Leonardo Zeppieri, presidente Prima Veroli

VEROLI – La squadra che aveva immaginato di aver costruito in estate è esattamente quella che ha visto domenica scorsa: capace, essendo tra le grandi favorite per la promozione in Serie A, di distruggere un’altra pretendente al salto come Scafati. Il presidente Leonardo Zeppieri – con qualche parentesi che sarebbe stato ancor meglio evitare – sta tornando via via più sereno sulle possibilità della sua Prima per il finale di stagione: “Questa è la squadra che noi volevamo. I vari tasselli stanno tornando a posto con giocatori che hanno trovato la convinzione e che giocano per ciò che li abbiamo presi, ovvero per fare la differenza in campo. Così, tutto sembra più facile”. Anche tornare a parlare di Serie A? “No, questo ancora no. Ci stiamo salvando e già è importante in un’annata disgraziata. Dico solo che se riusciamo ad agganciare almeno il nono posto, credo che le altre squadre che dovranno fare i conti con noi nei playoff non potranno stare tranquille, trovandosi un’avversaria con grandi giocatori e una panchina lunghissima”. Da dove si alzerà d’ora in poi un Riccardo Cortese ormai pienamente consapevole, dopo diverse titubanze, del ruolo da protagonista che può e deve recitare, all’indomani della sua miglior prova stagionale (record personale in punti, 16, e minuti giocati, 35) proprio di fronte alla capolista: “Noi Cortese l’abbiamo preso per questo, perché pensiamo che sia un grande giocatore. Gli era mancata tante volte la convinzione, ma con Scafati ha dimostrato a se stesso che può fare la differenza in questa categoria. Spero che continui su questa strada perché giocando così è un giocatore devastante: ha giocato da americano di fronte a Marigney, difendendo alla morte, facendo canestro, è uno di quegli italiani che se sta bene di testa può fare la differenza”.

 

Il 15 aprile a Pistoia il posto da ala piccola titolare lo riprenderà comunque Elder, che verrà reinserito durante queste due settimane di lontananza forzata di Veroli dal campionato. Il numero uno giallorosso spera che tutto questo tempo servirà anche a recuperare un altro giocatore, colui che a tutt’oggi resta l’oggetto misterioso del roster: “La pausa ci aiuta a rimettere dentro Elder, ma aggiungo che ci aiuta anche a rimettere dentro definitivamente Colussi (tenuto in panchina per 40 minuti da Gentile contro Scafati, ndc). Se riusciamo a recuperare di testa anche lui è importante, nessuna squadra può permettersi che uno come Colussi faccia l’undicesimo in panchina. Sotto un altro punto di vista, invece, di certo non ci aiuterà stare 20 giorni fermi, possiamo perdere concentrazione, toccherà al coach tenere al massimo sotto pressione la squadra”.

 

Pistoia fuori, Barcellona in casa, Verona fuori, chiusura in casa con Jesi. Cosa si aspetta dal vostro rush finale di campionato? “Che la squadra sappia ripetere il più possibile una gara come quella contro Scafati. L’ho detto all’inizio della stagione che avevamo una buona formazione, vedendo tutte quelle che ci stanno davanti in classifica ora posso dire che non siamo inferiore a nessuna di queste”.

 Paolo De Persis