa stagione la squadra di Sacripanti si è imposta su quella di Dalmonte sia all’andata che nel girone di ritorno. I playoff sono però una storia a parte, anche se Cantù, in virtù del terzo posto in regular season, ha il vantaggio di avere il fattore campo. Un vantaggio non da poco se si tiene conto che Leunen e compagni non sono mai andati k.o. nelle quindici partite di campionato giocate al Pianella. Allo stesso tempo, però, l’Acea è la squadra che dopo Milano ha vinto più sfide in trasferta e può contare su Phill Goss che quando vede Cantù sforna sempre grandi prestazioni. La Vitasnella arriva all’appuntamento al completo dal momento che Uter, Gentile e Abass hanno superato i relativi acciacchi e con l’obiettivo di tenere inviolato il proprio palazzetto vincendo subito gara 1 che, come sottolinea coach Sacripanti, è il match più complicato dell’intera serie. “E’ ovvio che si parte con più pressione per la formazione di casa. Forse dopo 10 giorni di stop la gara più difficile sarà la prima dove occorrerà sbloccarsi e riprendere il ritmo. Questa è la nostra finale e dobbiamo esserne tutti consapevoli. Questo sia perché se si perde si esce sia perché l’equilibrio pazzesco di questo campionato fa si che tutte le squadre qualificate ai playoff possano ambire ad arrivare in fondo. Milano è la favorita numero 1, ma ogni serie dei quarti è una finale e per noi sarebbe una gioia immensa arrivare fra le prime quattro formazioni del campionato”. Appuntamento per la prima palla a due della serie stasera alle 20.30 al Pianella di Cucciago con diretta televisiva su RaiSport.
ROMA – La Virtus Roma si prepara ad affrontare un interessantissimo primo turno di playoff contro l’ AcquaVitasnella Cantù, in uno scontro che riporta alla memoria della squadra romana ricordi lieti dopo la vittoria in gara 7 nella semifinale dello scorso campionato. Tornando al presente la squadra capitolina è arrivata alla post season in ottima forma psico-fisica, come testimoniato dalle 2 vittorie consecutive in chiusura di regular season, e questo atteggiamento positivo sarà necessario per provare a ribaltare il “fattore Pianella” , dove quest’ anno Cantù ha eretto un vero e proprio fortino, rimanendo imbattuta in tutte le 15 partite casalinghe. Coach Dalmonte, che per i playoff potrà contare su tutto il proprio roster, nella presentazione della serie ha messo in evidenza la pericolosità offensiva della squadra lombarda (terza per punti con 81,1 di media), e la profondità del roster a disposizione di coach Stefano Sacripanti. Obiettivo della squadra capitolina sarà quello di controllare il ritmo di gioco, in particolare nelle partite al Pianella, per evitare di subire parziali importanti dovuti alle troppe palle perse, e ai conseguenti punti subiti in contropiede. Fondamentale sarà anche la tenuta degli uno contro uno sul perimetro, per non permettere alle fonti di gioco di Cantù, Ragland e Gentile in particolare, di creare tiri con spazio per i tiratori appostati sul perimetro, considerando anche le ottime percentuali da oltre l’arco che i canturini hanno tenuto nel corso della stagione (1° posto con il 40,5%). Nei due precedenti stagionali la Virtus è sempre uscita sconfitta, ma entrambe le partite sono state molto equilibrate e decise solo negli ultimi possessi di gara. Lo score complessivo tra le due squadre vede Roma leggermente avanti, con 45 vittorie contro 41.
(Da Roma l’inviato Pasquale Coppola)
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