Diawara vs. Dragovic (Foto: Daniele Furlanetto 2012)

Diawara vs. Dragovic (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

Venezia

Denis Clemente NG – Giusto il tempo di dire “Ho esordito con la maglia di Venezia!” e Mazzon lo toglie.

Keyden Clark 6 – Voto di incoraggiamento, perché come Clemente, ma per ragioni diverse, non è giudicabile. Resta in campo anche più di quanto potrebbe, ma le sue doti balistiche si scontrano con la cruda realtà del suo stato di forma da convalescente.

Massimo Bulleri 5 – Non bene. Starebbe a lui prendere per mano Venezia nel momento di difficoltà, ma la sua leadership viene clamorosamente a mancare, tanto che Mazzon ricorre ad un utilizzo ben più ampio del previsto del già descritto Clark.

Yakhouba Diawara 5 – Parte con un paio di inchiodate che sembra volersi portare a casa ferro, tabellone e cronometro dei 24″, ma come spesso gli è occorso in questa stagione, allontana gradualmente il proprio gioco dal ferro, rendendo così inutile la propria preponderanza fisica sui diretti avversari.

Denis Marconato 5.5 – Chiamato in causa dalla compromettente situazione falli del reparto lunghi orogranata, fa mancare quello che è il suo solito minimo contributo offensivo, dimostrandosi non del tutto a suo agio dalla parte opposta, nella zona 3-2.

Szymon Szewczyk 5 – Un giocatore della sua esperienza non può e non deve farsi fischiare 3 falli con ancora tanti minuti sul cronometro della prima metà di partita.

Alvin Young 7 – Da un certo momento in poi non segna praticamente più, ma per metterne 23 a 37 anni suonati bisogna avere il fuoco dentro.

Tim Bowers 5.5 – Segna sì 10 punti, ma il suo cruciale contributo nella metà campo difensiva, questa volta, latita. Impiegato da 4 nel disperato tentativo di recupero finale, si fa rispettare da avversari di tonnellaggio ben più elevato.

Guido Rosselli 6.5 – Rinfrancato dalla splendida prova conto Siena, gioca con quella sicurezza che gli era sempre mancata. Peccato per quel fallo in attacco fischiatogli in un possesso dall’elevato peso specifico. Fischio peraltro giudicato corretto dallo stesso Rosselli in conferenza stampa.

Daniele Magro 5.5 – Il copione è sempre lo stesso: parte a tinte forti, segna 9 punti nel primo tempo, poi resta a guardare.

Jiri Hubalek 5.5 – L’attenuante dell’ambientamento regge solo in parte le lacune offensive del pittoresco lungo ceco. Impacciato.

Francesco Candussi NE – Inutilizzato.

Avellino

Stephan Paul Biligha NG – Pochi minuti, e se non fosse per una palla persa si parlerebbe di trillione.

Lucio Salafia NE – Gita in laguna, tutto pagato.

Jeremy Richardson 6 – Poco ispirato, cede il palcoscenico della contesa a compagni ben più in palla. Bravo ad accettarlo e ad accontentarsi di un ruolo da comparsa.

Valerio Spinelli 6.5 – Vecchia volpe. distribuisce 6 cioccolatini da scartare ai compagni e, quando serve, sa essere letale: due triple per restare in partita, precisione dalla lunetta e 5 rimbalzi inaspettati.

Kaloyan Ivanov  7.5 – MVP silenzioso. Tanto si scriverà della prestazione dall’arco di Dragovic e Dean, ma è il Bulgaro a portare il maggior quantitativo di legna per la causa irpina. Sbaglia pochissimo, e quel poco che sbaglia, probabilmente lo raccoglie.

Tommaso Tammaro NE – Vedi Salafia.

Dwight Hardy 7 – Viene coinvolto meno di quanto facciano pensare i 25 minuti spesi sul campo, ma quando ha la palla in mano si azionano le sirene dell’acqua alta. Attaccante di razza.

Nikola Dragovic 7.5 – 4/5 dall’arco decorato da 5 rimbalzi. Mortifero. Non sono necessarie altre spiegazioni.

Carmelo Iurato NE – Vedi Tammaro.

Mustafa Shakur 5.5 – Contributo al di sotto delle aspettative: sparacchia un 1/6 da dimenticare.

Linton Johnson 6.5 – Intelligente nel gestirsi dopo il terzo ed il quarto fallo fischiatogli. Banchetta nel pitturato raccogliendo 9 rimbalzi, ma sporca la sua media dal campo stagionale con un 2/8 non da giocatore d’area.

Taquan Dean 7 – Mette in piedi una società per azioni con il compagno Dragovic, bombardando letteralmente il canestro veneziano con una serie di bersagli dall’arco che sembra non finire mai. Chiude a quota 17.