Alessandro Gentile ha sbagliato il tiro decisivo contro la sua ex squadra (Foto: olimpiamilano.com)


EA7 Emporio Armani Milano – Benetton Treviso 80-81

Starting Five
Milano: Cook, Gentile, Mancinelli, Fotsis, Bourousis
Treviso: De Nicolao, Thomas, Viggiano, Goree, Ortner

Se non è crisi, poco ci manca. Dopo la brutta sconfitta di sabato contro l’ex fanalino di coda Teramo, Milano subisce un’altra sconfitta pesante, la prima in casa, contro una Treviso che ha guidato per quasi tutta la gara, condotta da un superbo Becirovic.
Inizio di gara nel segno degli ex, da entrambe le parti: nella prima azione Bourousis perde palla e poi commette fallo su Viggiano lanciato a schiacciare in contropiede, mentre dall’altra parte Gentile si prende subito il tiro, sbagliandolo. Ortner segna il 4-0 e poi, dopo un canestro di Mancinelli, Jobey Thomas infila la tripla del 2-7. Gentile forza e sbaglia ancora, Bourousis perde un altro pallone e Treviso punisce i padroni di casa, ancora con Viggiano, che segna la tripla del 2-10. Mancinelli ci mette una pezza e Gentile finalmente trova la via del canestro in contropiede, ma è una Milano macchinosa in attacco e poco reattiva in difesa: Ortner ne mette due facili e poco dopo Fotsis si fa sfuggire la palla a rimbalzo e fa autocanestro. Ma, piano piano, si vede qualche segnale di ripresa: dopo il nuovo +5 biancoverde firmato da Moldoveanu, tre triple in fila di Bourousis, De Nicolao e Fotsis chiudono il primo quarto con solo due punti di differenza tra le due squadre (17-19).
Nel secondo quarto arriva il sorpasso milanese, grazie a un 7-0 in meno di tre minuti che vale il 25-21; Treviso però non si lascia andare, anzi: prima risponde con uno 0-5, riportandosi in vantaggio (25-28); poi, dopo il nuovo vantaggio milanese segnato da Mancinelli (29-28), piazza un altro break (uno 0-7 opera di Ortner, Bulleri e Viggiano) che le dà il massimo vantaggio (29-35). Una tripla di Nicholas mantiene a contatto i milanesi, che riescono anche a chiudere in parità (41-41) il primo tempo grazie a un gioco da tre punti di Cook a quattro secondi dalla sirena.
Al ritorno in campo Treviso sembra ancora più determinata: dopo un 1/2 di Mancinelli dalla lunetta, Goree, Ortner e Viggiano confezionano un altro 0-7, per il 42-48 dopo tre minuti e mezzo di gioco. Milano prova a giocare la carta Rocca, e sembra funzionare: il roccioso lungo milanese trasforma in due punti il primo pallone che raccoglie a rimbalzo, ed è pronto a farsi trovare per gli scarichi sotto canestro. Mancinelli si complica la vita sbagliando quattro liberi in fila, ma Treviso non ne approfitta come potrebbe e, con una tripla di Cook e un altro canestro di Rocca, arriva il nuovo pareggio, a 1:20 dalla fine del terzo quarto. Con uno spettacolare alley-oop di Fotsis su assist di Gentile arriva anche il nuovo sorpasso (56-54), ma il quarto si chiude comunque in parità (57-57) grazie ai liberi di Becirovic.
E, nell’ultima frazione, lo sloveno prende in mano la partita. La gara ormai è punto a punto, con Treviso che prova ogni tanto ad allungare e Milano sempre pronta a ricucire i tentativi di fuga della squadra ospite. A sei minuti dal termine una “carezza” di Gentile su Becirovic in contropiede regala ai biancoverdi il libero supplementare che vale il +7 (64-71); un paio di minuti dopo il divario è sempre lo stesso ma, a quel punto, l’Olimpia si risveglia. Prima Nicholas infila il -5 e De Nicolao fa 1/2 dalla lunetta, poi gli arbitri regalano due punti a Gentile, fischiando un canestro e fallo abbastanza dubbio (fallo netto ma canestro da non convalidare), e Bourousis segna un altro gioco da tre punti, per il pareggio a 2:47 dalla fine della partita (76-76). Una trentina di secondi dopo, Gentile si prende due triple nella stessa azione, sbagliandole, ma la palla torna comunque nelle sue mani e l’ex trevigiano segna i due punti del sorpasso. Ma, si sa, a Milano piace complicarsi la vita: Cook fa passi a 53 secondi dalla fine e Gentile manda in lunetta Becirovic, che fa 1/2 per il 78-77. Fallo su Cook (2/2) e fallo ancora su Becirovic (2/2 anche per lui): 80-79 a 15 secondi dal termine. Dopo il timeout, Milano serve Nicholas, sulla carta il miglior tiratore di liberi della squadra, che però sbaglia entrambi i liberi. Nell’azione successiva, una magia di Becirovic ribalta nuovamente, e per l’ultima volta il risultato (80-81). C’è tempo (6.5 secondi) per costruire un ultimo tiro dopo il timeout, ma la palla arriva a Gentile che, triplicato, non scarica, forza e sbaglia.
Poteva essere l’occasione di riagganciare Siena, sfruttando la sconfitta dei toscani a Bologna, invece è arrivata una sconfitta sul filo di lana che fa piuttosto male. Milano è parsa giocare col freno a mano tirato per buona parte della gara, concedendo canestri facili ai trevigiani, specialmente in penetrazione (vedi Becirovic e Bulleri, marcati piuttosto male da Cook) e gestendo in modo rivedibile il finale. Soprattutto, forse non era il caso di dare l’ultimo tiro, decisivo, a un giocatore di 19 anni che, per quanto talentuoso, ha dimostrato lungo tutto l’arco della gara di non essere ancora pronto mentalmente a una responsabilità del genere: le sue statistiche al tiro (5/11 da due e 0/6 da tre) parlano di un giocatore molto propenso a forzare e che non ha capito la differenza tra Treviso, in cui era il “faro” della squadra, e Milano, in cui non lo è e per forza di cose non lo può (ancora) essere.

MVP: Sani Becirovic ha giocato una partita strepitosa, senza strafare ma facendo sentire il suo contributo nel primo tempo, per poi scaldare i motori nel terzo quarto ed esplodere con 14 punti nell’ultima frazione, con tanto di canestro decisivo a 6.5 secondi dal termine. Chiude con 23 punti, 6/10 al tiro, 9 falli subiti e 3 assist, per un eloquente 30 di valutazione. Trentasette anni e non sentirli…

WVP: Omar Cook ci ha capito ben poco, di questa partita. Al di là del discreto bottino (11 punti), non è stato particolarmente brillante nella gestione dei giochi offensivi, con un attacco spesso macchinoso e alcune palle perse sanguinose, ma, soprattutto, ha sofferto oltre misura in difesa contro chiunque abbia marcato, dal giovane De Nicolao ai “meno giovani” Bulleri e Becirovic.