Tabu sfrutta un blocco di Tyus (foto A. Brandolini 2012)

UPS

chebolletta Cantù: con il sesto successo consecutivo in incontri ufficiali, ottenuto al PalaTiziano di Roma, Cantù si conferma la squadra più in forma del momento. La vittoria nella capitale è stata, tuttavia, tutt’altro che una passeggiata, complice un avversario mai domo, forte di una prestazione egregia di Luigi Datome (24 punti realizzati con il 65% e 9 falli subìti) e sul quale i brianzoli hanno avuto la meglio solamente nell’ultima frazione di gioco grazie alla consueta eccellente organizzazione tattica allestita da Andrea Trinchieri nella quale brilla l’intero collettivo, da Alex Tyus (18 punti realizzati con il 100% in 24′) alle seconde linee come Johnatan Tabu, confermatosi maturato al rientro dall’esperienza a Cremona: per lui 5 assist e 13 punti con 3/3 dall’arco in 13′.

Achille Polonara

Achille Polonara (ala, Cimberio Varese): sarà che sempre di biancorosso si tratta, ma Polonara sembra subito essersi ambientato a meraviglia a Varese. L’ala arrivata da Teramo, desiderosa di confermarsi uno dei migliori tra gli italiani emergenti, ha iniziato il campionato con 8 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti a Brindisi, ma contro Avellino, nello stesso tempo, ha realizzato addirittura 17 punti con 5 rimbalzi e ben 6 recuperi, totalizzando 26 punti di valutazione ma soprattutto risultando decisivo, assieme all’MVP di giornata Bryant Dunston (29 di valutazione), per il successo della squadra di Frank Vitucci. Se Varese dal precampionato non perde un colpo il merito è anche del biondo anconitano che peraltro, a ventun anni ancora da compiere, ha già la maturità sufficiente per incidere partendo dalla panchina, il che lo rende anche un forte candidato al titolo (ufficiale o ufficioso) di sesto uomo dell’anno.

Michal Ignerski (foto S. Madau 2012)

Banco di Sardegna Sassari: i sardi sfatano il tabù Montegranaro ed espugnano il fortino marchigiano. Dopo una partita in equilibrio per tre quarti il sigillo della vittoria porta la firma di Travis Diener (19 punti) e Michal Ignerski, cecchino dai 6,75 negli ultimi due minuti di gara. La premiata ditta dei cugini Diener regala ancora una prestazione straordinaria: 34 punti e 9 assist in due ma soprattutto la leadership su un gruppo che, nonostante il positivissimo esordio, mostra grandi margini di miglioramento. Menzione speciale per la doppia doppia a referto di un ispirato Tony Easley. Meo Sacchetti è noto per il suo pragmatismo ma non potrà certo negare che i suoi ragazzi intendano entrare in punta di piedi nella nuova stagione.

Kenny Hasbrouck (foto C. Sandrolini © 2012)

Saie3 Bologna: bell’inizio per le Vu nere, che hanno già intascato una vittoria di grande prestigio nel super classico nostrano con Milano. Successo meritato dei bianconeri, che non hanno smesso di lottare anche quando nel finale è arrivato il sorpasso dell’EA7 che sembrava pronta al colpo esterno. Premiato il coraggio di coach Finelli, che toglie uno spento Poeta per lasciare spazio al giovane senza paura Imbrò, ed il folle genio di Kenny Hasbrouck che dal nulla pesca una tripla da distanza siderale che azzera i biancorossi. Colpi da attore consumato ed imprevedibilità che sembrano gli ingredienti naturali per esaltare patron Sabatini. Fatica questa volta Minard dopo il buon esordio a Cremona, ancora una volta invece da sottolineare la gara tutta sostanza della trimurti Gigli-Smith-Rocca, che toglie dalla partita i lunghi avversari dominando l’area colorata.

Andrea Traini (foto F. Stefanini © 2012)

Italiani di Pesaro: meritata vittoria della Scavolini Banca Marche a Biella, propiziata da alcuni buoni sprazzi degli americani ma soprattutto dall’affidabilità del nucleo italiano. Anche escludendo il passaportato  Bryan, infatti, sono ben 47 i punti arrivati dagli atleti nostrani, addirittura 50 quelli di valutazione  su 80 di squadra. I migliori Valerio Amoroso e Andrea Crosariol con 13 punti segnati a testa, ma anche Daniele Cavaliero (7 e 5 assist) e Simone Flamini (3) hanno partecipato attivamente, per non parlare degli 11 punti e 3 assist del giovane Andrea Traini che si candida a rivelazione azzurra del campionato. Se gli americani sono ancora un’incognita da decifrare con l’andare delle settimane, coach Ticchi può invece coccolarsi i suoi ragazzi italiani, valore aggiunto su cui ogni allenatore vorrebbe poter contare.

Massimo Bulleri (Foto: Reyer.it)

Massimo Bulleri (foto Reyer.it)

Massimo Bulleri (play/guardia, Umana Venezia): dopo l’addio alla Givova Scafati a pochi giorni dall’inizio del campionato, che ha lasciato alcuni strascichi polemici e diversi dubbi, il talento di Cecina ha esordito sabato sera con la nuova maglia della Reyer Venezia. Il suo contributo nell’ultimo quarto è stato decisivo ai fini della vittoria finale, propiziando lo slancio d’orgoglio degli orogranata. Per lui 8 punti e 5 rimbalzi alla fine, ma il plus minus di +10 rappresenta compiutamente l’efficacia della sua prestazione in soli 13 minuti. Decisamente un grande innesto per una Reyer molto profonda, che si candida ad un ruolo di protagonista del campionato, con “vista” sulle posizioni nobili della classifica.

Jobey Thomas

Brandon Brown (ala/centro, Acegas Trieste) e Jobey Thomas (guardia/ala, Acegas Trieste): la coppia USA di Trieste era già a bocce ferme una delle più solide e talentuose dell’intera Legadue. Questo esordio casalingo ha ampiamente confermato le attese, con i due subito decisivi ai fini della vittoria finale. L’ex teramano Brown ha sciorinato una prestazione solidissima sotto i tabelloni, da 14 punti e 10 rimbalzi, per un 26 complessivo di valutazione senza strafare. L’ex trevigiano Thomas ha preso sulle spalle i propri compagni nel momento decisivo della partita, accendendosi con una fiammata negli ultimi 5 minuti e diventando già alla prima in casa l’idolo del PalaTrieste. Per lui 21 punti 4 rimbalzi per 27 di valutazione.

Andrea Pecile

Italiani di Legadue: la Legadue si professa campionato degli italiani, e la prima giornata sembra confermarlo. Tante e ottime prestazioni degli stranieri, ma anche gli italiani hanno detto la loro: il migliore certamente Marco Allegretti, che bombarda Verona con 27 punti e 10 rimbalzi regalando la prima gioia a Napoli nonostante i 14 di Giorgio Boscagin, 14 come quelli della guardia di scuola Fortitudo Riccardo Cortese nel successo di Pistoia su Ferentino. Fortitudo (o meglio, Effe Biancoblù) che inizia alla grande espugnando Casale, e anche in questo caso da notare il ruolo predominante degli atleti azzurri, vera spina dorsale della squadra: 11 di Donato Cutolo e David Cournooh, 10 di Giovanni Pini, 7 di Patrizio Verri e capitan Pecile per un totale di 46 su 61 punti di squadra. Ma non finisce qui: 16 punti e 12 rimbalzi per uno straordinario Andrea Benevelli nello sfortunato esordio dell’Orlandina contro Scafati, 22 di Luca Garri nel KO interno di Trento contro l’altra corazzata Barcellona guidata da Alessandro Cittadini (19), 16 del solito Michele Maggioli nel successo di Jesi su Brescia e tante buone cose anche dagli italiani di Veroli e Forlì, con vittoria di questi ultimi con 10 punti di Nicola Natali e Stefano Simeoli.

DJ Gay

D.J. Gay (playmaker, Aget Imola): non sempre è facile ottenere un giudizio positivo ad un losing effort, tuttavia l’Aget che si presentava oggi a Trieste era priva di un americano (Marigney arriverà solo questa settimana) e conseguentemente con diverse cartucce in meno da spendere. Gay nella serata di Trieste ha dato sfoggio di grande talento, specie nella gestione del pick&roll, vero e proprio rebus irrisolto per la difesa dell’Acegas. Il folletto USA dell’Aget ha creato per sé (14 punti alla fine) ma soprattutto per gli altri (9 assist in totale), aprendo vere e proprie praterie per i compagni di squadra. Se questa sera Imola è rimasta in partita, conducendo per larghi tratti dell’ultimo quarto, il merito è soprattutto suo.

DOWNS

 

(Foto di Savino Paolella 2012)

Richard Hendrix (foto S. Paolella 2012)

EA7 Emporio Armani Milano: prima giornata tra i “cattivi” per la squadra di Sergio Scariolo che, dopo l’esordio travolgente contro Caserta, si spegne contro la Saie3. Una sconfitta a Bologna non è certamente un dramma, vista anche la consistenza dimostrata dagli uomini di Finelli, ma le modalità con cui è arrivata destano qualche perplessità. Molti problemi in chiave offensiva dove il solito San Malik deve fare pentole e coperchi. Ancora tutto da verificare Hendrix: l’ex Maccabi e Bourousis rappresentano un mix potenzialmente devastante, ma per ora si notano in modo evidente più i problemi in fase difensiva – arcinoti – del greco, e lo scarso coinvolgimento di Hendrix. La chiave passa sempre dalla cabina di regia, con Cook che non ha ancora illuminato la scena. Troppo ad intermittenza l’ex play di Valencia, pochi ed assai grigi i minuti di uno Stipcevic ancora troppo impacciato rispetto alla versione ammirata a Varese.

Ramagli istruisce Mickey McConnell

Tezenis Verona: parte col piede sbagliato l’ambiziosa Verona, che cade abbastanza nettamente nell’esordio di campionato sul campo di Napoli. La Tezenis, anche per questa stagione partita tra le formazioni coi favori del pronostico finale, non riesce a brillare in questo inizio di stagione in cui è già stata eliminata da Trieste nel doppio confronto di Coppa Italia. A Napoli i ragazzi di coach Ramagli difendono poco e male subendo ben 48 punti dalla coppia di mezzi lunghi Allegretti-Hubalek. Imbarazzante anche il divario a rimbalzo, in cui il solo Lawal (12) non riesce ad arginare lo strapotere degli avversari (totale 48-34). Siamo solo alla prima giornata, ma il lavoro dello staff tecnico della Tezenis si preannuncia già difficile e ricco di pressioni.