(Foto di Francesco Malpensi)

Mike Green (foto F. Malpensi 2012)

UPS

Cimberio Varese: ottava vittoria consecutiva dei ragazzi di Coach Vitucci che, nel match contro la seconda Dinamo Banco di Sardegna Sassari, rimangono imbattuti. Dopo un primo quarto punto a punto, i padroni di casa scavano il gap nel secondo con  un Talts in stato di grazia. Il terzo quarto porta la Cimberio fino a +15, ma nell’ultima frazione i sardi rimontano (grazie a Thornton, Ignerski e Vanuzzo) e mettono anche la testa avanti. Gli ultimi istanti premiano però i biancorossi, che monetizzano dalla lunetta il fallo avversario e si confermano capolista con 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici (Sassari, Siena e Cantù). Un bel lissimo spot per il basket quello offerto al  pubblico nel posticipo dell’ottava giornata, in una partita combattuta fino agli ultimi istanti.

(Foto di Savino Paolella 2012)

Max Menetti (foto S. Paolella 2012)

Trenkwalder Reggio Emilia: quinta vittoria consecutiva per la matricola reggiana, che ora inizia a respirare aria d’alta quota in classifica. La Trenkwalder non fa sconti nemmeno alla nobile Virtus bianconera, vincendo con merito un derby sentitissimo e scavalcando proprio la Saie3 in classifica. Merito sicuramente di un Donnel Taylor spaziale (decisivo l’ultimo periodo dell’ex Casale), ma i meriti vanno anche a coach Menetti, che ha instillato in questo gruppo umiltà ed abnegazione su ogni lato del campo. Fattori che, nonostante un talento ed una panchina non esattamente infiniti, fanno dell’allenatore reggiano il coach del momento insieme all’imbattuto Frank Vitucci.

tipica sospensione di Gibson foto di E. Zito 2012

Jonathan Gibson (foto E. Zito 2012)

Jonathan Gibson (guardia, Enel Brindisi): 31 punti (molti dei quali pesantissimi), precisione al tiro e ben 4  assist perdendo un solo pallone e 30 di valutazione. In una delle sue serate di particolare ispirazione, mette due triple consecutive che chiudono di fatto la partita. Appone la firma al suo show personale chiudendo da sotto tre contropiedi, l’ultimo dei quali in schiacciata, che sanciscono la realizzazione di un piccolo record per la società pugliese: per la prima volta mette a segno una striscia di tre successi consecutivi conquistando una posizione in graduatoria più consona al reale valore del gruppo allenato da Piero Bucchi, rispetto alle prime giornate di campionato.

Gigi Datome (foto A. Bignami 2012)

Virtus Roma: dopo la bella figura – non coronata da vittoria – contro il Montepaschi, la convincente Virtus di Marco Calvani si conferma una delle squadre più difficili da affrontare del campionato sbancando il Taliercio (per un palasport che pubblicizza abbondantemente il casinò di Venezia il verbo è quanto mai calzante) con merito grazie ad un eccellente terzo quarto (19-27) e al solito, grande Datome, autore stavolta di 22 punti e bersagliato con 11 falli valsi 7 tiri liberi. I capitolini tengono così il passo di Reggio Emilia e rimangono ad una sola vittoria di distanza dal gruppo in seconda posizione, alimentando le speranze dei tifosi in una stagione che, pur se più “squattrinata” rispetto alle abitudini di qualche anno fa, non deve necessariamente essere avara di emozioni e soddisfazioni.

Paolo Moretti

Giorgio Tesi Group Pistoia: la compagine toscana vince ai supplementari ed in rimonta la sfida contro la Givova Scafati, conquistando così i due punti ed il primato in classifica in solitaria. Un gruppo, quello di Moretti, esperto e coeso, che ha come punto di riferimento offensivo una vecchia volpe dei nostri campionati come Michael Hicks, autore di 23 punti. Pistoia si candida così prepotentemente al ruolo di favorita alla promozione, in un campionato ancora senza padrone in cui le altri grandi designate, come Veroli e Barcellona, stanno faticando molto più del previsto. Probabilmente l’esperienza di alcuni uomini chiave della rotazione come Galanda, Hicks e Meini sta facendo la differenza.

Talor Battle

Upea Capo D’Orlando: l’avvento della coppia Pozzecco-Steffè alla guida tecnica dei siciliani ha fornito una scossa positiva a tutto l’ambiente, con la squadra a rispondere sul campo con una prestazione finalmente convincente. La vittoria su un campo difficile come quello di Jesi ha confermato la bontà del roster dell’Upea, che ha avuto finalmente ottime risposte dal trio di stranieri: Talor Battle 25 punti e 4 assist, Alex Young 22 punti e 5 rimbalzi, Otis George 20 punti e 9 rimbalzi. Le prossime gare saranno fondamentali per capire se si è trattato di un fuoco di paglia derivante dall’avvicendamento tecnico o se effettivamente il nuovo corso dell’Upea è appena iniziato. Sicuramente, con Pozzecco in panchina, entusiasmo e stimoli per i giocatori non mancheranno.

Bo Spencer

Bo Spencer (guardia, Le Gamberi Foods Forlì): il playmaker di Forlì ha avuto un’influenza determinante nella vittoria sul campo dell’Acegas, con una prestazione esemplare, specie nei momenti topici dell’incontro. Mettendo a segno 26 punti con 4 assist, Spencer è stato una vera e propria spina nel fianco per la difesa dei giuliani, che ha tagliato come un coltello con le sue penetrazioni creando opportunità per sé e per i compagni. In una serata in cui Terrence Roderick ha nuovamente fatto “cilecca” sul fronte offensivo (4 punti per un complessivo -3 di valutazione), il play USA ha recitato un ruolo da protagonista, regalando un’importantissima vittoria al gruppo allenato da Dell’Agnello.

 

DOWNS

Il cantiere della nuova “casa” di Cantù

Il nuovo palazzetto di Cantù: dopo un ventennio di scandalo PalaBabele, a Cantù si sperava di aver trovato una soluzione. Lo ziggurat di viale Europa abbattuto ha lasciato posto ad un enorme cratere in cui gli operai dell’impresa Turra hanno cominciato a gettare le fondamenta, ma i lavori procedono a velocità risibile e la consegna a maggio 2013 pare impossibile, mentre fra comune e Turra la tensione sale a livelli altissimi. La Pallacanestro Cantù vive questo momento con preoccupazione, dato che il nuovo palasport è essenziale per il progetto dei Cremascoli, e fra i tifosi serpeggia un giustificato pessimismo cosmico.

Gianluca Tucci

Sidigas Avellino: esplicite e lapidarie le affermazioni del coach appena promosso Gianluca Tucci in spiegazione delle molteplici ragioni della crisi in casa Scandone che modificano, gioco-forza al ribasso, gli obiettivi societari: “Il nostro primo obiettivo importante era quello di mettere energie di nervi in campo ma ciò non è stato sufficiente. Le scelte difensive sono state deleterie, le palle perse hanno inciso ma questo è un problema che ci accompagna da tanto tempo. Il nostro compito sarà quello di ripartire dalle nostre energie nevrotiche trasformarla in qualcosa di tecnicamente più adatto alla nostra causa. I limiti di questa squadra sono di equilibrio nei quintetti in quanto parliamo di caratteristiche fisiche le quali ci obbligano a quintetti non omogenei. Dobbiamo trovare la chimica giusta. Ciò è il vero problema della squadra”. E’ vero che la classifica è corta, ma Avellino ha bisogno di trovare al più presto la “chimica” smarrita.

Federico Fucà (foto V. Artiano 2012)

Aget Nature Imola: perde ancora l’Andrea Costa e lo fa per la quarta volta consecutiva, trovandosi ultima da sola a zero punti in virtù della vittoria di Capo D’Orlando a Jesi. A dire il vero gli uomini di Fucà due punti sul campo li hanno strappati alla terza giornata al PalaBarbuto di Napoli, ma gioia e statistiche sono stati cancellati dall’esclusione del club partenopeo per inadempienze nei confronti della federazione. Dopo la sconfitta casalinga al supplementare contro Pistoia, i biancorossi escono a testa alta anche in casa della fortissima Barcellona dopo 45 minuti giocati alla pari dei quotati avversari. Il problema per l’Aget è che nel 2012 sono state davvero tante le volate perse ed ora, in questo campionato senza retrocessione, la classifica rispecchia il problematico andamento estivo (nato dalla grana Whiting).