Prime quattro posizioni invariate nella Top 5 delle migliori ali piccole del campionato. Walsh e Aradori sono sempre nelle prime due posizioni, mentre White scavalca Moss al terzo posto. Dal quinto posto esce il romano Quinton Hosley per lasciare spazio al ritorno del sassarese Omar Thomas.

Tanta fatica per Walsh contro "Predator" Moss (foto di Savino Paolella 2014)

Matt Walsh (foto di Savino Paolella 2014)

1) MATT WALSH (Granarolo Bologna) – E’ sempre lui, nonostante la flessione delle ultime due giornate, la migliore ala piccola del campionato. Dopo aver aperto il suo girone di ritorno ritoccando per due volte consecutive il suo season-high per punti (26 contro Sassari, addirittura 33 contro Cremona), coincisi con altrettante sconfitte per la sua Virtus, l’americano è rimasto out nella vittoria contro Siena per rientrare dopo la sosta per le Final Eight di Coppa Italia con 14 punti (ma il canestro-vittoria fallito) e 10 assist a Montegranaro e la brutta prova contro Milano. Bologna va in calando, ma le fortune bianconere sono legate alle sue condizioni: 16,7 punti, 7,4 rimbalzi e 3,2 assist sono dati piuttosto eloquenti.

Aradori (foto R.Caruso 2014)

Pietro Aradori (foto R.Caruso 2014)

2) PIETRO ARADORI (Acqua Vitasnella Cantù) – Ormai ha raggiunto livelli di costanza spaventosi. Da nove giornate consecutive non scende mai sotto la doppia cifra, con la “chicca” dei 25 punti rifilati a Roma nel successo interno della sua Cantù, che pur fuori dall’Eurocup viaggia spedita ai piani alti della serie A. Giocatore ormai imprescindibile per i brianzoli, le sue cifre parlano di 15,3 punti con un sensazionale 60% da 2, 4,5 rimbalzi e 2,9 assist.

James White (Foto Savino Paolella 2014)

James White (Foto Savino Paolella 2014)

3) JAMES WHITE (Grissin Bon Reggio Emilia) – Sta trovando quella continuità che gli era mancata nella prima parte di stagione l’ex Knicks. Merito anche del fatto che i problemi fisici di Cinciarini e Brunner lo hanno caricato di maggiori responsabilità, cui la possente ala da Derwood ha risposto con più incisività in coppa (vedi i quarti di finale di Final Eight e la gara decisiva di Eurochallenge a Novo Mesto) che non in campionato, dove però viene da tre prestazioni sopra i 17 punti e dove viaggia a 14,9 punti di media conditi da 4,8 rimbalzi.

 (Foto Savino Paolella 2014)

David Moss (Foto Savino Paolella 2014)

4) DAVID MOSS (EA7 Milano) – Uno dei punti fermi della Milano che sta diventando padrona del campionato. Solito lavoro oscuro per la tentacolare ala ex Siena, che si divide tra il ruolo di 3 e di 4 tattico con mansioni difensive e di equilibratura. Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per tre settimane a fine girone di andata, è rientrato subito ai suoi livelli, castigando la “sua” Montepaschi con 16 punti e 4/5 dall’arco. I 10,6 punti col 60,3% da 2 e 4,8 rimbalzi dicono poco della sua importanza nel sistema di coach Banchi.

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Omar Thomas (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

5) OMAR THOMAS (Banco Sardegna Sassari) – Spesso oscurato dalle prestazioni dei cugini Diener o del suo omonimo Caleb, Omar resta uno dei migliori interpreti del suo ruolo per talento e versatilità. Dopo il brutto passaggio a vuoto coinciso con la crisi sassarese (4 sconfitte in 5 partite tra la 14° e la 18° giornata, con addirittura a zero punti nel rovescio di Cantù), Thomas ha ripreso a carburare nelle ultime due settimane, griffando le vittorie di Cremona e Varese con 16 e 18 punti. Le sue statistiche parlano di 12,1 punti e 5,3 rimbalzi, con il “neo” del brutto 29% dalla lunga distanza.


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