Trento. Torna alla vittoria al PalaTrento la Dolomiti Energia Trentino, superando una Cantù mai doma per 79-75, davanti a 3468 spettatori.
La gara ha avuto un andamento ondivago, causato dalle fatiche europee di Trento, con gli ospiti che sono partiti a mille, per poi vedersi sovrastare dai ragazzi di Buscaglia, e infine provare e non trovare una eventuale, clamorosa e insperata rimonta.
L’Aquila, ha mandato ben cinque persone in doppia cifra, avendo un buon impatto da tutti i componenti del roster.
Per Trento si tratta di due punti fondamentali in vista della lotta playoff, mentre i brianzoli con questa sconfitta rimangono a sole due lunghezze da Torino a oggi virtualmente retrocessa.
Come detto, i bianconeri si fanno sorprendere in avvio dalla fisicità di Fesenko e da una Cantù che sfrutta al massimo gli errori avversari, correndo in contropiede con un Heslip letale dall’arco. Al contrario, infatti, i trentini non riescono a trovare il bandolo della matassa, con Buscaglia che cambia spesso difesa- andando a uomo, passando dalla 3-2, alla 2-3-, e con un attacco che non funziona, tirando con un misero 1/7 dall’arco (Sutton, autore di una buona prova, aveva segnato il primo tentativo della gara) .
Dal secondo quarto in poi cambia completamente l’inerzia della gara, Pascolo si sblocca, affiancato da un ottimo Lechthaler, che rimpiazza con energia un fin lì disastroso Berggren, ex della gara, e con gli esterni che iniziano a trovare la via del canestro.

Diego Flaccadori, autore della giocata dell'anno

Diego Flaccadori, autore della giocata dell’anno

Nel secondo tempo continua il dominio trentino, mentre inizia quello di Pascolo, che fa impazzire la difesa canturina in ogni modo, insieme ad un Berggren che inizia a farsi valere, ben innescato da Poeta. A fine periodo arriva l’episodio che forse influenza la gara, con Flaccadori, ottimo quest’oggi, che sulla sirena trova il canestro da una parte all’altra del campo.
I bianconeri infatti partono a mille l’ultima frazione, con la coppia Berggren-Wright, letale nel pitturato, che porta il vantaggio anche oltre la  doppia cifra. Quando tutto sembra deciso,  con Trento che grazie alle gite in lunetta dei propri esterni conduce 71-59, gli ospiti iniziano la clamorosa rimonta con una serie di tiri ad alta percentuale, trovando punti dalla lunetta e giocate importanti da Ukic, oltre alle bombe di Heslip e Lorbek. Proprio una bomba di Ukic riporta i suoi sul 75-77, prima che Forray la chiuda dalla lunetta.