Szewczyk a canestro, una rarità del match (Photo: Alessandro Montanari)

Szewczyk a canestro, una rarità del match (Photo: Alessandro Montanari)

Umana Venezia

Keyden Clark 5.5 Parte bene, ma nei momenti decisivi, quando viene chiamato a dare la scossa, è assente ingiustificato. Sciocco il fallo sulla tripla di Pullen che riavvicina Biella in chiusura di secondo quarto.

Marco Allegretti NG

Alberto Causin NE

Giovanni Tomassini NE

Tamar Slay 7 La prestazione meriterebbe anche un voto più alto, ma i due falli in un minuto, che accorciano le rotazioni di coach Mazzon e privano l’Umana del suo miglior uomo della serata, sono sintomo di una maturità latente. Chiude comunque con 18 punti e 7 su 10 dal campo, 5 rimbalzi e 2 recuperi: per distacco il migliore della Reyer.

Szymon Szewczyk 4.5 Spento, apatico. Non si accende nemmeno quando la Reyer viaggia a pieno regime. Non cerca il canestro con la cattiveria che lo contraddistingue di solito. Passaggio a vuoto da dimenticare in fretta: 4 punti e 2 su 9 al tiro, 3 perse.

Guido Meini 5 Chiude con una valutazione di -11, indice dello scarsissimo contributo che ha saputo portare alla causa.

Alvin Young 5.5 Coleman è un cliente difficile, con meno chilometri nelle gambe e più esplosività. Lui ci mette tutta l’esperienza e la grinta, e a conti fatti è uno dei meno peggio nel roster lagunare: 13 punti

Tim Bowers 6 L’ultimo ad arrendersi, baluardo solitario dell’attacco orogranata dopo l’abbandono di Slay. Mette una schiacciata da spellarsi le mani, ma spesso si intestardisce nel cercare la conclusione.

Guido Rosselli 4.5 Serataccia: 1 su 9 dal campo, di cui 0 su 5 dall’arco. La sua appurata versatilità non viene mai a galla, ed le possibilità di contribuire con sostanza, si spengono.

Daniele Magro NG

Sylvere Bryan 5.5 Si accende ad intermittenza, e la cosa può ritenersi positiva, se si tiene conto che spesso è il quinto terminale offensivo. Ma sotto canestro soffre tremendamente i chili ed i centimetri del doppio pivot adoperato dall’angelico. Si sbatte, ma raccoglie poco.

Dragicevic a canestro (Photo: Alessandro Montanari)

Dragicevic a canestro (Photo: Alessandro Montanari)

Angelico Biella

Goran Jurak 6 Perfetto: 2 su 2 dal campo e 2 su 2 dalla linea. O quasi: 6 palloni persi.

Nicola Minessi NE

Aubrey Coleman 6.5 Nel primo quarto tiene in partita Biella con le sue fughe imprendibili. Successivamente veste i panni del fedele scudiero, supportando Pullen e chiudendo a quota 11.

Matteo Soragna 6 Anche lui non sbaglia una conclusione, ma a differenza di Jurak perde un solo pallone dei 22 di squadra. Quando serve la cassaforte, la palla arriva nelle sue mani.

Jacob Pullen 8 Immarcabile. Segna con una facilità disarmante nonostante i palmi delle mani avversarie siano spesso a pochi centimetri da lui. Perde una marea di palloni, ma resta comunque un rebus indecifrabile per la difesa dell’Umana, coach Cancellieri lo capisce e lo tiene in campo per 39 minuti: 25 punti, 4 su 6 da tre, 8 falli subiti, 7 assist, 3 recuperi. MVP.

Marco Laganà NE

Albert Miralles 6.5 Approfitta della pochezza offerta dal reparto lunghi della Reyer per mettere in carniere 15 punti e 7 rimbalzi.

Eric Lombardi NE

William Magarity NE

Massimo Chessa 6 Apporto minore, ma fondamentale. Mette una delle due triple che troncano la fuga di Venezia e danno il via al 15 a 0 ospite che, di fatto, decide l’incontro.

Tadija Dragicevic 7 Con Pullen, il vero artefice del successo biellese. Banchetta nel pitturato, portando a casa dieci rimbalzi e facendosi preferire come terminale offensivo, dentro e fuori l’area. Chiude in doppia-doppia a 15 e 10, e con 3 stoppate.

Il migliore: Jacob Pullen

Il peggiore: Szymon Szewczyk