Coach Calvani (Foto Bignami 2012)

Coach Calvani (Foto Bignami 2012)

Come raccontato nel report di ieri, al termine dell’incontro l’allenatore della Reyer Andrea Mazzon non si è presentato in sala stampa nei quasi sessanta minuti successivi al termine del match. Di conseguenza, ci limiteremo a riportare le dichiarazioni rilasciate da coach Marco Calvani, chiaramente soddisfatto dalla prestazione dei suoi:

Venezia aveva vinto a Milano segnando 105 punti, e noi non abbiamo il potenziale o il roster di Milano. Sapevamo quindi di doverci sbucciare le ginocchia, era imprescindibile giocare con questa intensità. Non è comunque poco venire qui e segnare 75 punti, specie con 23 palle perse; è positivo averne persa una sola nell’ultimo quarto, abbiamo dimostrato di saper essere concentrati nei momenti importanti. Per me questa vittoria è un segnale di continuità rispetto alle buone cose viste contro Siena, perché non tutte le sconfitte sono uguali: con il Montepaschi avevamo giocato in maniera eccellente, e stasera abbiamo proseguito su questa strada. Per quanto prodotto offensivamente e difensivamente forse meritavamo di vincere in maniera più ampia, ma sempre a causa della palle perse non ci è stato possibile. Non abbiamo tirato bene da tre punti, ma siamo stati comunque prolifici, attaccando nell’uno contro uno sia dagli esterni che dentro l’area; finalmente poi abbiamo tenuto una buona percentuale ai tiri liberi, il che ci ha permesso di mantenere il vantaggio fino alla fine.

Sollecitato poi sull’ennesima, grande prestazione di Gigi Datome, Calvani ha preferito deviare il mirino verso i suoi compagni, in particolare su Jordan Taylor:

Sarebbe riduttivo fermarsi a Datome, poco corretto nei confronti dei compagni. Questa sera Taylor è salito di un altro gradino nel suo processo di crescita, commettendo degli errori, ma senza dimenticare che è un rookie alla sua prima esperienza da professionista. Io ed il club siamo estremamente soddisfatti di quello che sta facendo. Anche Gani Lawal sta continuando nel suo dialogo con i compagni per sfruttare al massimo le sue qualità. Ripeto, Gigi è una componente fondamentale di questa squadra, ma non mi posso fermare a lui per commentare questo risultato.

Un’ultima battuta poi viene spesa su Peter Lorant, chirurgico nei momenti decisivi e capace di raccogliere 8 rimbalzi:

Direi che se l’ho fatto partire in quintetto non è un caso. Io vedo tutte le settimane quello che fa questo ragazzo, e ripeto sempre a tutti che posso avere un’idea di quintetto, ma che di volta in volta i giocatori vengono valutati e le scelte operate di conseguenza. Come questa sera.