Edizione pre-natalizia delle pagelle del lunedì, per rivedere insieme una gara, quella tra Trenkwalder Reggio Emilia e Sidigas Avellino, che ha visto festeggiare soltanto i padroni di casa, capaci di travolgere una Scandone ancora in piena rivoluzione con il punteggio esagerato di 91-64. Un regalo perfetto per i tifosi reggiani e per la Trenk che passeranno un Natale più che sereno, mentre gli irpini cercheranno di trovare durante queste feste quell’amalgama “da panettone” che gli serve per diventare una squadra. Ma ora veniamo ai voti dei singoli, non prima di avervi rinnovato gli auguri di un Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo, da vivere ancora con la palla a spicchi a fianco, da parte di DailyBasket!

Michele Antonutti e Andrea Cinciarini, i migliori in campo per la Trenk nella netta vittoria pre-natalizia su Avellino (foto pallacanestroreggiana.it)

Michele Antonutti e Andrea Cinciarini, i migliori in campo per la Trenk nella netta vittoria pre-natalizia su Avellino (foto pallacanestroreggiana.it)

Trenkwalder Reggio Emilia
Mladen Jeremić, voto 6 – Siamo quasi alla fine del girone d’andata e l’ala di Loznica resta ancora un mistero irrisolto. Solo qualche settimana fa, dopo l’ottimo finale a Montegranaro e la prova da MVP nel derby sulla Virtus, Mladen sembrava definitivamente inserito nella nuova realtà e nel nuovo campionato, ora i problemi di sfiducia e difficoltà al tiro riappaiono come fantasmi. Raggiunge la doppia cifra a partita finita (11) e non sfigura in generale, ma dà ancora l’impressione di non prendersi tutte le responsabilità che il suo talento gli imporrebbe e quando lo fa è ancora impreciso (3/7 al tiro). Le feste porteranno in dono nuova fiducia? Caro Babbo Natale…

Dominic James, voto 7.5 – La notorietà e il divertimento che hanno accompagnato la sua performance all’All Star Game (grande gara delle schiacciate e, soprattutto, la ormai celebre proposta di matrimonio alla fidanzata direttamente sul parquet) non hanno per nulla distratto Dominic dal basket giocato, anzi hanno forse rafforzato la sicurezza nei propri mezzi di un giocatore che è ora, grazie ai suoi sprint inarrestabili, i suoi tagli fendenti e i suoi salti irreali, la vera arma in più dalla panchina di coach Menetti. Decisivo nei break importanti, chiude con 17 e 8/12 al tiro. All I want for Christmas is DJ…

Donell Taylor, voto 5.5 – Sarà stato il clima festivo nell’aria, ma il mago di Washington è andato in vacanza con una sera di anticipo, dimenticandosi la partita contro la Sidigas. Lo score parla da solo: 6 punti, 2/8 e 5 perse, numeri incredibili per uno abituato a raccogliere cifre come fossero ciliegie, una via l’altra, e a guidare la squadra con canestri e assist (0). Non ce n’era bisogno forse, e allora lui lascia la leadership per una sera ad Antonutti e James e saluta tutti fino a dopo Natale. Per stavolta passa, Donell…

Greg Brunner, voto 10 – Il caso della 12a giornata di Serie A. Indisponibile alla vigilia, Greg passa l’intera domenica a sfidare i medici per convincerli a farlo andare almeno in panchina per sostenere i compagni. Ce la fa, ma non si accontenta: smanioso come un bambino di toccare la palla e far canestro, convince anche coach Menetti a buttarlo nella mischia e diventa poi fondamentale a inizio ripresa, quando Cervi abbandona la gara per 5 falli. Lui, Greg, quello reduce da un’operazione di appendicite acuta non più tardi di tre settimane fa con ancora le bende addosso, si batte e si sbatte come al solito, e prende più botte dagli abbracci dei tifosi che dagli avversari. Unico e inimitabile, per fortuna di medici e allenatori…

Michele Antonutti, voto 8 e MVP – Per una volta il miglior marcatore della gara è anche il nostro MVP: i 24 punti firmati dal fenicottero friulano, frutto perlopiù delle 6 triple a segno sulle 7 tentate, hanno infatti spezzato letteralmente in due la gara nel terzo quarto, tramortendo definitivamente una Sidigas già suonata. Impressionanti la sua vivacità e le sue striscie al tiro, non è la prima volta che nelle vittorie biancorosse è ben in vista lo zampino di “Micky”. Sarà un caso? Ineludibile.

Demian Filloy, voto 6 – Sta bene in campo, come al solito, e si vede poco, come al solito, ma dà il suo alla squadra, come al solito. Abitudinario.

Riccardo Cervi, voto 5 – Era chiamato a una grande prova e a non far sentire l’assenza (presunta) di Brunner, ma il suo atavico problema con i falli e i fischietti della Serie A gli impedisce praticamente di giocare. 5 falli in 12 minuti, dice addio al match già al 21° con due rapide quanto sciocche infrazioni. Per Ricky sotto l’albero ancora tanto lavoro e concentrazione, un regalo che dovrà farsi da solo, perché l’esperienza Babbo Natale proprio non la porta…

Andrea Cinciarini, voto 7 – Il Cincia delle feste assomiglia tanto a quello che si vede nel resto dell’anno: frizzante, puntuale, energico ed energetico, saggio alla guida dell’attacco (4 assist), tenace in difesa e stavolta persino perfetto al tiro (17 con 7/7 al tiro). Insomma un concentrato di bollicine perfetto per festeggiare il ritorno alla vittoria casalinga. Spumante DOC.

Coach Max Menetti, voto 7 – Al solito i suoi slogan pre-partita sono azzeccatissimi: alla vigilia (della gara, non natalizia) aveva ricordato come i reggiani siano abituati a stare a tavola e, dopo tre giornate di digiuno, avessero una gran fame di vittorie. L’appetito non è mancato davvero alla Trenk, capace di divorarsi la Sidigas anche grazie alla testardaggine di Brunner, ben assecondata dal coach biancorosso, a voler scendere in campo. Fa un bel regalo ai tifosi e alla città, un sereno Natale a tutti…

Valerio Spinelli

Valerio Spinelli è stato l’ultimissimo ad arrendersi tra le fila della Sidigas

Sidigas Avellino
Kaloyan Ivanov
, voto 6.5 – Era l’ultimo arrivato, il gemello perfetto del già noto Dejan, eppure (o forse per questo) è il migliore della Sidigas. Tenace e capace a rimbalzo, pronto a raccogliere ogni opportunità e trasformarla in qualcosa di buono, chiude con 11 punti e 8 rimbalzi in 22 minuti e si conferma un’aggiunta di grande valore per Avellino. È lui il pacco regalo per i tifosi irpini, in attesa che i risultati portino nuove gioie. Benvenuto

Paul Stephane Biligha, voto – Il ragazzo del florido vivaio di Casalpusterlengo si dà da fare sotto i tabelloni e si disimpegna meglio di compagni ben più quotati ma poco può per l’andamento della gara. Bravo.

Valerio Spinelli, voto – Lo scugnizzo di Pozzuoli non si smentisce mai, nel terzo quarto vede la squadra in difficoltà e prova a risolvere da par suo, ovvero attaccando a testa bassa con tutta la grinta che ha e raccogliendo falli e tiri liberi (8 punti in tutto). Si accorge però di essere rimasto l’unico a combattere quando alza lo sguardo e sul tabellone vede il 67-43 di fine parziale. C’aggia fa cchiù?

Dwight Hardy, voto – Non inganni il tabellino da 10 punti e 4/7 al tiro, cifre messe a posto solo nell’ultimo, ormai inutile, quarto. Ben più significative le 5 palle perse, frutto di errori e incomprensioni che denotano tutta la poca conoscenza e affinità con i compagni di chi è solo alla seconda gara insieme. Il talento c’è, ci sarà anche il tempo per metterlo in mostra. In attesa.

Nikola Dragovic, voto 5 – Meno giustificato rispetto ai nuovi arrivati è il lungo di Podgorica, che dopo un grande avvio di campionato si sta spegnendo nelle ultime giornate. Anche a Reggio Emilia è scarso il suo contributo, 6 punti e 5 rimbalzi in 20 minuti che danno poca vita alla Sidigas, e viene surclassato anche dal convalescente Brunner. Per lui solo carbone amaro.

Mustafa Shakur, voto Per il suo tabellino si potrebbe copiare e incollare quanto detto per Hardy, solo cambiando le cifre (11 e 4/12 al tiro). Non riesce mai ad entrare in partita e a dare ritmo e fluidità offensiva ai suoi, fallendo nel ripetere le ultime ottime prestazioni. Giornata no.

Linton Johnson, voto – Non fa mai mancare la sua carica incontenibile e anche sul parquet del PalaBigi lascia tutto quello che ha, ma non riesce a dare una vera svolta positiva al match e la sua doppia doppia da 10+10 serve solo a tenere a galla per qualche minuto in più una Sidigas già a corto di ossigeno. Sarà per la prossima volta, Presidente…

Taquan Dean, voto – Conta lo stesso numero di partite in campionato di Hardy (non vale la precedente avventura avellinese) e ottiene pressoché gli stessi risultati. 4 punti e 0/5 da tre sono un po’ poco per un pistolero del suo calibro, in più già a suo agio nell’ambiente bianco-verde. Saprà fare meglio, non c’è dubbio. In attesa, parte II.

Coach Gianluca Tucci, voto – Non ci sentiamo francamente di gettare la croce addosso al coach di casa, improvvisamente al timone dopo il naufragio dell’avventura Valli e ora in balia di una nuova tempesta di cambiamenti, nuovi arrivi e assetti tutti da costruire nella nuova ciurma. La prova di ieri sera è stata, per usare le sue stesse parole, “troppo brutta per essere vera” e il tempo non potrà che essere il suo miglior alleato nel mettere insieme un gruppo vero e affiatato. Auguri coach, ne avrà bisogno…

What’s next? Smaltiti i festeggiamenti di Natale, la Trenkwalder anticiperà i botti di San Silvestro provando a mettere in campo una gara esplosiva sull’ostico e caldo parquet del Pianella di Cantù, mentre la Sidigas dovrà essere al massimo della forma per affrontare la prova più difficile, il sentitissimo derby tutto campano contro la Juve Caserta.