Zalgiris Kaunas – EA7 Emporio Armani Milano 73-71 (Stats) (Highlights)

Justin Dentmon, decisivo nel finale (Foto Savino Paolella)

Justin Dentmon, decisivo nel finale (Foto Savino Paolella)

Poteva essere la partita che avrebbe dato a Milano l’accesso matematico alle Top 16. Invece, a Kaunas una gara giocata obiettivamente male è finita nel modo peggiore: con una rimonta tardiva ma sufficiente per pareggiare nell’ultimo minuto di gioco, il canestro subìto dall’ex di turno Justin Dentmon, da sempre contrassegnato (non a torto) con l’appellativo di “bidone” dal pubblico milanese, e infine la palla decisiva per il pareggio o addirittura la vittoria regalata da Gentile direttamente dalla rimessa nelle mani di Lipkevicius. Sia chiaro, lo Zalgiris ha vinto meritatamente, soprattutto per quanto l’EA7 (non) ha fatto vedere in campo, anche se di certo rimane il rammarico per aver letteralmente buttato via una bella rimonta, viziata anche da un fischio arbitrale a dir poco dubbio nel finale.
I lituani sono cresciuti notevolmente rispetto alla gara d’andata, mentre Milano, se non avessimo visto le recenti belle partite contro l’Efes e Reggio Emilia, è parsa tornare quella macchinosa di inizio stagione. Dopo un inizio di gara all’insegna dell’equilibrio, in quella che normalmente viene chiamata “fase di studio” tra le due squadre, quando si inizia a fare sul serio è lo Zalgiris a farsi notare, con il canestro del giovane Dimsa che pareggia a quota 17 sulla sirena del primo quarto e il break lituano che continua nel secondo con Klimavicius, Pocius, e Jasikevicius, per un 14-0 che vale il +12 a 6 minuti dall’intervallo. Milano proprio non riesce a trovare la via del canestro: il primo punto arriva dalla lunetta con Langford a metà del quarto, ma per vedere il primo canestro dal campo bisogna aspettare il gioco da tre punti chiuso con una schiacciata di Melli a 3.14 dal riposo (33-21). Da lì, l’Olimpia sembra uscire dal letargo e tocca anche il -6 con una tripla di Langford in transizione prima di andare negli spogliatoi sul 39-31.
Nella ripresa torna l’equilibrio, ma un equilibrio con l’ago della bilancia spostato verso lo Zalgiris, che può vivere di rendita con il vantaggio accumulato nei primi 20 minuti. Milano in attacco non riesce a trovare né continuità, né, soprattutto, fluidità: rispetto al primo tempo, in cui l’unico “schema” era “Keith pensaci tu”, si intravede qualcosa di più, come un paio di bei tagli sotto canestro di Moss e un canestro di Samuels ben pescato in area da Wallace (48-43), ma è troppo poco per impensierire seriamente i padroni di casa, che continuano imperterriti a trovare con molta, troppa facilità la via del canestro, spesso illuminati dal genio del solito Jasikevicius. Nonostante l’età e la mancanza di brillantezza atletica, è lui a riportare i suoi a un vantaggio in doppia cifra, con una tripla e un assist per il canestro al volo di Javtokas del 56-46.

Partita piuttosto anonima per Curtis Jerrells (Foto Savino Paoella)

Partita piuttosto anonima per Curtis Jerrells (Foto Savino Paoella)

Nell’ultimo quarto ci prova Moss a dare la scossa, con sei punti in fila che valgono il -8 (66-58), ma quando esce prematuramente per falli, a 2.46 dalla sirena finale, sul 70-60, le speranze milanesi sembrano ridotte al minimo. E, invece, succede il miracolo… o quasi, e il profeta è sempre lui, Keith Langford. Prima mette la tripla del -7, poi strappa il rimbalzo in difesa costringendo Javtokas al 5º fallo e segnando i due liberi del -5. Qui avviene l’episodio arbitrale più che dubbio di cui abbiamo accennato sopra: Jerrells ruba palla sulla tre quarti di campo a Dentmon, che gli ostacola lo scatto in contropiede trattenendolo; Jerrells travolge l’avversario e si vede fischiare un fallo antisportivo. Banchi, stavolta, è bravo a non farsi fischiare fallo tecnico, e Dentmon dalla lunetta fa solo 1/2 (71-65); nell’azione successiva trova la tripla anche Gentile, per il -3 a 80 secondi dal termine. Lo Zalgiris sente il fiato degli avversari sul collo ora e la paura porta a un’altra palla persa, recuperata da Langford, che viene mandato in lunetta per il -2. Dentmon sbaglia la tripla, ancora Langford svetta a rimbalzo, sbaglia a sua volta, ma a rimbalzo in attacco Wallace viene ostacolato illegalmente e, dalla linea di carità, a 26 secondi dal termine, fissa un pareggio assolutamente insperato fino a un paio di minuti prima. L’ultimo possesso lituano, a sorpresa, non viene gestito da Jasikevicius, ma da Dentmon, e mai scelta fu più felice: l’americano fa scorrere i secondi, attacca Jerrells e segna in acrobazia il +2 con 3.9 secondi sul cronometro. Milano ha la palla del pareggio o addirittura della potenziale vittoria; Banchi chiama timeout ma, incredibilmente, la rimessa viene affidata ad Alessandro Gentile, notoriamente tutt’altro che a suo agio in questo fondamentale. E, infatti, purtroppo anche questa volta il giovane talento biancorosso non si smentisce: palla consegnata direttamente nelle mani di Lipkevicius e partita persa.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, Milano ha avuto il merito di rimanere comunque sempre in partita nonostante abbia giocato in modo davvero pessimo in attacco e ha dimostrato una volta di più di poter piazzare dei break “tagliagambe” se si mette a giocare sul serio. Deve però “imparare” a giocare sui 40 minuti se vorrà far strada nelle Top 16, che, se anche non sono state raggiunte matematicamente questa sera, sono ancora quasi sicure, a meno di un disastro totale nelle ultime 3 giornate.

MVP. Sarunas Jasikevicius ha dato ancora una volta prova che il talento non ha età, con alcuni canestri di altissima classe e passaggi a dir poco splendidi. Ma quando c’è stato da decidere la partita, nonostante una gara tutt’altro che brillante (2/11 al tiro fino a quel momento), è stato Justin Dentmon a rivelarsi decisivo, segnando il 15º punto della sua partita, quello decisivi, a 4 secondi dal termine.

LVP. Samardo Samuels ha giocato oltre 25 minuti, ma quasi non si è notato in campo: solo 2 punti con 1/5 al tiro, e appena 3 rimbalzi catturati. Deve assolutamente crescere, se Milano vuole andare avanti.

Zalgiris Kaunas – EA7 Emporio Armani Milano 73-71 (17-17, 22-14, 21-19, 13-21)
Kaunas: J. Dentmon 15, M. Pocius 13, T. Klimavicius 9. Rim (38): P. Jankunas 11. Ass (18): S. Jasikevicius 5.
Milano: K. Langford 29, D. Moss 12, A. Gentile 11. Rim (34): N. Melli e K. Langford 6. Ass (17): C. Jerrells 6.