Federico Pasquini durante la conferenza di presentazione di  Drew Gordon (foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Federico Pasquini durante la conferenza di presentazione di Drew Gordon (foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Chissà se Federico Pasquini, quando accettò di diventare Direttore Sportivo della Dinamo nel primo anno della dirigenza Sardara, immaginasse quali risultati avrebbe potuto raggiungere questa squadra. Dailybasket lo ha incontrato alla vigilia dei quarti di finale playoff contro la Lenovo Cantù per una chiacchierata ed un bilancio della regular season.

Non mi aspettavo che avremmo chiuso così il campionato: il nostro risultato è dato da un mix di bravura e talento. Sono molto soddisfatto perchè siamo arrivati secondi grazie ad un rendimento costante, non per una striscia positiva in chiusura: è un risultato ottenuto con un lavoro lungo una stagione”. Passando per alti e bassi la società sarda ha ottenuto grandi soddisfazioni in una stagione da incorniciare “Credo sia andato tutto come doveva andare, non ho alcun rimpianto: nel basket devi farti trovare nel posto giusto al momento giusto e tutto si è incastrato perfettamente”.

Durante questa stagione regolare il DS ha dovuto lavorare tanto, come testimoniano i due innesti in corsa di Gordon e Becirovic. “Sono due giocatori completamente diversi” spiega “Drew è come un vaso vuoto che va riempito, un giocatore di grande valore se pensi che ha solo ventidue anni, dotato di grande atletismo. Credo che la sua scuola più importante siano stati i mesi al Partizan Belgrado: è uno che nei momenti clou può fare quelle giocate decisive che ti svoltano la partita. Sani è un giocatore che ha girato tanto, di quelli che -come Bootsy- non ammettono la sconfitta. E’ stato un’aggiunta psicologica di livello: la nostra posizione in classifica l’ha spinto a venire fin quì”. La sua condizione fisica non sembra ancora perfetta “Venendo dall’Iran chiaramente ha nelle gambe ritmi diversi ma già domenica scorsa contro Siena ha dimostrato che sta tornando in forma, esibendosi nella sua specialità: prendersi i falli una volta che gli avversari hanno esaurito il bonus”.

La macchina Dinamo non si ferma mai e -dato che la casa di Pasquini sarà Sassari fino al 2018- viene spontaneo chiedersi se abbia già in mente la squadra della prossima stagione “Sicuramente l’obiettivo sarà cercare di confermare più giocatori possibile. Con una stagione come la nostra abbiamo un po’ di occhi puntati addosso e sappiamo che non sarà facile riuscire a tenere qualcuno, ma con il gruppo di italiani e Tessitori abbiamo le basi per costruire una buona squadra. Molti degli americani che sono venuti a giocare quì hanno avuto il miglior rendimento della loro carriera: il merito a mio parere è di Meo e di questo gruppo incredibile”.

Fra poche ora inizierà la serie contro gli uomini di Andrea Trinchieri “Il peggior accoppiamento che potessimo pescare“ commenta il DS “Sarà una serie durissima, lunghissima ed equilibratissima. Cantù ha un roster da Eurolega mosso da una grande voglia di riscatto. La chiave sarà la prima partita che darà un indirizzo alla serie e ci farà capire quale approccio abbiamo con la pressione. Dovremo imporre i nostri ritmi”. Anche dall’altra parte del tabellone ci sarà un bel da fare “Credo che sia per Siena che per Milano il fatto di incontrasi ai quarti sia un favore reciproco: quella che verrà eliminata delle due uscirà comunque contro una grande avversaria”. Il Presidente Sardara ha autorizzato i tifosi a sognare, cosa ne pensa il pragmatico DS? “Siamo in ballo e balliamo ma dobbiamo stare attenti: se ci mettiamo addosso una pressione che non abbiamo mai avuto può essere controproducente. Da sempre la nostra forza è la leggerezza mentale, quella serenità che svuota la testa e fa in modoche i giocatori si divertano e recuperino partite ormai perse. Se ti convinci che sei il migliore sbagli approccio e perdi quella leggerezza. Abbiamo investito con i due innesti a simbolo di volerci provare, ma teniamo i piedi per terra e la testa leggera“.

La squadra al completo (Fonte www.dinamobasket.com)

La squadra al completo (Fonte www.dinamobasket.com)

Un Direttore Sportivo ha sicuramente un punto di osservazione assolutamente privilegiato della squadra, per questa ragione gli abbiamo chiesto di darci un giudizio sui giocatori “Becirovic è appena arrivato ma sono rimasto molto colpito dalla sua determinazione nel voler ottenere qualcosa di importante. JackDevecchi e Manuel Vanuzzo sono LA squadra: due persone straordinarie per le quali non ho più parole, che mettono sempre il noi davanti all’io. Bootsy Thornton è un vincente che ha leadership e carisma, tutto quello che fa lo fa con lo spirito del vincente: il giorno dopo la partita contro la Stella Rossa Belgrado è stato il primo ad entrare in palestra e allenarsi con gli juniores. Michal Ignerski ha purtroppo la scusante dell’impegno con la Nazionale che gli ha fatto perdere brillantezza. Si è trovato in un sistema nuovo, molto diverso dal campionato in cui ha giocato prima ma sono sicuro che per i playoff ci darà un grande aiuto. Travis Diener è un pazzo furioso, una persona alla quale Madre Natura ha dato un dono, un talento incredibile. E’ uno che non ci sta a perdere neanche a carte e vive sempre a palla: è sempre accelerato ed è la sua grandezza. E’ una persona dotata di un gran cuore enorme che nel fare una follia dopo due secondi è pronto a chiedere scusa, ed è anche migliorato (ride). Brian Sacchetti è una persona sempre positiva, un ragazzo che ha la capacità di tenere sempre alto il morale dei compagni, sempre costruttivo. Non si lamenta mai se gioca poco ed è un bravissimo ragazzo, oltre alla sua proverbiale pazienza nel sopportare il padre che gli chiede -giustamente- sempre di più. Drake Diener è un marine che vive per la pallacanestro, uno che ama questo sport come poche persone e che lo vive quasi in maniera maniacale, pronto a migliorarsi ogni giorno di più. Mauro Pinton ha un ruolo complicato, non è facile dover sostituire il migliore in quel ruolo con una squadra abituata a giocare con Travis. Ma la vive bene perchè ha grande responsabilità e fiducia in se stesso. Drew Gordon è uno ambizioso, che vuole far una carriera importante e si vede da come entra in campo. Per Tony Easley sta arrivando il momento della consacrazione. Ha passato tutte le fasi: dal suo arrivo l’anno scorso quando nessuno si aspettava nulla da lui, ai due mesi di blackout di quest’anno in cui si stava mettendo una pressione che lo stava distruggendo. L’arrivo di Drew gli ha svuotato la testa e acceso quella positiva competitività interna che gli ha cambiato la faccia, ritornando ad essere il Tony di prima. Dane Diliegro per come lavora e per l’impegno che ci mette è uno destinato a fare il giocatore di pallacanestro di alto livello. Ha una grande energia e quest’anno ha pagato il livello della squadra che gli ha richiesto delle qualità per cui non era pronto. Ha però dato un grande aiuto e sicuramente farà carriera. Tony Binetti è a mio parere uno dei grandi segreti di questa squadra: quando l’anno scorso è venuto con noi ci ha permesso una maggiore intensità in allenamento. La sua scelta di restare qui è frutto di un grande cuore: è consapevole del suo ruolo è molto rispettato dai compagni, e si sente al loro pari. E’ un vero lavoratore al servizio della squadra. Guille Laguzzi è il primo argentino silenzioso che conosco, è benvoluto dai compagni ed è molto positivo. Marco Spissu è migliorato molto nel comportamento, sono certo che l’esperienza della C1 gli abbia fatto bene. Dev’essere bravo a mantenere questa umiltà e sfruttare le occasioni che gli si presentano, ma deve tenere i piedi per terra o rischia di bruciarsi”. Il DS ci tiene a sottolineare una cosa “Il contributo di giocatori come Binetti, Laguzzi e Spissu va ben oltre quello che si possa vedere dall’esterno, siamo molto grati a tutti e tre”.

Abbiamo chiesto un pronostico sulle diverse serie dei playoff a Federico Pasquini che, dopo aver snocciolato una serie di risultati ci ha detto “Non ne azzecco mai una però, vi avviso!”. Per questa ragione abbiamo pensato di non condividerli con i lettori, perchè i risultati azzeccati dal DS sassarese sono già tanti e vanno ben oltre i semplici numeri.