Umana Venezia
Keyden Clark 5.5 Parte bene, ma nei momenti decisivi, quando viene chiamato a dare la scossa, è assente ingiustificato. Sciocco il fallo sulla tripla di Pullen che riavvicina Biella in chiusura di secondo quarto.
Marco Allegretti NG
Alberto Causin NE
Giovanni Tomassini NE
Tamar Slay 7 La prestazione meriterebbe anche un voto più alto, ma i due falli in un minuto, che accorciano le rotazioni di coach Mazzon e privano l’Umana del suo miglior uomo della serata, sono sintomo di una maturità latente. Chiude comunque con 18 punti e 7 su 10 dal campo, 5 rimbalzi e 2 recuperi: per distacco il migliore della Reyer.
Szymon Szewczyk 4.5 Spento, apatico. Non si accende nemmeno quando la Reyer viaggia a pieno regime. Non cerca il canestro con la cattiveria che lo contraddistingue di solito. Passaggio a vuoto da dimenticare in fretta: 4 punti e 2 su 9 al tiro, 3 perse.
Guido Meini 5 Chiude con una valutazione di -11, indice dello scarsissimo contributo che ha saputo portare alla causa.
Alvin Young 5.5 Coleman è un cliente difficile, con meno chilometri nelle gambe e più esplosività. Lui ci mette tutta l’esperienza e la grinta, e a conti fatti è uno dei meno peggio nel roster lagunare: 13 punti
Tim Bowers 6 L’ultimo ad arrendersi, baluardo solitario dell’attacco orogranata dopo l’abbandono di Slay. Mette una schiacciata da spellarsi le mani, ma spesso si intestardisce nel cercare la conclusione.
Guido Rosselli 4.5 Serataccia: 1 su 9 dal campo, di cui 0 su 5 dall’arco. La sua appurata versatilità non viene mai a galla, ed le possibilità di contribuire con sostanza, si spengono.
Daniele Magro NG
Sylvere Bryan 5.5 Si accende ad intermittenza, e la cosa può ritenersi positiva, se si tiene conto che spesso è il quinto terminale offensivo. Ma sotto canestro soffre tremendamente i chili ed i centimetri del doppio pivot adoperato dall’angelico. Si sbatte, ma raccoglie poco.
Angelico Biella
Goran Jurak 6 Perfetto: 2 su 2 dal campo e 2 su 2 dalla linea. O quasi: 6 palloni persi.
Nicola Minessi NE
Aubrey Coleman 6.5 Nel primo quarto tiene in partita Biella con le sue fughe imprendibili. Successivamente veste i panni del fedele scudiero, supportando Pullen e chiudendo a quota 11.
Matteo Soragna 6 Anche lui non sbaglia una conclusione, ma a differenza di Jurak perde un solo pallone dei 22 di squadra. Quando serve la cassaforte, la palla arriva nelle sue mani.
Jacob Pullen 8 Immarcabile. Segna con una facilità disarmante nonostante i palmi delle mani avversarie siano spesso a pochi centimetri da lui. Perde una marea di palloni, ma resta comunque un rebus indecifrabile per la difesa dell’Umana, coach Cancellieri lo capisce e lo tiene in campo per 39 minuti: 25 punti, 4 su 6 da tre, 8 falli subiti, 7 assist, 3 recuperi. MVP.
Marco Laganà NE
Albert Miralles 6.5 Approfitta della pochezza offerta dal reparto lunghi della Reyer per mettere in carniere 15 punti e 7 rimbalzi.
Eric Lombardi NE
William Magarity NE
Massimo Chessa 6 Apporto minore, ma fondamentale. Mette una delle due triple che troncano la fuga di Venezia e danno il via al 15 a 0 ospite che, di fatto, decide l’incontro.
Tadija Dragicevic 7 Con Pullen, il vero artefice del successo biellese. Banchetta nel pitturato, portando a casa dieci rimbalzi e facendosi preferire come terminale offensivo, dentro e fuori l’area. Chiude in doppia-doppia a 15 e 10, e con 3 stoppate.
Il migliore: Jacob Pullen
Il peggiore: Szymon Szewczyk