Frank Vitucci (foto Davide Baselice)

Frank Vitucci (foto Davide Baselice)

Primo appuntamento del 2014 dinanzi al pubblico amico per la Sidigas Avellino che domenica alle ore 18:15 affronterà la Sutor Montegranaro. Ritornare sulla strada del successo e alimentare il sogno Final Eight, gli imperativi del roster biancoverde. Bisognerà affrontare un avversario reduce dal ko di Cantù e alla sua seconda trasferta consecutiva. Ne è consapevole coach Frank Vitucci  che non nasconde come la pressione sarà tutta dalla parte della sua squadra: «Dopo la legnata presa a Milano, quella di domenica è una tappa assai importante. Giochiamo in casa e non possiamo fare più errori. Giocheremo con un po’ di pressione in più e di fronte avremo un avversario che sta facendo bene in Lega A nonostante abbiano perso Mardy Collins. Saremo noi obbligati a vincere». Dean ha dichiarato in settimana che bisognerà fare attenzione al reparto esterno del team marchigiano. È dello stesso avviso anche il tecnico veneziano: «La Sutor ha giocatori con buon potenziale offensivo, come Mayo, Mitrovic, Cinciarini, un pacchetto lunghi assai solido. Stimo molto Recalcati, tra me e lui c’è un ottimo rapporto ma dovremo impegnarci per batterlo». In casa Sidigas recuperano Lakovic, rimasto in panchina a Milano e non ancora a l 100 %, e Valerio Spinelli: «Abbiamo recuperato Lakovic che però non è al 100% della forma fisica. Il problema è che si sta allenando troppo poco, non è al meglio e non sono tanto fiducioso. Dragovic solo oggi ha fatto qualcosa, abbiamo recuperato Spinelli e stiamo lavorando abbastanza bene. Il gruppo ha voglia di vincere e giocare, per riprendere quella continuità persa contro Milano». Avellino è stata reduce di un girone di andata altalenante e qualcuno parla già di fallimento: «La riga si tirerà solo alla fine. Ovvio, ci pesano molto i due punti persi contro Pesaro; più punti facciamo e meglio è, occorre proseguire e andare avanti». In queste ore tiene banco il mercato con le possibili uscite di Biligha, Richardson e Dragovic: «Alla fine del girone di andata si farà un bilancio di metà percorso al di là della Coppa Italia; lì vedremo se ci sarà la volontà e la possibilità di modificare la nostra struttura ma la scelta non spetterà solo a me».

Davide Baselice