Greg Brunner

Il centro firma per la Bennet Cantù. Per la società gialloblù prime rinunce dopo aver annunciato la difficile situazione economica la Sutor risparmierà i soldi di un contratto biennale e, per ora, non torna sul mercato.

MONTEGRANARO – Il coro che non ti aspetti: “E se ne va, Greg Brunner se ne va”. Il nuovo assetto marketing inizia la sua attività in un modo originale. Nel giorno in cui la società chiede al territorio un milione di euro, la stessa società cede il giocatore più amato. O forse che era più amato. Perché il Brunner visto nelle ultime settimane a Montegranaro non è che facesse impazzire i tifosi. Ma pur sempre Greg Brunner era. L’uomo scelto questa estate per ridare lustro a un progetto importante, con tanto di biennale firmato.

Ora, il contratto glielo garantirà la Bennet Cantù che lo ha firmato fino al termine della stagione. Il pivot svizzero corona un sogno: “Giocherò in Eurolega, in un team ambizioso. È una grande oportunità”. E lui, come Cinciarini, sottolinea che deve tutto a Montegranaro, la città che l’ha fatto crescere. Tanti complimenti alla Sutor, ma appena c’è la possibilità, nessun dubbio sulla fuga. Ha chiesto di andare via e nessuno si è incatenato in sede per tenerlo.

“Scelta tecnica e societaria – conferma Tiziano Basso – che abbiamo condiviso con il coach. Brunner aveva un contratto pesante per quest’anno e per la prossima stagione. Cantù ha rilevato entrambi, senza buyout”.

Partiamo dalla scelta tecnica. Era ormai evidente che, prestazioni negative a parte, Brunner non fosse il pivot preferito di Valli. Il tecnico ha più volte ribadito che il pick and roll non è il gioco base della Sutor. E quando dici questo, è come togliere linfa vitale al pelato che arriva dalla Svizzera. Per di più, con Kirksay in queste condizioni che può giocare da quattro, Ivanov tornato a ottimi livelli anche come 5 titolare, e la coppia Nicevic-Mazzola in crescita, Brunner era davvero superfluo. Un in più costosissimo.
Lato societario. Risparmio enorme nell’immediato e la certezza di non dover ripartire la prossima stagione, sempre che “l’assist per la salvezza” porti il milione di euro necessario, con un fardello sulle spalle.

E i tifosi? “I tifosi – conclude Basso – devono starci vicino e capire le scelte societarie. Questa estate la Triade è stata un po’ vacanziera, ora stiamo riprendendo il controllo. E questa è una delle prime mosse”.
Non sono esclusi altri cambiamenti, anche se ora il presidente non anticipa nulla, ma nessuno può sentirsi al sicuro dopo questa mossa. A cominciare da Antonutti e McNeal.


Raffaele Vitali - Laprovinciadifermo.it