EA7 Emporio Armani Milano – Granarolo Bologna 90-67 (Serie 1-0)

MILANO – Tutto molto facile per l’EA7 all’esordio nei playoff 2015; Bologna resiste infatti solo una decina di minuti e, pur provando con orgoglio a ricucire il divario nella ripresa, non riesce mai a mettere davvero in dubbio il risultato.

Daniel Hackett, il migliore in campo (Foto: Savino Paolella 2015)

Daniel Hackett, il migliore in campo (Foto: Savino Paolella 2015)

Coach Valli gioca già nello starting five la carta Cuccarolo per sopperire alla mancanza di stazza in area: se Samuels è pesante, Cuccarolo è lungo, lunghissimo, e in effetti il centro americano fatica a prenderne le misure, in tutti i sensi. Il bolognese ci mette 3 minuti a segnare più della sua media stagionale, segno che la scommessa sta dando i suoi frutti, ma ovviamente Bologna non può dipendere solo dal suo pivot italiano per impensierire Milano. Così, finché l’entusiasmo, l’aggressività difensiva e i canestri di Gaddy tengono, la Granarolo rimane a contatto, ma già nel secondo quarto l’Olimpia mette la freccia, sorpassa e prova a scappare. Brooks, Ragland, Moss e Kleiza combinano per il +9 nei primi 3 minuti, Fontecchio prova a rispondere, ma l’EA7 ormai è in palla e chiude il primo tempo con un break di 15-2, con Cerella ed Elegar protagonisti a sorpresa del +20.
La partita sembrerebbe già chiusa, se non fosse che Milan l’è semper Milan, come ammette lo stesso coach Banchi: «Abbiamo avuto un pericoloso passaggio a vuoto nel terzo periodo, in cui Bologna è rientrata in campo con la faccia giusta per ricucire il divario, mentre noi siamo stati troppo permissivi in difesa, concedendo troppi tiri facili dall’arco». In effetti la Granarolo rientra con convinzione, e con le triple di Fontecchio e Hazell tocca il -9 a metà del quarto; Gentile, Moss, Kleiza e Hackett firmano però un 8-0 che riporta i milanesi a +16, e se è vero che Bologna non affonda se non alla fine del quarto periodo, è anche vero che Milano può sicuramente giocare con più tranquillità gli ultimi 10 minuti, al termine dei quali allunga fino a un +23 finale che è forse anche troppo punitivo per l’impegno che la Virtus ha messo in campo.

Coach Valli può sicuramente essere soddisfatto della gara di Simone Fontecchio (Foto: Savino Paolella 2015)

Coach Valli può sicuramente essere soddisfatto della gara di Simone Fontecchio (Foto: Savino Paolella 2015)

«Ci abbiamo provato, ma è difficile competere con una Milano così fisica, come dimostrano i dati a rimbalzo e le percentuali bassissime da due» ha detto coach Valli. «Per larghi tratti abbiamo giocato bene, facendo circolare la palla nonostante la loro fisicità, e nel terzo quarto siamo riusciti a tornare a -9 quando avremmo potuto benissimo andare sotto di 30. Dobbiamo alzare ulteriormente il livello fisico, anche se ancora non siamo bravi a giocare sporco senza superare il limite del fallo: si vede che non siamo abituati a certi livelli di fisicità».
Anche Banchi ha le idee chiare sul prosieguo della serie: «Archiviamo questa vittoria e pensiamo già a gara 2, in cui Bologna si ripresenterà ancora più combattiva di stasera. L’importante, per noi, è mantenere il giusto atteggiamento visto stasera».

MVP. L’aria di playoff fa bene, anzi, benissimo a Daniel Hackett, che mette in campo la giusta intensità fin dai primi secondi, facendo di tutto: punti (15, con 4/7 al tiro), rimbalzi (7), assist (6), recuperi (2) e tanta presenza su entrambi i lati del campo, chiudendo con un significativo 31 di valutazione in 29 minuti.

EA7 Emporio Armani Milano – Granarolo Bologna 90-67 (20-18, 27-10, 20-25, 23-14)
Milano: A. Gentile 16, D. Hackett 15, B. Cerella 11. Rim (45): S. Samuels 10. Ass (21): D. Hackett 6.
Bologna: A. Gaddy 16, S. Fontecchio 15, J. Hazell 11. Rim (24): G. Cuccarolo 6. Ass (10): A. Gaddy, O. White e S. Fontecchio 2.