Quinton Hosley

UPS

Quinton Hosley (ala, Banco di Sardegna Sassari): i tifosi lo hanno soprannominato “Terminator2” e nei 35 minuti in cui è rimasto sul parquet nell’impresa di Milano ha “sterminato” l’EA7 Emporio Armani con 31 punti, 6 rimbalzi ed il 60% al tiro, contribuendo in maniera determinante alla vittoria della Dinamo. Al di là delle cifre, Hosley ha mostrato una leadership sul campo mai vista fin’ora a Sassari, infatti quando Milano ha provato a rientrare e la palla è finita nelle sue mani  il risultato ha sempre sorriso ai biancoblu sardi. Da evidenziare inoltre il fatto che ha messo alcuni tiri non proprio parte del suo repertorio, come alcuni palleggio-arresto e tiro dai 6 metri che hanno lasciato a bocca aperta anche i suoi più grandi estimatori. Finché Hosley è questo, Meo Sacchetti può lasciar riposare Travis Diener tutto il tempo necessario.

Jason Rich (foto Castellani)

Vanoli Braga Cremona: la squadra di Attilio Caja sta lavorando duro e bene da tempo, ma finora aveva raccolto poco. i giocatori sono seri, professionali, generosi e, sotto le direttive del coach, hanno allestito una delle migliori organizzazioni difensive del torneo; tuttavia, se i due americani esterni che dovrebbero costituire i terminali offensivi maggiormente prolifici della squadra vengono meno in fase di realizzazione, né il coach, né il resto della squadra possono fare nulla di più. E’ bastato l’inserimento di un americano efficace anche in ambito realizzativo come Jason Rich per consentire ai biancoblu di superare gli ottanta punti realizzati ed aggiudicarsi l’incontro; ottimo anche il contributo di Johnatan Tabu, alla sua miglior prestazione stagionale con cui ha riscattato la precedente prova casalinga, segnata dall’errore nel finale che aveva consegnato un successo pesantissimo a Casale Monferrato. Cosa accadrebbe a questa squadra se anche David Lighty facesse l’americano anche in attacco?

Marco Calvani (foto Brandolini)

Acea Roma: Marco Calvani fa 2/2 e porta i giallorossi in zona di classifica meno preoccupante a 4 lunghezze dalla zona playoff. E’ una perla dall’arco dei 6,75 metri nel finale, a 23” dal termine, di Luigi Datome a sancire il successo capitolino sul difficile terreno di Masnago. Gara equilibrata tra le due squadre, ma la Virtus giallorossa profonde sul campo energia e carattere, svettando a rimbalzo e fruendo dei servizi di qualità della panchina. Al termine della gara, 10 risulteranno i giocatori impiegati dal tecnico toscano il quale, come nel suo stile da sempre, ha allestito un’ottima ragnatela difensiva che porta al recupero di vari palloni che lanciano la squadra a giocare sovente in transizione in campo aperto. Sembrerebbe impossibile, ma per assistere alla metamorfosi dell’atteggiamento di una squadra, a volte è sufficiente esonerare dall’incarico l’allenatore per mandare avanti il vice; vice che, comunque, fino a quel giorno non stava da nessun altra parte, se non lì, sulla stessa panchina.

Collins e Sacripanti

Otto Caserta: evidentemente la sordità alle voci di grane finanziare è una specialità in cui eccellono le squadre campane. Dopo Avellino, infatti, anche Caserta si mostra forte di fronte alle difficoltà del club, come sempre accompagnate da voci di cessioni, e vince sul filo di lana – ma meritatamente – a Casale Monferrato rendendo la situazione di classifica ancor più tranquilla ed avvicinandosi alla zona playoff. Principali “bracci armati” di Pino Sacripanti ancora una volta i due Andre, Collins e Smith, che mettono insieme 48 punti, 9 rimbalzi e 8 assist per 57 di valutazione (sugli 83 di squadra) vanificando gli sforzi del solito Shakur e dell’ottimo David Chiotti, una delle rivelazioni del massimo campionato. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi della situazione societaria, ma per ora i tifosi della città della Reggia possono sorridere.

Bobby Jones

Bobby Jones (ala, Giorgio Tesi Group Pistoia): altra vittoria casalinga per la Giorgio Tesi Group che batte anche il fanalino di coda Sant’Antimo e si trova (causa lo stop forzato della Trenkwalder per l’indisponibilità del palasport di Frosinone) in vetta alla classifica da sola. Vittoria sofferta solo nel primo tempo, in cui i frombolieri biancorossi sono rimasti imbrigliati dalla tattica degli ospiti . Ci ha pensato Bobby Jones ha caricare di falli la formazione campana (ben 11 subiti per l’ala nativa di Compton) al quale aggiunge 14 punti e 9 rimbalzi in 32 minuti di campo con 26 di valutazione finale. Niente male per un giocatore già decisivo la scorsa stagione per la rincorsa salvezza di Forlì e forse ripudiato troppo facilmente dalle squadre del piano di sopra. Quarta vittoria consecutiva per i ragazzi di coach Moretti dopo il brutto infortunio occorso al play titolare Mathis, brava la società ad aver creduto in Saccaggi cambiando in corsa gli equilibri e prendendo l’ex Biella Tavernari, ala dalla mano veramente fatata. Continua il sogno dei tifosi pistoiesi, ora attesi mercoledì dal recupero della giornata precedente in quel di Bologna.

DOWNS

Omar Cook

EA7 Emporio Armani Milano: i biancorossi decidono di affacciarsi nel modo peggiore al primo vero crocevia stagionale, le Final Eight di Coppa Italia, perdendo malamente contro una peraltro splendida Sassari. Un livido Scariolo a fine partita esprime il rammarico proprio per il pessimo atteggiamento dei suoi ragazzi che hanno sottovalutato un Banco di Sardegna battuto all’andata e privo di Travis Diener, una sottovalutazione dell’orgoglio e della qualità dei sardi che la truppa dell’allenatore bresciano ha pagato a caro prezzo. Troppe improvvisazioni fuori spartito, una pessima regia di Cook totalmente irretito dalla sapienza di Drake Diener, i falli di Bourousis ed i troppi errori dal perimetro tra le cause tecniche della sconfitta dei biancorossi, eccezion fatta per un Hosley a tratti totalmente immarcabile. La lezione subita per mano degli uomini di Sacchetti potrebbe però rivelarsi salutare per l’Olimpia: aver battuto due volte anche piuttosto facilmente la Canadian Solar non rappresenta un automatico accesso alle semifinali, un bagno di umiltà per far riprendere all’EA7 il cammino virtuoso delle ultime settimane.

Deividas Gailius (foto Malpensi)

Canadian Solar Bologna: torna la Virtus sciupona e tremebonda da trasferta a Cremona, dove i bianconeri gettano una partita controllata per larghi tratti. Questa volta però la sconfitta è ancora più grave perché arriva contro una squadra abbondantemente alla porta delle Vu Nere come la Vanoli che, sino a ieri, era in chiaro affanno ed alla disperata ricerca di punti salvezza. Ancora una volta è la panchina inesistente la vera chiave delle sconfitte bianconere: Vitali, Lang, Gailius e Werner non sono propellente adatto ad un quintetto che sviluppa brani di gioco molto efficaci e di grande qualità sull’asse Poeta-Sanikidze. Per il fatidico ed auspicato salto di qualità urge un’iniezione di energia e di talento sul “pino”, in cui coach Finelli spesso è costretto a soluzioni empiriche per trovare punti e sostanza. La prossima sfida di coppa contro Milano, già vittoriosa due volte contro i bolognesi in questa stagione, rischia di essere la prima bocciatura delle ambizioni della squadra di patron Sabatini.

Alan Voskuil

Morpho Piacenza e Pallacanestro Sant’Antimo: altra pessima giornata per Morpho e Sant’Antimo. Gli uomini di coach Corbani, sconfitti sin troppo facilmente in casa dell’invincibile Givova Scafati, allungano così la serie a 5 sconfitte consecutive confermando di aver finito la benzina. Impressionanti i 64 punti subiti nei primi 20 minuti di gioco in cui Scafati ha messo tanta energia e voglia di vincere di fronte al proprio pubblico ma anche una difesa molle sempre in ritardo sugli aiuti. Obbligatorio per Piacenza ritrovare il Voskuil del girone di andata oltre ad un Anderson a livelli quantomeno accettabili (-24 di plus minus). Sconfitta preventivabile per Sant’Antimo in casa della capolista del torneo Pistoia, ma ciò che lascia perplessi sono i soli 37 punti di valutazione di squadra con il solo Bell che scrive 24 a livello personale. Ciò dimostra la pochezza del resto della truppa di coach Di Carlo, e dire che i campani erano partiti bene tenendo bassi i ritmi e riuscendo a chiudere i varchi per i bomber della Giorgio Tesi Group concludendo il primi venti minuti col naso avanti.

Austin Freeman

Aget Service Imola e Marcopoloshop.it Forlì: le romagnole di Legadue, reduci da quattro sconfitte consecutive a testa, non sorridono affatto. Entrambe sono in difetto di giocatori: l’Aget “regala” un americano da dicembre, con Erik Daniels quasi sempre rotto anche prima di essere tagliato, mentre la Marcopoloshop.it da oltre 50 giorni ad ogni allacciata di scarpe si presenta senza un vero lungo di ruolo (escluso il quasi 40enne Casoli) dopo il rilascio di Tony Easley poco prima delle vacanze natalizie. Imola piange anche ad Ostuni dove gioca bene solo il primo quarto prima di incepparsi in un secondo periodo da soli 9 punti. Deve arrivare Dupree (out anche nell’infrasettimanale contro Verona) ma se il tuo bomber ne mette solo 6 con un preoccupante 2/9 dal campo (1/4 dai liberi ) il futuro si colora di tinte foschissime. Mai in gara invece Forlì nel derbissimo del Paladozza di Bologna. Il solo Huff nulla può nulla se Wanamaker ne perde quasi come l’intera Conad (8 perse) mentre Freeman si fa irridere da un risuscitato Blizzard. Ora Andrea Costa e Fulgor sono insieme a Sant’Antimo le maggiori indiziate alla discesa agli inferi della DNA.

Mike Green

Mike Green (playmaker, Sigma Barcellona): Barcellona perde piu’ di una partita nella sfida contro Brindisi. La tensione era salita a suon di comunicati stampa, tensione che il presidente Bonina, da padrone di casa, avrebbe dovuto stemperare. Poi, invece, si scopre, a partita in corso, che la vera tensione covava all’interno dello spogliatoio barcellonese con un Mike Green che ha perso il proprio aplomb cercando lo sconto con coach Pancotto dopo una sostituzione. Solo l’intervento del “pompiere” Bonina ha permesso di spegnere il fuoco, anche se Green non ha perso occasione di insultare il pubblico che lo fischiava e che ha continuato a beccarlo durante il time out successivo (apprezzabile, poi, la decisione di Pancotto di schierare nuovamente Green nel corso della partita). Il grosso investimento del presidente Bonina sulla squadra, confezionata dal direttore sportivo Alessandro Santoro, ha subito un duro colpo e questo episodio rischia di avere strascichi negativi per tutto il campionato.