Rudy Fernández, ancora una volta protagonista nel successo del Real (ACB Photo: A. Martínez)

Rudy Fernández, ancora una volta protagonista nel successo del Real (ACB Photo: A. Martínez)

(1) Real Madrid – (4) Unicaja 89 – 87

Serve ancora una volta tutta l’esperienza della squadra di Pablo Laso per dare la sferzata decisiva ad una serie che, a discapito del 2-0, ha nuovamente proposto una partita equilibrata, emozionate e giocata ad una intensità a tratti irreale. Perché Màlaga, di puro nervo, riesce ad arginare nuovamente i blancos, annientadoli nella lotta rimbalzo (38-18 alla sirena) e tenendo la testa avanti per lunghi tratti della partita. Ma ancora una volta, la tenacia dei campioni uscenti ha avuto la meglio nel terzo periodo, quando sospinti dal momento magico di Jaycee Carroll il Real è riuscito a ribaltare il punteggio, costringendo gli ospiti ad una dispendiosa rincorsa. Il finale è un tripudio di spettacolo e follia, con Fernàndez che sembra chiudere la gara mentre dall’altra parte due triple la riaprono, Reyes a sbagliare i due liberi della vittoria lasciando a Jayson Granger l’opportunità per il clamoroso soprasso, non riuscendo però che a spedire una preghiera da centrocampo non trovando nemmeno il ferro, e mettendo di fatto il Real ad un passo dalla finale.

Madrid: R. Fernàndez 18, S. Llull 17, F. Reyes 15; Rim(18): F. Reyes 5; Ast(19): S. Rodrìguez e S. Llull 6

Màlaga: F. Vàzquez 18, J. Granger 18, C. Suàrez 16; Rim(38): N. Caner-Medley 10; Ast(16): R. Toolson e J. Granger 4

Il canestro di Ante Tomic  a 2.1 dalla sirena è valso la vittoria per i blaugrana (ACB Photo: M.A. Polo)

Il canestro di Ante Tomic a 2.1 dalla sirena è valso la vittoria per i blaugrana (ACB Photo: M.A. Polo)

Serie: 2-0

(2) Valencia Basket – (3) FC Barcelona 59 – 60

Velimir Perasovic ha risolto la metà del problema rispetto alla prima gara. Il Barcelona non ha avuto una gara semplice e la sua produzione in attacco si è vista ridotta a solo 60 punti, uno dei punteggi della stagione per i catalani. Manca ancora (e sarà molto dura da risolvere) la soluzione per la superiorità del Barcelona nella zona pitturata, dove un Ante Tomic ancora in crescita ha dominato di nuovo, non solo durante tutta la partita ma soprattutto in quel momento decisivo a due secondi dalla fine con il canestro decisivo che ha dato la vittoria ai ragazzi di Xavi Pascual. Fino a quel momento la partita aveva seguito un po’ lo stesso copione della prima, con un primo tempo bilanciato (un quarto per ogni squadra) e con una ripresa dove il Barcelona riusciva a imporre il proprio ritmo, anche se questa volta i taronjas non perdevano la scia blaugrana e arrivavano molto vivi nel finale, grazie soprattutto a un Justin Doellman in un ottimo stato di forma. Il Barcelona soffriva in attacco ma non si lasciava intimorire da un pubblico de La Fonteta che non ha smesso di appoggiare i locali un solo minuto. L’ultima giocata è un bel riassunto della semifinale finora: una giocata travagliata del Barcelona che non trova il tiro comodo ma riesce ad avere altre due opportunità grazie ad Ante Tomic, un gigante sotto il canestro valenziano. Nell’ultima è proprio lui che con tanta eleganza fa il canestro che lascia il Barça con un piede nella grande finale.

Valencia: J. Doellman 16, S. Van Rossom 13, R. Martínez 9; Rim(32): J. Doellman 9; Ass(14): S. Van Rossom 6

Barcelona: M. Huertas 11, A. Tomic ed E. Lorbek 9; Rim(44): A. Tomic 10; Ass(13): M. Huertas 5

Serie: 0-2

Fernando Algaba Calderòn e Andrea Furlan


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