(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Non lo ha ammesso chiaramente ma Giorgio Valli si è preso la sua rivincita contro il suo vecchio pubblico nel commentare coi cronisti la vittoria contro la Sidigas: «Siamo molto soddisfatti perché alla vigila temevo ci fosse il rischio che i miei giocatori fossero appagati per le ultime due vittorie.  È ovvio che non  dobbiamo montarci la testa». Il gioco di squadra una delle chiavi decisive del successo in terra irpina: «Sono contento per  il lavoro di squadra  svolto dai miei ragazzi.  Credo che il simbolo della vittoria di oggi sia Matt Walsh. È entrato dalla panchina. Ha giocato per il gruppo ed è riuscito anche a segnare quindici punti. Oggi contro una squadra esperta abbiamo schierato sul parquet  un ragazzo di diciotto anni.  È stata una partita maschia. Warren ci ha dato la giusta guida che ci sta fornendo.  Dovremo essere come la piccola formica che  giorno dopo giorno  perché la vittoria contro Avellino vale doppio». Il tecnico virtussino  non pensa ai playoff ma guarda semplicemente alla salvezza: «Onestamente mi guardo dietro e mi preoccupo di cosa la Victoria Libertas Pesaro. Dobbiamo fare altro quattro finali. Ci potremo togliere delle soddisfazioni anche dal punto di vista tecnico».  Bologna ha avuto un attimo di calo quando Avellino ha potuto alzare i ritmi: «Ci siamo intestarditi  a tenere palla in mano e la Sidigas in contropiede ci ha puniti. Per 34’-35’ abbiamo giocato con la zona che da questo punto di vista ci ha dato un grande aiuto a costruire la vittoria». Valli plaude alla prova di Hayes : «Col suo talento è riuscito a giocare fuori dagli schemi ma ha fatto pagare  con la sua esperienza a Fontecchio». Il finale di partita è stato rovinato dal gesto di Ebi (indicando con le mani  le sue parti intime alla curva Sud): «Potrei dire qualcosa sul livello civiltà del pubblico irpino – chiosa Valli – ma preferisco andare oltre.  Non  ho visto il  gesto di Ebi. Mi dispiace e la società prenderà la  sua decisione». E il coach modenese ritorna sulla partita e la scelta della difesa a zona:  «Sappiamo quanto le squadre di Vitucci ricorrano parecchio al gioco dei propri l lunghi e noi abbiamo fatto un po’ di necessità e virtù perché avevamo tre giocatori con altrettanti falli. è ovvio  che abbiamo dovuto concedere qualcosa a rimbalzo d’attacco».

Frank Vitucci (foto Davide Baselice)

Frank Vitucci (foto Davide Baselice)

Aveva chiesto alla sua squadra di pedalare ma la bicicletta “Scandone” si è arrestata a metà strada. E FrankVitucci non manca di fare autocritica: «Sconfitta nata nel primo tempo dove abbiamo difeso male. Sono stati bravi ad approfittare della loro maggiore prestanza atletica sia con gli esterni che coi lunghi. Nel secondo tempo  abbiamo difeso meglio ma in attacco siamo crollati, tirando 2/18 da tre punti.  Sono numeri molto poveri, sbagliando tiri aperti specie se di fronte c’è una squadra che difende a zona per così tanto tempo». E l’allenatore veneziano evidenzia un aspetto:  «Anche oggi è un paradosso: abbiamo tirato più degli avversari ma con percentuali così basse. È difficile venirne a capo. L’ha vinta Bologna che ha messo in capo più costanza». A pesare per Avellino anche le numerose assenze nella formazione biancoverde: «Abbiamo pagato sicuramente le assenze, tra cui quella Lakovic. Ha provato nel pregara ad entrare. Si è allenato a singhiozzo in settimana». Al posto dello sloveno ha trovato parecchi minuti sul parquet Leemire Goldwire:«Non si può pretendere che  possa adeguare in così poco tempo il suo gioco alle richieste di una categoria superiore e si è un po’ perso nel corso della partita». Contro Bologna a finire sul banco degli imputati anche lo scarso apporto della panchina con soli 6 punti. E Foster ancora una volta ha deluso le aspettative:  «Foster si è allenato anche bene questa settimana ma venendo le prestazioni della domenica sarei poco credibile». Nell’attaccare la difesa a zona dei felsinei, Vitucci ha Insistito con la coppia Ivanov – Thomas:  «Mi sono affidato della conoscenza maggiore reciproca tra i due e speravo desse maggiore affidabilità nell’ attaccare una zona  statica. Avevamo costruito  buoni tiri. È una notizia che dall’arco Cavaliero faccia 0/6,Goldwire 2/8 e Hayes 1/6. Non credo  che queste prestazioni siano figlie della stanchezza. Tirare col 21% da tre, mettiamoci  due -tre forzature ma sono numeri bassi per quanto prodotto».  Non sono passati inosservati i quarantotto punti subiti nel primo tempo. Il coach della Scandone non condanna l’atteggiamento della sua difesa:  «Non andrei sull’atteggiamento. Sono stati molto efficaci con 11/14 al trio e Fontecchio protagonista. Significa entrare in campo con grande efficacia. Non abbiamo interpretato la partita nel modo più corretto. Loro sono stati molto bravi ad approfittarne delle nostre sbavature. Noi abbiamo tirati da incubo, tirando sette volte in più di Bologna. Non è la prima volta che abbiamo numeri e situazioni».  Il ko di ieri complica di nuovo la rincorsa  verso i playoff: «Sicuramente i giocatori devono assumersi l’ impegno mentale di prepararsi le partite al meglio fino all’ultima sirena dell’ultima partita e solo allora vedremo dove saremo arrivati».