EUROLEAGUE STYLE FANZONEQuinta giornata in EuroLeague e tanta carne al fuoco, per un turno che poteva essere interlocutorio ed invece ha dato tanti spunti di discussione e delineato, forse, alcuni equilibri.

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Classifica dopo 5 giornate

COSA E’ SUCCESSO – Ne è rimasta solo una davanti e se il calendario poteva suggerire che fosse il Fenerbahce, invece a punteggio pieno ci sono i campioni del CSKA. I russi superano a piè pari il primo vero impegno della stagione, ad Atene sponda Olympiakos, spazzando letteralmente via i biancorossi aldilà del bugiardissimo +6 finale. Viceversa il Fener è sorpreso in casa dalla squadra più enigmatica vista finora, quel Kazan che con un pizzico di fortuna e concentrazione in più avrebbe potuto vincere almeno 3 partite, ed invece trova alla Ulker Arena la prima vittoria stagionale, contro un Fenerbahce con le rotazioni ridotte e raggiunto al secondo posto dal Real Madrid che deve sprintare nel finale (9-2 negli ultimi 2′) per battere un ottimo Galatasaray, tra l’altro privo di Daye. Seppur incerottato il Barça passa a Tel Aviv contro un Maccabi in crisi ed a cui non è servito neanche il cambio di guida tecnica. Della vittoria del Bamberg su Milano all’overtime parliamo a parte, mentre il Panathinaikos cade dopo due overtime contro un Efes che sembra lentamente in ripresa. Vittorie esterne molto importanti per il Darussafaka, in rimonta nella seconda metà a Kaunas, e del Baskonia che invece passa di autorità a Belgrado conducendo sin dalla palla a due.

Nando De Colo, glaciale ai liberi con un 12/12 (Fabrizio Stefanini 2015)

Nando De Colo trascinante ad Atene (Fabrizio Stefanini 2015)

UN ALTRO SPORT – Quello che al momento stanno giocando Milos Teodosic, Nando De Colo e tutti i rossi del CSKA. Alla Sport&Friendship Arena del Pireo erano chiamati al primo vero test stagionale, contro un Olympiakos che aveva dimostrato, trasferta di Madrid a parte, di essere una squadra solida e per certi versi diversa rispetto al passato. Invece la squadra di Itoudis è passata sopra, dominando il match sin dalla palla a due e tremando (si fa per dire) solo nell’ultimo quarto quando spinta da un Printezis monumentale (26 punti e 7 assist) l’Olympiakos era rientrato fino a -4. Il problema per le altre squadre è che il CSKA è troppo profondo e con una qualità indefinita nel roster. In una serata in cui Teodosic manda ad Atene il cugino scarso (4/15 al tiro, “solo” 5 assist ed 1 solo fallo subito), ci pensano De Colo (23 punti, 3 assist e 9 rimbalzi) ed Aaron Jackson a fare la differenza. Il CSKA in attacco è una macchina quasi perfetta che produce qualcosa come 21.5 assist a partita, ma in questa stagione sta aumentando notevolmente anche l’intensità difensiva, nascondendo a volte il canestro agli avversari, come successo al Pireo nel secondo quarto quando l’Olympiakos ha segnato solo 7 punti, di cui solo 5 su azione. Probabilmente il CSKA, come sempre successo negli anni passati, avrà un calo fisico e probabilmente mentale a cavallo del nuovo anno ma la sensazione è che la scimmia sia stata levata dalle spalle, la mente è libera da fantasmi ed il talento libero di esprimersi. Siamo a novembre ma gli avversari iniziano seriamente a preoccuparsi. Sempre che il Real Madrid venerdi prossimo non smentisca tutto.

Rakim Sanders, ala dell' EA7 Milano

Rakim Sanders tra i migliori di Milano a Bamberg (Claudio Grassi © All rights reserved)

MATCH OF THE WEEK – Sarebbe stato comunque il match of the week, perché era Milano contro il milanese Trinchieri. Perché il Bamberg è una squadra che gioca benissimo da almeno due anni ed è giustamente considerata una delle possibili sorprese di questa edizioni. Soprattutto era il game of the week perché Milano doveva ripartire dopo due sconfitte consecutive contro Real ed Olympiakos, al cospetto di una squadra con cui probabilmente si giocherà l’accesso ai playoff fino alla fine. A conti fatti e nell’ottica finale, una sconfitta a Bamberg di quattro punti ci sta, può essere nell’ordine delle cose e sicuramente al ritorno Milano potrà anche ribaltare la differenza canestri. Guardando al match non si può che pensare che Milano abbia perso una grandissima occasione per portare a casa due punti importantissimi in una serata che si era messa bene per le scarpette rosse. Milano aveva sfruttato un grande secondo quarto di Sanders e Gentile, oltre a 5′ di onnipotenza difensiva, con McLean da 5 e Sanders da 4, per scavare un solco di 17 punti che sembrava indirizzare il match. Bamberg però ha continuato a giocare il suo basket, fatto di spaziature e pick&roll giocati divinamente da Zisis e dai suoi lunghi, ricucendo il gap lentamente ma inesorabilmente, spinta anche e soprattutto dalle giocate di Miller e da un Nicolò Melli che continua a crescere in modo esponenziale nella propria consapevolezza tecnica. Alla fine i tedeschi hanno portato a casa la partita semplicemente perché al momento giocano meglio e soprattutto hanno molta più continuità offensiva e soprattutto difensiva. L’Olimpia ancora una volta ha pagato le stesse debolezze palesate nelle prime quattro partite, anche quelle vittoriose. L’incapacità di mantenere alto il livello di concentrazione per 40′ e le grosse difficoltà nell’attaccare a difesa schierata se le giocate dei singoli non creano superiorità e tiri aperti sul lato debole. Inoltre la gara di Bamberg ha messo, forse, definitivamente a nudo il peccato originale del roster di Milano, la mancanza di un lungo alternativo a Raduljica, che possa garantire un minimo di pericolosità offensiva ma soprattutto solidità difensiva, e che non può essere nè Macvan, assente a Bamberg, nè tanto meno un McLean comunque tra i migliori in Germania, soprattutto se dall’altra parte ci sono due prototipi di giocatori che farebbero molto comodo a Milano come Theis e Radosevic, che Trinchieri ha magistralmente gestito tipo staffetta calcistica, andando sempre a mettere in difficoltà l’Olimpia sotto i tabelloni.

La gara di Bamberg ha forse svelato del tutto quello che è attualmente il livello di Milano in questa EuroLeague. Battere Maccabi e Darussafaka (vittoria importantissima visto come i turchi stanno crescendo) è nell’ordine delle cose, pensare di battere Real ed Olympiakos al momento no. Milano deve fare la corsa su squadre come Bamberg, Efes e Vitoria, guarda caso i prossimi due ospiti del Forum, due sfide che l’Olimpia deve vincere e basta, per riprendere la corsa ma soprattutto per dare credibilità a sogni playoff tutt’ora intatti. Perché Milano non vale le prime posizioni di quest EuroLeague ma un posto tra le prime otto è alla portata, basta non fare voli pindarici ma restare con i piedi piantati per terra e giocarsi le proprie carte contro avversarie ampiamente alla portata.

Langford (Foto M.Cogliati 2015)

Langford (Foto M.Cogliati 2015)

NEVER GIVE UP – Lasciateci essere un poco polemici. Settimana scorsa un articolo uscito su un quotidiano nazionale criticava la nuova formula dell’EuroLeague, lasciando intendere che alcune squadre starebbero già pensando ad altro disinteressandosi alla competizione avendo perso già 4 partite (su 30, tanto per dire…). Esempio lampante, citava l’articolo, l’Unics Kazan. Bene nell’ultima settimana i russi hanno prima firmato Lorenzo Brown, lo scorso anno in D-League ai Grand Rapids (18 punti e 6 assist a partita), con alle spalle anche 63 gare NBA tra Phoenix, Minnesota e Philadelphia. Poi, trascinati da un Langford spaziale e da un Parakhouski dominante (20 punti, 12 rimbalzi di cui 7 in attacco) contro Udoh e Vesely , hanno firmato la grande sorpresa della settimana vincendo ad Istanbul contro il Fenerbahce. Chi parla di un Kazan “vacanziero” probabilmente sta seguendo poco questa EuroLeague visto che i russi, prima dell’impresa di Istanbul, avevano praticamente vinto altre due partite, all’esordio contro il Barcellona, quando subirono un parziale di 20-2 nei 5′ finali, e poi a Bamberg quando buttarono alle ortiche un +12 a fine terzo quarto. Insomma Kazan è ben dentro la competizione e la vittoria di Istanbul è forse lo spot migliore a questa formula della EuroLeague che forse limita troppo i posti per i playoff ma che sicuramente può garantire spettacolo e sorprese ogni settimana.

HIGH FIVENando De Colo (23 punti, 9 rimbalzi, 3 assist), Keith Langford (28 punti, 10 rimbalzi, 10 falli subiti), Darius Miller (27 punti, 6/10 da 3, 5 rimbalzi, 3 assist), Joey Dorsey (11 punti, 7 rimbalzi in attacco), Bryan Dunston (12 punti, 11 rimbalzi)

LOW FIVEStefan Jovic (7 punti, 3/10 al tiro, 4 palle perse), Krunoslav Simon (6 punti, 2/7 al tiro), Sonny Weems (6 punti, 3/8 al tiro), Ekpe Udoh (3 punti, 2 rimbalzi), Ioannis Bourousis (7 punti, 3/10, 2 di valutazione)

COMING SOON – Tutti i fari puntati su Mosca, dove venerdi alle 18 arriva il Real Madrid per una sfida al vertice che ci dirà molto su entrambe le squadre e che potrebbe far prendere il volo al CSKA. Da seguire anche la trasferta del Fener a Vitoria e la gara del Forum di giovedi sera dove arriva un Efes in ripresa per una sfida che Milano deve vincere.


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