'Forever' Young

UPS

Umana Reyer Venezia: Nel giorno in cui l’Angelico fa sognare al suo pubblico lo storico aggancio alla vetta della classifica, è il popolo oro-granata a festeggiare l’insediamento della Reyer nel gruppo delle inseguitrici alle spalle del terzetto di testa. Legittimata così l’ardimentosa ammissione alla Seire A di una squadra già costruita lo scorso anno su un’intelaiatura di qualità che anche nella massima serie dimostra di reggere il confronto. Insostituibile il sempre verde Alvin Young (42′ di qualità con 23 punti a segno), preziosi gli innesti di Fantoni e Szewczyk  (stasera 13 punti e 13 rimbalzi). All’Angelico non è bastato uno strepitoso Jacob Pullen autore di 30 punti (anche  nei frangenti topici dell’ultimo periodo) e 7 assists in 37′. I sostenitori piemontesi, tuttavia, non possono ritenersi delusi, perché la squadra ha lottato fino al 45’ ed acciuffato il supplementare con le unghie prima di cedere alla migliore vena offensiva degli ospiti. Non va inoltre dimenticato che i rosso-blu hanno iniziato la preparazione estiva dopo tutte le avversarie del torneo, il che permetterà probabilmente di avere una maggiore “autonomia” rispetto ad alcune concorrenti.

Mustafa Shakur

Mustafa Shakur (playmaker, Casale Monferrato): 6 sconfitte consecutive, ultima posizione in classifica, questa era la Casale che si presentava al cospetto della Sidigas questa domenica. In settimana l’innesto di Shakur e questa sera la classifica ed il morale dei ragazzi di Marco Crespi fanno un concreto salto in avanti. L’ex Arizona, journeyman tra i campi NBA e di mezza Europa, sciorina una prestazione totale, 30 punti con il 69% complessivo dal campo, guidando la Novopiù ad una meritata – ed alla vigilia difficilmente pronosticabile – vittoria sul difficile campo di Avellino. Un biglietto da visita coi fiocchi per l’USA scelto da Casale per conquistare la salvezza, che per quanto difficile resta un obiettivo ampiamente raggiungibile. Anche grazie a Shakur.

McIntyre, addio definitivo al parquet?

Terrell McIntyre (guardia, Canadian Solar Bologna): Ancora moltissima sofferenza per la Virtus Bologna, che passa ad Ancona contro la Fabi SHoes Montegranaro e saluta probabilmente in modo definitivo il buon Terrell. L’ex play di Siena non è voluto mancare all’ultimo appuntamento con la vittoria nonostante le condizioni fisiche ormai davvero precarie, che lo costringeranno ad un intervento chirurgico. T-Mac ha dispensato assist e grinta, la solita freddezza glaciale nel gestire al meglio gli ultimi possessi offensivi, marchio di fabbrica di un campione vero che ha scelto ancora una volta di uscire di scena da autentico fuoriclasse. Mancherà di questo grande campione proprio la capacità di esaltare i compagni e far rendere al meglio in attacco tutta la squadra, non facendo mancare al contempo mai la zampata, la tripla vincente o, come questa sera, i liberi che chiudono la gara e mandano in archivio l’ennesimo successo personale di un piccolo grande regista.

Gianluca Basile

Gianluca Basile (guardia, Bennet Cantù): Non è la prima volta che il Baso entra in questa classifica, ma la classe di questo monumento della pallacanestro italiana è così elevata che non ci stupiremmo di “ospitarlo” ancora molte altre volte da qui alla fine della stagione. L’ex Barça prende per mano una Bennet partita in sordina contro una arrembante Caserta e la conduce alla vittoria grazie a 23 punti fatti di tiri liberi e “triple ignoranti”. La freddezza dalla lunetta è proprio una delle chiavi di questo incontro, con Basile a fare 7/7 nel finale, quando la Pepsi ha provato a rientrare in partita sfruttando la sfuriata di Marko Tusek. Arrivato come uomo collante e di esperienza, il golden boy di Ruvo di Puglia sta dimostrando di poter ancora recitare un ruolo da stella nel nostro massimo campionato.

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Enel Brindisi: Altra meritata vittoria per l’Enel, che inanella la quinta vittoria consecutiva candidandosi definitivamente ad un torneo da protagonista. La formazione pugliese dopo un inizio assai problematico non conosce sconfitta da più di un mese, ovvero dal lontano 16 di ottobre nella sfida casalinga contro la Giorgio Tesi Pistoia. Passata la tempesta iniziale, coach Bucchi ha trovato la giusta chimica al forte gruppo creato grazie ai suoi consigli nel mercato estivo. Grazie al successo contro la capolista Trenkwalder (vittoria per 71-67 con Dejan Borovniak autore di 21 punti e 11 rimbalzi), Ndoja e compagni restano al comando appaiati solamente alla formazione pistoiese. I biancoblù sono ora attesi dalla trasferta in casa della Morpho Piacenza per scrivere un’altra puntata di questa ora entusiasmante cavalcata.

Davide Bruttini

Mike Green (playmaker, Sigma Barcellona), Davide Bruttini (ala, Aget Imola) e Nikola Radulovic (ala, Givova Scafati): Dopo la mezza bocciatura di Cantù, Green non vuole certo riceverne una piena in Sicilia. Ed ecco che, in spregio a dubbi e critiche, il ventiseienne di Philadelphia brilla nel successo dei suoi su Ostuni, certo una vittoria facile ma che l’ha visto comunque mettere insieme 17 punti, 4 rimbalzi, 3 recuperi, 7 assist ed altrettanti falli subiti per 34 di valutazione. Meno impressionanti ma probabilmente più “pesanti” le cifre di Bruttini, che con l’aiuto degli altri “big” dell’Aget (26 punti per il top-scorer Whiting) fa rialzare la testa ai romagnoli con l’inatteso colpo esterno a Veroli, segnato dai 21 punti ed 8 rimbalzi (31 di valutazione) dell’ala senese. Trentello tondo di valutazione, infine, per l’intramontabile Radulovic, che fa sorridere Scafati contro Verona con la sua arma preferita, il tiro da tre (4/4), che gli frutta 16 punti a cui aggiunge 8 rimbalzi, 5 assist, 5 recuperi e 6 falli subiti. Una prestazione eccellente per un giocatore in età “normale”, quasi inspiegabile per uno che ha superato i 38 anni e mezzo.


DOWNS

Alessandro Ramagli

BancaTercas Teramo: Perdono due punti che potrebbero equivalere a quattro i bianco-rossi di Ramagli, agganciati in ultima posizione da Casale Monferrato. Tante le attenuanti per la BancaTercas: l’infortunio a Brad Wanamaker ad inizio di ripresa, il decesso avvenuto nella notte del padre di Brandon Brown, il quale ha voluto fortemente scendere in campo prima di volare negli States, ma certamente non nella migliore condizione mentale ed emotiva; ci si metta pure, nell’ultimo minuto di gioco, una dubbia decisione arbitrale che ha invertito una rimessa assegnandola a Cremona. D’altra parte, troppi errori, un Valerio Amoroso impalpabile, di fronte ad un avversario tutt’altro che irresistibile. Buone notizie, sulle quali costruire la risalita in classifica, dalla panchina: Bruno Cerella intenso al punto giusto, l’unico in fase difensiva a tenere il passo di “Von” Wafer, e l’azzurrino Achille Polonara, 22 di valutazione in 23′ di gioco, 7 rimbalzi e 12 punti con il tabellino immacolato e tanta intensità.

Linton Johnson

Sidigas Avellino: E’ sempre difficile commentare situazioni del genere, in cui improvvisi cali nelle performance dei giocatori non possono essere esclusivamente legati a condizioni fisiche o tecniche e fanno immediatamente pensare ad un malcontento nello spogliatoio dovuto forse ad accordi non mantenuti. Quel che è certo è che la brillante Sidigas di qualche settimana fa non c’è più, malgrado le statistiche di Linton Johnson e Taquan Dean (in coppia 43 punti, 15 rimbalzi e 15 falli subiti) palesino una certa applicazione almeno offensiva. Difficile anche imputare colpe a Frank Vitucci, di certo non regredito allo status di coach incapace nel giro di pochi turni di campionato. Ma qualsiasi siano le cause del KO biancoverde contro la matricola Casale Monferrato e della brutta piega presa nelle ultime settimane, la tifoseria irpina ed il campionato italiano meritano una Scandone agguerrita e competitiva come quella ammirata nelle prime cinque uscite.

Franco Marcelletti

Assi Ostuni: Se l’Enel Brindisi è in striscia vincente da ben 5 turni i “cugini” dell’Assi di Ostuni non ridono affatto. Dopo i bagordi in Emilia Romagna contro Forlì, Imola e Bologna, la “Marcelletti band” cade prima in casa contro Veroli lottando solo nella prima frazione per poi uscire con le ossa rotte anche a Barcellona subendo ben 31 punti (contro i 12 segnati)  nel solo primo quarto. I pugliesi sono ora risucchiati nel “gruppone” di formazioni a quota sei punti in classifica ma, visto la lunghezza del campionato, per lo staff tecnico dell’Assi la priorità  è ora ritrovare la giusta mentalità da battaglia fatta di sudore e grinta.