Raffaele Iavazzi (Foto Serpe)

Raffaele Iavazzi (Foto Serpe)

Dopo tante discussioni, Lello Iavazzi prende la parola. Sono passati otto giorni dall’amara retrocessione della Pasta Reggia Caserta e in tanti hanno fatto illazioni al merito; dopo tanto parlare l’azionista di maggioranza dei bianconeri indice una conferenza stampa nella quale spiega le sue posizioni: “Sì è parlato fin troppo e in maniera sbagliata. Siamo ancora addolorati, ma la Juve  continua ad esistere, nessuno ha messo in dubbio la sua esistenza, a prescindere dagli attori che saranno in campo. L’iscrizione è già in casaforte dal 31 marzo, se ci dovessero essere squadre con problemi finanziari saremmo i primi ad essere i ripescati ma presumibilmente saremo in seconda serie”. Per attori intende coloro che vogliono investire nella squadra, dopo tanti sforzi quasi in solitudine. Fino ad ora l’unico a farsi vivo è stato il ‘socio’ Carlo Barbagallo, con il quale non corre buon sangue, che ha dichiarato in settimana di aver formulato, assieme alla sua Fondazione C’E’, un’offerta di 300.000 euro per la rilevazione delle quote di Iavazzi senza aver risposta. Il numero uno bianconero è chiarissimo: “Non avendo purtroppo tempo per seguire la pallacanestro al 100%, vengo a sapere solo dai giornali determinate cose. Con Carlo i rapporti si sono incrinati da novembre, ci parliamo solo tramite gli avvocati. Dice di aver formulato quest’offerta? Gli ho dato per mail (letta in conferenza stampa) la mia completa disponibilità a cedergli le mie quote, a due condizioni: che mi dica chi sono i soci della fondazione e un piano futuro, visto che non so nulla della Fondazione. Avrà tempo fino a mercoledì alle 12 per presentarsi con gli assegni necessari, se non lo farà non potrà più parlare di Juvecaserta. Una sorta di ultimatum da parte di Iavazzi, che pone anche determinate condizioni se sarà ancora protagonista: “Se la fondazione acquisirà la squadra io non ne farò parte, con loro sarei disposto solo a costruire un palazzetto in centro città. Se non sarà così cercherò chi vorrà collaborare con me, se non trovassi nessuno sarò pronto a gestire tutto da solo, come ho fatto in questi anno. Debiti? Al 31 marzo avevamo 1000 euro di recesso, se si parla ancora di debiti c’è chi si nasconde dietro un dito”. Il cuore della Caserta cestistica, indipendentemente da chi ci sarà, continuerà a battere; Iavazzi ha alcuni capisaldi: “Con me alla presidenza Esposito sarà al centro del progetto, con alcuni giocatori come Antonutti e Tommasini che sarebbero felici di rimanere qui. Dovranno essere rivisti i contratti perché la LegAdue è non professionistica”. Ultimo problema toccato è il Palamaggiò: il 31 maggio scadrà l’accordo con l’Agisap per le spese del palazzetto. Iavazzi però non risponde: “Mercoledì mi incontrerò col nuovo presidente della Provincia, con cui spero di avere la stessa accondiscendenza. Ma ora vediamo prima se sarò parte della Juve”.