Williams vs TRENTOOBIETTIVO LAVORO BOLOGNA-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 56-74
(11-23, 22-38, 40-52)

OBIETTIVO LAVORO: Gaddy 19, Vitali, Fontecchio 8, Odom 8, Pittman, Williams 15, Mazzola, Oxilia 4, Graziani, Cuccarolo 2. All. Valli

DOLOMITI ENERGIA­: Poeta ne, Sanders 3, Pascolo 10, Baldi Rossi 8, Forray 5, Lofbe­rg 2, Flaccadori­ 2, Sutton 8, Lockett 15, Lechthaler­ 2, Wright 19. All. Bus­caglia

Arbitri: Seghetti, Rossi e Lo Guzzo

Note: t2 BO 10/24 TN 23/42 t3 BO 9/27 TN 7/16, tl BO 9710 TN 7715, rimb BO 26 (Pittman 6) TN 33 (Wright 8)

 

LIVORNO – Il basket di Serie A ritrovato, in una piazza che è nella storia, è già di per sé una gran bella notizia. Ma Obiettivo Lavoro arriva alla prima edizione del Trofeo Allianz, organizzato dalla Labronica al Modigliani Forum, ancora una volta con i cerotti. Resta al palo Fabiani, e in più questa volta è rimasto a casa anche capitan Ray, già assente nella finale del Lovari a Lucca e al Memorial Porelli. Allan è così importante per questo gruppo che è meglio, molto meglio lavorare a Bologna per il suo recupero, con le terapie necessarie, senza aggregarlo ad una trasferta in cui avrebbe dovuto fare lo spettatore. Non c’è Vercellino, impegnato con la Bsl. La novità è Gino Cuccarolo di nuovo in mezzo al campo. Rientra, fa anche canestro e ritrova le sensazioni che un giocatore vorrebbe sempre provare. Ma per la Virtus, questa sera, la partenza è una salita che si fa quasi subito ripida.

Apre Williams in contropiede, e si va subito di corsa. Va consolidata l’idea di servire Pittman sotto canestro, e la squadra ci si impegna, ma stasera qualcosa gira storto e troppi palloni si perdono tra le maglie della difesa di Buscaglia. Dopo tre minuti Bologna è avanti 4-2, ma arriva uno 0-7 che fa decollare Trento fino al 4-9, complici gli errori sotto canestro della V nera (alla fine sarà un 10/24 da due). Nemmeno il tempo di ragionarci su che Trento spara un altro parziale spezzagambe, 0-9 ispirato da Lockett e Sutton, che scava un solco pesante (6-18) a due minuti dalla prima sirena. Prova da tre Williams, ritrova la via del canestro Cuccarolo, ma Sutton tiene Bologna a -12 fino alla pausa. Il secondo quarto inizia con le polveri bagnate: per tre minuti e mezzo i canestri hanno il coperchio, poi Gaddy si prende personalmente l’impegno di metterla dentro, e sono suoi i cinque di fila della Virtus che prova a rientrare. Si fa vedere, oltre al play di Tacoma, anche Tommy Oxilia, ma Trento si mantiene lontana (20-32 al 18’) e nel finale Pascolo e Lockett aumentano il distacco. Palle perse e basse percentuali al tiro, anche quando la costruzione per conquistarlo è stata ottima, sono le ragioni per cui Bologna è costretta a rincorrere da lontano, con ventidue punti segnati a metà gara.

Al rientro è ancora Gaddy a spingere il gruppo, e due triple di Fontecchio sembrano indicare la strada, ma sull’altra sponda Baldi Rossi mantiene le distanze. Arriva anche la fiammata di Odom, che ne fa cinque in fila, e Williams chiude il terzo quarto portando Bologna sul -12 (40-52), con la sensazione che molto si possa e si voglia ancora fare. Lo conferma la partenza sparata nell’ultima decade: parte Oxilia, gli vanno dietro (da tre) Gaddy e Odom, e in un amen le distanze sono davvero ridotte, 50-56. Ed è lì, quando sembra che la partita sia stata riacciuffata, che arriva un altro black-out. Più dannoso, perché troppo vicino all’epilogo per poterlo arginare in qualche modo. Trento, trovando linfa da tutti i suoi ma con un Wright che si erge sul gruppo, azzecca la fuga buona mentre Obiettivo Lavoro perde definitivamente di vista il canestro: parziale di 1-14, partita finita. Valli nel finale getta nella mischia il giovane Graziani, dà tanto spazio a Oxilia e altri minuti a Cuccarolo perché ritrovi confidenza e certezze.