(Foto Savino Paolella 2015)

Rod Odom (Foto Savino Paolella 2015)

La Virtus priva di due americani, Ray e Williams, ritrova il successo tra le mura amiche al termine di una partita ruvida, non bella, che l’ha vista prevalere soltanto nelle ultime curve della gara, grazie ad una fiammata di Odom. Pistoia sta pagando la condizione fisica precaria di alcuni suoi elementi e alcune giocate poco lucide. Persa la vetta della classifica, rimane la bontà del lavoro di Esposito che ha assemblato una formazione battagliera che non si arrende mai nonostante le cattive percentuali al tiro che a volte l’affliggono. Fontecchio nel primo tempo e Fells nel secondo, guidati da Gaddy, hanno supportato l’attacco bianconero facendo dimenticare le assenze. Le vittorie di Torino e di Pesaro rendono ancora difficile la strada verso la salvezza, ma questo successo dà morale ad una truppa in cerca di sicurezze.

La partita: oltre alla ormai cronica assenza di Allan Ray, la Virtus deve fare a meno anche di Penny Williams, vittima di una lesione al tendine rotuleo. Bologna ha la coperta cortissima e deve spremere il massimo dai superstiti. Fontecchio, nel primo tempo, dimostra di potersi sobbarcare le responsabilità di Williams. Pistoia è un diesel, ci impiega quasi un intero quarto per prendere le misure dei ferri dell’Unipol Arena e Knowles porta un po’ di brio dalla panchina. Quando la Giorgio Tesi Group alza l’intensità si guadagna il vantaggio senza fare magie. Pittman e Kirk tendono ad annullarsi, mentre Abdul Gaddy, nel primo tempo, si autoesclude dalla partita commettendo troppo presto tre falli. Fells dovrebbe guidare l’attacco bianconero, ma deve anche portare palla facendo il regista, un ruolo non proprio nelle sue corde, e allora la Virtus trova le armi più affilate nelle mani di Fontecchio. Il giovane azzurrino realizza 13 punti nel primo tempo che si conclude sul punteggio in perfetta parità a quota 34. Nel terzo quarto Pistoia collezione tanti falli, tra cui il quarto di Blackshear, e la Virtus ottiene numerosi viaggi in lunetta. Esposito concede tanti minuti ad Eric Lombardi che mette in luce il suo atletismo, ma anche varie ingenuità date dalla sua giovane età. Il fosforo di Gaddy prende per mano l’Obiettivo Lavoro, mentre dall’altra parte le fiammate di Moore fanno andare ad intermittenza i toscani e la partita rimane in equilibrio. Czyz e Antonutti colpiscono da sotto canestro e fanno rimanere in contatto Pistoia. La Giorgio Tesi Group va a -1 a due minuti dal termine con un canestro di un positivissimo Antonutti, poi si scatena il giocatore che nessuno si aspettava: Rod Odom. L’americano segna cinque punti consecutivi che allontanano definitivamente gli ospiti e fanno ottenere la vittoria alla Virtus. Finisce 76 – 72.

Pagelle:

Obiettivo Lavoro Bologna:

Dexter Pittman: si diverte a fare a spallate con Kirk ed esce con una doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi. Voto 6,5

Simone Fabiani: n.g.

Michele Vitali: Tira male, ma la sua testa non esce mai dal match. Voto 6

Gino Cuccarolo: n.g

Abdul Gaddy: Primo tempo insufficiente poi cresce, come spesso accade, nei secondi venti minuti. Voto 6,5

Simone Fontecchio: 13 punti nei primi 20 minuti di gioco. Senza Williams ha più spazio e si conquista il palcoscenico. Voto 6,5

Valerio Mazzola: Difesa e poco altro. Voto 5,5

Tommaso Oxilia: n.g.

Courtney Fells: Tira tanto con alterne fortune, ma sa rendersi utile anche a rimbalzo. Voto 7

Lorenzo Penna: n.g.

Rod Odom: Partita da sornione. Aspetta di entrare negli ultimi minuti di partita per rendersi decisivo. Voto 7.

Coach Giorgio Valli: la coperta era cortissima e ha puntato sulla difesa. Scelta vincente. Voto 6.

 

Giorgio Tesi Group Pistoia:

Marco Di Pizzo: n.e.

Preston Knowles: parte dalla panchina e porta fosforo per bilanciare la lucida follia di Moore. Voto 6.

Martino Mastellari: n.g.

Michele Antonutti: nell’ultimo quarto realizza i canestri che rimettono in careggiata Pistoia. Non è bastato. Voto 6,5

Eric Lombardi: Tanto atletismo e anche qualche ingenuità. Voto 6.

Ariel Filloy: Si nasconde e non incide. Voto 5.

Luca Severini: n.g.

Aleksander Czyz: bene in attacco, ma in difesa ha numerose amnesie. Voto 6.

Wayne Blackshear: troppo aggressivo, i falli lo escludono dalla partita. Voto 5,5

Ronald Moore: Va costantemente ai 1000 all’ora. Tende a deragliare. Voto 6.

Alex Kirk: Le prende e le dà a Pittman. Ne esce illeso. Voto 6,5.

Coach Enzo Esposito: La squadra non era in salute e si è visto. Voto 6.