EA7 Emporio Armani Milano – Vanoli Cremona 78-81

Brian Chase, letale dalla lunga distanza (Foto Savino Paolella 2013)

Brian Chase, letale dalla lunga distanza (Foto Savino Paolella 2013)

DESIO – Saranno state le mura poco amiche del PalaDesio, casa di Cantù di Eurolega ed eccezionalmente casa di Milano questa sera a causa dell’indisponibilità del Forum di Assago, oppure, più probabilmente, sarà stata la grande prestazione della Vanoli Cremona: fatto sta che Milano, dopo aver controllato la partita per ampi tratti, perde clamorosamente la bussola nel finale, sprecando anche svariate occasioni per il pareggio negli ultimi istanti di gara.
Nel primo quarto il timore è di vedere una replica della gara d’andata, una delle più brutte degli ultimi anni, con svariate palle perse, errori banali, airball e “mattoni” sul ferro. Poi, per fortuna, le due squadre un po’ si sciolgono, con Milano che prova a spingere, con due triple in fila di Melli e Bremer e ancora Melli a convertire in due punti un errore in contropiede di Gentile (16-9 dopo 6 minuti), e Cremona pronta a ricucire il divario con Stipanovic, Peric e l’unico canestro della partita di Harris, e poi a sorpassare in apertura di secondo quarto con Chase. L’Olimpia ora serve con regolarità Radosevic sotto canestro, ma Cremona c’è e non molla, nemmeno quando i biancorossi provano nuovamente, con Green, Bremer e Bourousis dalla lunetta, a prendere il largo a cavallo tra secondo e terzo quarto, toccando il +12 (48-36) al 22º.
A quel punto, però, Milano si blocca, alternando un tiro alla disperata di Bremer allo scadere dei 24 secondi, un fallo in attacco di Green e un errore di Melli, mentre Cremona costruisce un parziale di 5-15 con Chase a colpire da fuori e Peric e Johnson in avvicinamento (53-51 a 3.50 dalla fine del terzo quarto). L’EA7 rimane a galla con Radosevic e Green, ma Cremona prende fiducia minuto dopo minuto, e Chase sorpassa in apertura di quarto periodo (58-59). Tutti gli ultimi 10 minuti si giocano sul filo del rasoio: Chase non sbaglia più un colpo, ma Milano riesce comunque a tornare in vantaggio prima con Marques Green a 2 minuti dal termine (73-72).

Anche stavolta Gentile ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle nel finale... ma non ha funzionato (Foto: Savino Paolella 2013)

Anche stavolta Gentile ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle nel finale… ma non ha funzionato (Foto: Savino Paolella 2013)

Da lì in poi, il delirio: Peric segna e subisce fallo da Melli (73-75), Gentile risponde con la stessa moneta pochi secondi dopo (76-75), ma è l’ultimo vantaggio milanese, a poco più di un minuto dalla sirena. Jarrius Jackson, pessimo fino a quel momento, segna una tripla pesantissima a 46 secondi (76-78), poi Gentile forza e sbaglia da tre e Milano fa fallo su Peric, che fa 1/2 dalla lunetta (76-79). Invece di cercare un tiro da tre, Green pesca Melli da sotto (78-79) e poi Bremer fa fallo su Vitali, la cui mano non trema (78-81) a 16 secondi dalla sirena. Partita finita? In teoria no, ma in pratica sì: Bremer fa 0/2 ai liberi, Gentile prende il rimbalzo, subisce fallo, va a sua volta in lunetta e a sua volta sbaglia entrambi i tiri. Sul rimbalzo la palla viene contesa dalle due squadre e gli arbitri fischiano una palla a due, che “premia” Milano: sulla rimessa viene servito Bremer, che spara da tre da oltre l’arco ma sbaglia. Cremona può festeggiare, Milano ha l’ennesima occasione per “riflettere” su cosa è andato storto, anche questa volta. Il problema, per chi non se ne fosse accorto, è che il campionato sta per finire…

MVP. C’è stato più di un protagonista nello splendido finale cremonese, ma forse è stato Brian Chase a trascinare i suoi alla vittoria, chiudendo poi con 22 punti, 2/2 da due e un fantastico 6/7 da tre.

LVP. Ancora una volta, Antonis Fotsis è stato un fantasma, su entrambi i lati del campo. E non ingannino i 6 rimbalzi catturati: 3 infatti sono stati presi nella stessa azione dopo tre suoi errori consecutivi a pochi centimetri dal ferro…