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Bryant Dunston (foto F. Malpensi 2012)

Bryant Dunston (foto F. Malpensi 2012)

Bryant Dunston (centro, Cimberio Varese): la Cimberio si aggiudica una delle classiche del basket italiano superando la Virtus Bologna per 78-61 e conduce dall’inizio alla fine dimostrando di aver smaltito i postumi della Coppa Italia. Nel primo quarto – e non solo – è Dunston a dominare i tabelloni, con 11 punti segnati e tante giocate di energia. La difesa sul lungo varesino è un rebus per le V nere: Gigli lotta a rimbalzo e su ogni pallone, ma non riesce ad arginare la forza fisica del lungo del Kentucky, così come Smith che ci prova con risultati deludenti. Alla fine, per il centro biancorosso, il referto riporta: 6 recuperi, 6 rimbalzi, 4 stoppate, 7 falli subiti, 20 punti con 8/10, 4/4 ai liberi e 39 di valutazione.

Rok Stipcevic (foto F. Stefanini 2013)

Rok Stipcevic (foto F. Stefanini 2013)

Rok Stipcevic (playmaker, Scavolini Banca Marche Pesaro): se la Montepaschi a metà stagione ha già in bacheca la Coppa Italia ed è in piena corsa per i playoff di Eurolega, battere i toscani non può essere considerata impresa facile nemmeno in questa stagione di ridimensionamento. Onore dunque alla Scavo di Zare Markovski, che parte piano ma trova un grande Stipcevic e i guizzi giusti nel finale (pur se con qualche dubbio sull’operato arbitrale, vedi sotto) per strappare un successo fondamentale. Ancora una grande prova per il play sloveno, che tira male dalla lunga (0/6) ma prende 8 falli e tira 20 liberi (segnandone 19) con l’aggiunta di 8 rimbalzi e 3 assist per 30 di valutazione.

I cugini Diener (foto S. Madau 2013)

I cugini Diener (foto S. Madau 2013)

La Premiata Ditta Drake&Travis Diener (guardia e playmaker, Dinamo Banco di Sardegna Sassari): i sardi portano a casa la sesta vittoria in tripla cifra contro una Reyer Venezia lucida solo per un tempo con uno scatenato Diawara. I Diener sono ovunque: segnano, difendono, smazzano assist (14 quelli del genietto AlaDiener), ubriacano la difesa avversaria e sfidano le statistiche. Menzione speciale per il gioco da quattro punti di ManDrake che mette una tripla da distanza siderale e si prende anche il fallo dell’ex sassarese Hubalek. Ma dopo l’uscita di Bootsy Thornton al secondo quarto per un infortunio è tutta la squadra a brillare: quattro infatti i giocatori in doppia cifra, e grande il contributo dalla panchina. Oltre ai cuginetti dei Wisconsin ci sono un rinato Ignerski, un Jack Devecchi formato deluxe e un ritrovato capitan Vanuzzo.

 

Jonathan Gibson(foto di-E.Zito 2013)

Jonathan Gibson (foto E. Zito 2013)

Jonathan Gibson (guardia, Enel Brindisi): un successo contro Cantù è sempre da incorniciare, pur considerando il periodo poco felice dei brianzoli. I biancoblù di Piero Bucchi si sono resi protagonisti di una solida prova sul piano mentale e, dopo essere andati al riposo in svantaggio, sono stati bravi a non subire la sudditanza psicologica da neo-promossa contro una grande del campionato, a non disunirsi e a ribaltare il risultato avvalendosi del talento di Gibson, capace di 29 punti dei 69 messi a segno dalla squadra, 15 dei quali realizzati negli ultimi 5 spettacolari e decisivi minuti. Alla fine, per il funambolo statunitense, sono 32 i punti di valutazione.

Time-out di Recalcati (foto L. Leopardi 2012)

Time-out di Recalcati (foto L. Leopardi 2012)

Sutor Montegranaro: vittoria fondamentale, in ottica salvezza, per la squadra di Charlie Recalcati, che domina la Juve Caserta 97–76 dopo aver toccato anche le 29 lunghezze di vantaggio. La curva marchigiana è rimasta in silenzio durante il primo quarto esponendo lo striscione: “Per la rabbia che ci fate il nostro silenzio meritate!”. I tifosi della Sutor hanno contestato duramente la squadra, rea di aver disertato il Torneo di San Martino di Lupari a causa del mancato pagamento degli stipendi. Con questa vittoria, però, la reazione desiderata da tutto il pubblico sutorino è arrivata, e il clima a Montegranaro è tornato un po’ più disteso.

Greg Brunner (foto F. Pattacini 2012)

Greg Brunner (foto F. Pattacini 2012)

Greg Brunner (ala/centro, Trenkwalder Reggio Emilia): è impossibile non amare l’erculeo elvetico, con il cuore e l’impegno che ci mette in ogni singola goccia di sudore che spende sul parquet. Con i suoi due metri (scarsi) non sarà mai un centro da Eurolega, ma “Dottor Evil” impersona il minicentro da combattimento perfetto le squadre di medio lignaggio, e a Reggio lo sta dimostrando coi suoi 12.2 punti e 7.5 rimbalzi a partita con la perla dei 26 con addirittura 3/3 dalla linea dei tre punti di contro Biella. Si tratta poi – il che non nuoce – di una persona straordinariamente carina e positiva: that’s why we love Greg.

Casper Ware (foto KGproduction 2012)

Casper Ware (foto KGproduction 2012)

Casper Ware (guardia, Novopiù Casale Monferrato): il folletto della Novopiù è stato protagonista di una prestazione monstre contro la Leonessa Brescia: 38 punti, 6 rimbalzi e 8 assist, per un totale 50 di valutazione. Ware si era affermato come uno dei realizzatori più prolifici dell’intero panorama NCAA, ma ha saputo ripetersi in maniera efficace anche nella sua prima stagione da professionista, aggiungendo un contributo anche in altri aspetti del gioco. Le sue cifre parlano di 21.7 punti, 4 rimbalzi e 5.2 assist di media, cifre che lo elevano a potenziale MVP del campionato di Legadue.

La Novipiù durante un time-out

La Novipiù durante un time-out

Novopiù Casale – Centrale del Latte Brescia: un manifesto per la pallacanestro, anzi un manifesto per lo sport. Così può essere definita la sfida tra Novopiù e Leonessa Brescia: 178 punti totali, continui ribaltamenti di fronte ed un finale serrato, deciso dall’MVP Ware con una palla rubata a pochi secondi dalla fine. A condire il tutto lo splendido comportamento del pubblico di Casale, che applaude oltre ai propri beniamini anche una Leonessa mai doma, capace di garantire uno splendido spettacolo a tutti i presenti. Un esempio di grande civiltà e cultura sportiva che speriamo si ripeta anche in futuro e su altri campi.

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Mancinelli riuscirà a non far rimpiangere Markoishvili? (foto E. Zito 2013)

Mancinelli riuscirà a non far rimpiangere Markoishvili? (foto E. Zito 2013)

Foxtown Cantù: chebolletta sarà anche stato uno sponsor dal nome ridicolo, ma sembrava portare più fortuna. Non è stato un grande inizio, infatti, quello del marchio Foxtown sulle maglie dei brianzoli, eliminati dalla Coppa Italia ai quarti e poi sconfitti a Brindisi nonostante un buon primo tempo. E’ chiaro che il momento negativo della squadra di Andrea Trinchieri ha molto a che fare con la destabilizzante partenza di Manu Markoishvili, ma Mazzarino e compagni devono stare attenti a non farne un alibi da qui alla fine della stagione (anche perché il georgiano è stato prontamente sostituito con Mancinelli e in regia sta per tornare Jerry Smith), altrimenti anche ai playoff la Foxtown, se si chiamerà ancora così, rischierà di recitare un ruolo di secondo piano.

(Foto di Francesco Malpensi)

(foto F. Malpensi 2012)

La gestione  arbitrale del finale di Pesaro-Siena: lungi da noi mutuare il calcio con lunghissimi strascichi di polemiche al termine dei match di campionato, ma quanto visto nel secondo tempo del posticipo tra la Scavolini Pesaro e Montepaschi Siena non può passare inosservato. Conduzione alquanto cervellotica dei tre in grigio Chiari, Vicino e Bartoli che, nel momento decisivo dell’incontro, rifilano ben quattro tra antisportivi e falli tecnici. Sia ben chiaro, Pesaro ha meritato ampiamente di portare a casa i due punti e nessuno vuole sminuire l’impresa di Stipcevic e compagni, ma risultano decisivi i due antisportivi ad Hackett e Rasic negli ultimi secondi, con il primo assolutamente dubbio.

Pierfrancesco Betti

Pierfrancesco Betti

Pierfrancesco Betti (GM, FMC Ferentino): nonostante i segnali di ripresa con le cinque vittorie nelle ultime sette partite, Ferentino è ancora fuori dalla zona playoff. I problemi sono legati ad una partenza a singhiozzo, nonostante una campagna acquisti faraonica ed un budget tra i più alti della categoria. I costosi innesti in corsa di Allegretti e Casini sembrano aver cambiato il trend, ma per il momento la stagione dei ciociari resta ampiamente sotto le aspettative. In una situazione come questa non può non finire sul banco degli imputati anche chi ha avuto in mano le redini del budget durante l’estate.