Cimberio Varese – Pasta Reggia Caserta: 72-67 (18-13; 14-17; 21-20; 19-17)

Banks in entrata

Banks in entrata

Varese – La delusione nonostante la vittoria: è questo il paradosso dei volti varesini alla sirena del quarantesimo.  E dopo il derby perso malamente, è ancora un (ex) canturino a dare un dispiacere agli uomini di Bizzozi: Jeff Brooks, a tempo praticamente scaduto, segna il tap-in che permette a Caserta di conservare il vantaggio nel doppio confronto. Questione di centesimi e questione di equilibrio, quello espresso da una partita piena di strappi e contro-strappi, non brillante ma decisamente agonistica. Caserta resta a galla sorretta dalla classe dell’ala grande nativa di Louisville (17 punti e 12 rimbalzi) e dal predominio a rimbalzo, ma soccombe alla lunga sotto le invenzioni del solito, immarcabile Banks. Interlocutorio l’esordio di Terrel Stoglin: meteora nel primo tempo, più convincente nella ripresa, soprattutto per la capacità dimostrata di saper tenere i contatti in penetrazione.

Quintetti – Bizzozi al via con De Nicolao, Banks, Ere, Polonara e Johnson; Molin risponde Moore, Mordente, Roberts, Brooks ed Easly.

Cronaca –  Non c’è Tommasini per la Pasta Reggia, vittima di un infortunio nell’allenamento del venerdì; Varese invece recupera Linton Johnson rispetto alla debacle canturina.  E’ proprio il pivot ex-Sassari che fa partire forte offensivamente i biancorossi, con quattro punti consecutivi cui rispondono la rapidità di Brooks ed Easley, per il 6-9 del 5’ che premia Caserta a discapito delle tante palle perse di entrambe le squadre. Con una buona dose di aggressività difensiva, però, la Cimberio aggiusta subito il tiro e non è solo un modo di dire: più aggressivi dietro, i prealpini trovano anche la precisione balistica, costruendo un parziale di 12 a 4 basato sui siluri di Banks dalla distanza. Il primo quarto si chiude 18-13 e vede anche l’esordio nel finale del neo-arrivato Stoglin sotto gli occhi curiosi di Masnago. I primi minuti dell’ex-Cholet non sono proprio indimenticabili: un tiro sbilenco ed una palla persa suggeriscono a Bizzozi di richiamarlo in panchina, affidando nuovamente la regia a De Nicolao. Buon per i padroni di casa che trovano, di pazienza, un + 10 (26-16 al 15’), frutto di 4 punti consecutivi del neo-entrato Sakota e dell’abulia di Caserta nella metà campo d’attacco. In mezzo a tanti errori anche banali in fase di costruzione, i bianconeri hanno linfa vitale dal lottatore Michelori e da un “canestro da 4” di Vitali, riportando il divario su margini più contenuti (26-21 al 17’). A LJ dovrebbero dire di non abusare dei tentativi da oltre l’arco (la mano non è proprio sartoriale), ad Adrian Banks che presto verrà costruita una statua in suo onore:  quattro suoi punti firmati in acrobazia salvano Varese dall’aggancio, sebbene la Pasta Reggia ci arrivi molto vicino a ridosso dell’intervallo lungo (32-30 al 20’).

Michelori in Varese-Caserta

Michelori in Varese-Caserta

Basta aspettare: tempo del thè e Roberts, con 4 in fila, firma addirittura il sorpasso (35-36 al 22’), e Caserta dimostra ben altra garra rispetto al primo tempo, guidata da un Brooks tentacolare per il campo. Varese accusa il colpo e sprofonda a -8 (38-46), mentre Bizzozi si rigioca la carta Stoglin. Pur continuando a soffrire tremendamente a rimbalzo, la Cimberio ricomincia a fluidificare in attacco, con gli stessi attori principali del primo tempo, Banks e Sakota, mentre due liberi del neo-arrivato (primi due punti in biancorosso) fissano il pareggio a quota 50. Sbloccatosi finalmente, TS firma anche il 53-50, con un canestro inventato in entrata, quando corre l’ultimo minuto della terza frazione, canestro senza replica da parte degli ospiti. Stoglin suona la carica e tutti i compagni gli vanno dietro: Johnson, Ere ed il terzo non incomodo, la difesa, spingono i padroni di casa fino al + 9 (59-50 al 32’). I campani provano a rientrare (61-57 al 35’) con l’arma più pericolosa a loro disposizione, l’immarcabile poliedricità di Brooks, ma vengono ricacciati indietro ancora dal principe dei lunghi tiratori Dusan e dall’Mvp dell’incontro Banks (70-62 al38’). Vince Varese ma sui titoli di coda che iniziano a scorrere non c’è scritto che la Cimberio recupera il + 6 dell’andata e la conseguente forte dose di ottimismo per riacciuffare i playoff: a 4 decimi di secondo Brooks, sì ancora lui, cava letteralmente dal cilindro il -5 che lascia avanti Caserta nel doppio confronto. Finisce 72-67.

Mvp – Chi se non Banks? Difficile anche trovare parole ormai: si fa beffe di  ogni ostacolo che Molin prova a frapporre tra lui ed il canestro casertano e, pur tirando con percentuali appena discrete (40%), incombe la sua presenza sulla partita con 22 punti decisivi.

Varese: Banks (22), Sakota ed Ere (11). Rim: 30 (Ere 8). Ast: 15 (Ere 4).

Caserta: Brooks (17), Easley e Roberts (10). Rim: 42 (Brooks 12). Ast: 14 (Mordente, Roberts e Moore 3).


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