Ben Woodside (Cesare Castellani 2014).

Ben Woodside (Cesare Castellani 2014).

Vanoli Cremona

Woodside 7,5 – Al di là del 5/13 dal campo che gli è valso 19 punti combinato con il 7/8 dalla lunetta, in questa partita dimostra di aver ritrovato fiducia nei propri mezzi e, affatto marginale, dai compagni: prova ne sia che va addirittura due volte splendidamente dietro la schiena per 2 dei suoi 5 assist totali. Mette da 3 punti il primo chiodo nella bara di Siena con 72″ sul cronometro e appare nitidamente padrone della situazione e dell’inerzia della gara dall’inizio alla fine.

Jackson 6/7 – Il 7/19 dall’arco non fotografa appieno il suo contributo nella gara, che si è concretizzato in due lay-up ed una tripla nel terzo quarto che hanno tenuto Cremona dentro la partita, quando la difesa della MensSana aveva ormai mappato perfettamente gli attacchi di Cremona.

Sime Spralja (Cesare Castellani 2014).

Sime Spralja (Cesare Castellani 2014).

Spralja 6/7 – Mette tutti i suoi punti 8 nel terzo quarto, glaciale dalla lunetta (4/4) e ricettivo su un paio di assist di Woodside che gli valgono anche una bimane in solitaria.  Poco efficace invece in post e impalpabile sul perimetro.

Kyle Johnson 6,5 – Pancotto gli chiede 27′ di presenza, oscura ma vitale, e il canadese lo ripaga riempiendo i vuoti in difesa e a rimbalzo in una prestazione tutta abnegazione in cui il gregariato è chiamato a rilucere.

Zavackas 7 – A 2 punti ed un rimbalzo dalla doppia doppia, capitalizza stando sotto il radar tutto ciò che la partita gli porta, avendo il merito di non uscire mai dal ruolo con iniziative avventate.

Ndoja 6+ – Chiamato a snaturarsi partendo per la prima volta nello slot 3, l’italo-albanese contesta tutti i rimbalzi nel suo raggio d’azione (7 di cui 3 offensivi). Manca ancora un po’ di smalto sul tiro per riavere un fattore anche sul perimetro.

Curtis Kelly su Jeff Viggiano (Cesare Castellani 2014).

Curtis Kelly su Jeff Viggiano (Cesare Castellani 2014).

Kelly 6/7 – 67% dal campo frutto di movimenti finalmente portati con impeto e mestiere dal post. Non premiato da alcune chiamate arbitrali, regge abbondantemente l’urto dei lunghi senesi.

Marchetti 5/6 – Provato anche in una fugace coabitazione con Woodside, mette la solita presenza di spirito, ma meno assistita da lucidità rispetto al solito. Fa rifiatare Woodside, ma non lascia un segno in proprio.

Pancotto 8 – La comunicazione ai giocatori della defezione di Rich all’ultimo minuto, è solo il più recente tassello della ricostruzione di un’identità di squadra che è passata innanzitutto dalla bonifica di qualsiasi alibi. Quella contro Siena è la vittoria di quella “personalità” che Pancotto è riuscito maieuticamente ad estrarre attraverso, appunto, il dialogo e che è stato balsamico in particolare per Woodside e Kelly. Il contributo prezioso alla vittoria più vera delle tre consecutive, perché senza alibi per le avversarie, ma anzi con l’aggiunta delll’handicap dell’assenza di Rich, è stato signorilmente riconosciuto da Pancotto in conferenza stampa al suo assistente allenatore, Paolo Lepore, sagace suggeritore della “perla” (sic) della variante sul pick-and-roll che ha messo in crisi gli aggiustamenti difensivi senesi e rimesso in moto, nel momento decisivo, l’attacco cremonese.

Montepaschi Siena

Othello Hunter (Cesare Castellani 2014).

Othello Hunter (Cesare Castellani 2014).

Hunter 5,5 – Disattende le aspettative di chi vedendolo in crescita recentemente se lo aspettava protagonista. Non si fa valere in vernice e Siena scappa nel secondo quarto quando lui non c’è.

Nelson 6 – Spalma su 29′ 7 punti, 8 rimbalzi e 2 assist diluendo così una prestazione in cui non riesce mai ad essere un fattore.

MarQuez Haynes (Cesare Castellani 2014).

MarQuez Haynes (Cesare Castellani 2014).

Haynes 5,5 – Non tanto per il 3/11 con cui reclama inutilmente credito nei titoli di coda, ma per il divario tra mezzi atletici e tecnici e la sagacia tattica: respinto più volte dall’aiuto cremonese e costretto a tornare sui propri, troppi, palleggi.

Ortner 6,5 – Solo 15′ per far vedere che con lui in campo la Vanoli subisce più del dovuto in area: sottoutilizzato anche prima dei problemi di falli.

Ress 6+ – Cerca di suonare uno spartito vecchio, vincente e conosciuto, coprendo le imperizia dei nuovi interpreti con expertise e, purtroppo per lui, con una sola tripla ma al primo pallone toccato.

Cournooh 6 – Rende la vita difficile a Jackson nei 26′ minuti che Crespi gli chiede, ma trova il canestro solo distendendosi inarrestabile dal palleggio e resta innocuo dalla distanza.

Carter 6,5 – Artefice del break Montepaschi nel secondo quarto e rebus per Pancotto per la prima metà gara, evapora progressivamente e riprova ad essere determinante quando ormai l’inerzia è già girata.

Erick Green (Cesare Castellani 2014).

Erick Green (Cesare Castellani 2014).

Green 6,5 – L’altro in doppia cifra per i toscani trova punti e buone percentuali (5/8) dal campo ma riesce ad aggiungere poco altro alle sue iniziative individuali.

Crespi 6- Gli si può solo imputare di non aver saputo trovare contromisure alla stagnazione offensiva di Siena, ma questa non può essere considerata una criticità contingente: la Siena dell’anno primo dopo D.H. ha perso 6 partite delle ultime 8. Contro Cremona il programma del tiro da 3 ha raccolto solo un 18% (4/22) di gradimento dal ferro e così risulta ancora più difficile recuperare le certezze smarrite durante questa travagliata transizione.