Ronald Moore (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Ronald Moore (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

E’ finalmente la Pasta Reggia Caserta a portarsi a casa il Trofeo Irtet. I bianconeri superano soltanto dopo un supplementare la Grissin Bon Reggio Emilia per 87-82 pagando però la vittoria a caro prezzo: negli ultimi 15 minuti Sam Young e Carleton Scott hanno abbandonato la scena per degli infortuni da valutare nei prossimi giorni. E’ stata una Juve capace di reagire ai momenti storti dei suoi principali terminali offensivi Gaines e Young (10/29 complessivo): dopo un quarto e mezzo di appannamento Ronald Moore ha preso in mano le redini del gioco e ha fatto salire di tono i suoi compagni, primo fra tutti uno strepitoso Richard Howell (poi MVP del torneo) che chiude a 15 punti e 21 rimbalzi. Si è vista una squadra capace di non disunirsi e di affidarsi alla difesa quando c’è stato bisogno, ma per lungo tempo i centimetri di Cervi hanno messo in seria difficoltà la squadra di Molin; la Grissin Bon si è confermata, nonostante l’infortunio che ha tenuto fuori Silins e Lavrinovic, una squadra solida e capace di attaccare il canestro in tanti modi; Drake Diener è il leader incontrastato, che conferma la sua intelligenza anche in una serata storta come quella di stasera (7/20 per lui); Polonara e soprattutto il giovane Mussini hanno dimostrato di poter essere frecce importanti nell’arco di Menetti, mentre il già citato Cervi si sta evolvendo in un centro di livello; delude Della Valle, avulso dal gioco biancorosso. La Grissin Bon ha pagato dazio per le percentuali al tiro fin troppo normali (52% da due, 33% da tre)e al pubblico del Palamaggiò, già caldo nonostante quello di oggi fosse un torneo amichevole. Caserta parte malino, in maniera troppo contratta. Sono i centimetri di Cervi a portare avanti Reggio sull’8-2, con i bianconeri che diventano confusi in attacco rischiando di rientrare in una specie di incubo simile, se non peggiore a quello della gara con Sassari. Se si segna con fatica giocando di squadra, ci si affida alle iniziative dei singoli con Young e Scott a farla da padroni; seppur Diener dall’altra parte dipinge pallacanestro, gli alfieri bianconeri riescono a ricucire fino al 22-17 del 10’. Reggio Emilia ha però una marcia in più e sigla il massimo vantaggio al 14’ con il 28-17; Moore comincia a giocare come sa e mette in moto Young che ripaga con due triple e un break di 9-3 per il 31-26. Il play americano infonde fiducia ai suoi, si comincia a difendere seriamente e il 25 offre palloni al bacio per Howell che converte; nell’ultimo minuto è ancora Moore a portare la Juve avanti segnando e facendo segnare il 37-33 al 20’ (break di 20-5 in 6’). Reggio si riprende sulle grandi spalle di Cervi; il lungo riporta la Grissin Bon a -2, Moore è però in palla e rilancia le azioni bianconere servendo alla perfezione i suoi compagni: in questo modo la Juve riceve punti da Gaines e Young, ma la sfuriata di Mussini (tre triple in fila) consegna al 30’ il risultato sul 56-54. Della Valle fissa il pari dall’arco, con Cervi e Mussini Reggio si rimette avanti; Caserta deve rinunciare a Young per una botta presa in penetrazione. Nel momento più difficile Vitali riprende confidenza con il canestro e segna dall’arco il 64 pari. A questo punto si fa sul serio: la sfida Howell-Cervi è appassionante, ma il 14 esce per cinque falli. Senza il suo totem lì sotto Reggio la mette sul tiro da tre con Polonara, Vitali risponde con la stessa moneta e a un minuto dal termine è la Grissin Bon avanti 70-71 con il tiro di Cinciarini. Gli ospiti falliscono l’occasione di allungare, Scott mette il sorpasso con 20’’ da giocare ma Polonara rimette la freccia con la tripla. Moore si prende la penetrazione contro Pechacek, segna e subisce il fallo, ma fallisce il tiro libero: Diener ha la tripla della vittoria ma il ferro dice no, è supplementare. Dopo due minuti di nulla è Moore ad aprire le danze, Gaines si prende la squadra in spalla e la porta sempre al comando; Diener e soci resistono fino a 30’’ dal termine, quando le spallate di Moore e Vitali fanno pendere in maniera definitiva la bilancia verso la parte di Caserta.

Pasta Reggia Caserta . Grissin Bon Reggio Emilia 87-82 (17-22, 20-11, 19-19, 18-22, 13-8)

Caserta: Howell 15, Gaines 14, Mordente 2, Young 16, Vada ne, Vitali 8, Tommasini ne, Michelori 6, Sergio ne, Tealdi ne, Moore 14, Scott 12. All. Molin

Reggio Emilia: Mussini 15, Veccia ne, Polonara 15, Della Valle 3, Pechacek, Pini 2, Kaukenas 6, Cervi 13, Silins ne, Diener 18, Cinciarini 10. All. Menetti

Cavaliero cerca il canestro ( Foto Alessandro Montanari 2013 )

Cavaliero in penetrazione

Nella finalina di consolazione è la Sidigas Avellino a vincere il confronto con la Vanoli Cremona per 79-76. Alla lunga esce fuori il maggior talento bianco verde: Harper si conferma il migliore, tanta cattiveria nell’attaccare il ferro e già la leadership in mano, è proprio lui a siglare con 30’’ dalla fine la tripla del definitivo vantaggio campano. Miglioramenti per Gaines, più nel vivo del gioco, ed Hanga continua ad essere positivo nel ruolo di ala piccola titolare; test probante anche per Anosike, sicuramente più positivo rispetto a ieri, seppur contro una squadra di bassissimo tonnellaggio come la Vanoli. Neo per Vitucci l’infortunio di Cadougan, bloccatosi per un problema alla schiena. Cremona invece, pur senza il suo condottiero Hayes, riesce a mettere in atto il su gioco rapido fatto di tanti tiri dal perimetro. Aveva tanto da dimostrare James Bell, che è entrato subito in striscia e non ne è più uscito (26 punti), così come Fabio Mian (17) e Jazz Ferguson. Ma i lombardi sono una sqadra che dipende molto dal suo tiro da fuori, con i soli Campani e Hyman come veri e propri lunghi: non è un caso se la Sidigas ha giocato tanto, tantissimo nel pitturato e alla lunga ha avuto la meglio (22/31 totale da due punti). Avellino in avvio prova a difendere ma non trova bocche da fuoco oltre l’ex Richmond e Anosike. Cremona invece inizia meglio, con una circolazione di palla più attiva che coinvolge i suoi giocatori, con un Mian devastante dall’angolo sinistro (tre triple in fila) chiude in avanti sul 18-22. Il pitturato però rimane una chimera: i soli Campani ed Hyman, a turno, non riescono a contrastare i due lunghi bianco verdi a dovere ed il gioco sotto canestro è praticamente inesistente; alla lunga si paga dazio e la Sidigas mette la freccia in avvio di secondo parziale con un break di 12-3 in cinque minuti. Cremona però, nonostante le lacune sotto canestro, resta in scia con sette punti consecutivi di James Bell e chiude sotto di due lunghezze il primo tempo (36-34). Il 31 lombardo ha qualcosa da dimostrare e inizia a crivellare il canestro, ma il gap nel pitturato viene accentuato dal quarto fallo di Campani che resta in campo: Anosike fa ciò che vuole e porta avanti la Sidigas. La reazione di orgoglio è di Clark e Ferguson, ma un paio di invenzioni di Gaines tengono Cremona a debita distanza sul 59-54. Due belle giocate di Hanga sembrano indirizzare la gara verso i lidi irpini, ma lasciando un lungo di ruolo in panchina si fa il gioco di Cremona, che inizia a sfruttare al massimo il suo run and gun e passa addirittura in vantaggio con tre minuti da giocare (68-71). Ma la Sidigas fa valere il maggior talento e nel finale in volata riesce a tenere il muso avanti, sudando freddo sul tentativo sulla sirena di JazzMarr Ferguson.

Sidigas Avellino – Vanoli Cremona 79-76 (18-22, 18-12, 23-20, 20-22)

Avellino: Anosike 15, Gaines 16, Cadougan, Gioia ne, Hanga 5, Banks ne, Cavaliero 6, Severini, Cortese 3, Trasolini 10, Harper 19, Lechthaler 5. All. Vitucci

Cremona: Hayes ne, Gazzotti 4, Vitali ne, Mian 18, Campani 2, Ferguson 16, Mei 2, Clark 8, Bell 24, Hyman 2. All. Pancotto