Meo Sacchetti durante un timeout (foto Anteprima_SalvatoreMadau 2012)

Meo Sacchetti durante un timeout (foto Anteprima_SalvatoreMadau 2012)

E’ coach Meo Sacchetti ad aprire la sala stampa dell’ultimo match del 2012 “Abbiamo concluso bene un anno gratificante. E’ stata una partita strana: abbiamo costruito un buon break nel primo tempo ma nel secondo sembrava si fosse rotto qualcosa. Noi abbiamo staccato la spina e loro sono rientrati in partita con giocatori d’orgoglio; gli episodi che sono accaduti dopo sono stati giustamente sanzionati (tecnici e antisportivo). Abbiamo subito il loro pick and roll con Rocca e lo scatenato Poeta, in scia positiva. Siamo stati bravi poi a vincere un’altra volta la partita con una reazione da grande squadra. E’ nelle nostre corde non ammazzare mai la partita, abbassando un po’ la guardia”.

I buoni propositi del Gigante di Altamura sono chiari “Per il 2013 vorrei fare quello che abbiamo fatto in questo straordinario 2012. In quest’anno che si conclude abbiamo raccolto molte soddisfazioni: abbiamo superato un turno di playoff contro tutti i pronostici, abbiamo esordito in EuroCup, siamo cresciuti come squadra  e come società. Abbiamo mostrato una certa solidità e concretezza per il nostro futuro e riscosso più considerazione in giro”.

E’ onesto lo scambio di saluti e auguri per il nuovo anno tra Alex Finelli e il coach sassarese. Questo il commento della partita dell’emiliano ”Abbiamo dato tutto quello che avevamo a livello di energie fisiche, mentali  e di orgoglio. Sono molto contento del nostro rientro nel terzo quarto e due sono a mio parere i dati indicativi della partita: nel primo tempo abbiamo perso 15 palle mentre nel secondo solo 7. Altro aspetto fondamentale sono state le percentuali al tiro: Sassari è stata brava a chiudere l’area ma alcuni tiri aperti di Smith e Hasbrouck non sono entrati. Con delle percentuali più alte avremmo potuto giocarcela punto a punto. Torniamo a casa con la consapevolezza di aver giocato una partita tosta. Un plauso a Poeta  che nonostante non sia al 100% ha dato il meglio con il sorriso, l’adrenalina, l’orgoglio e la tenacia. La sua prestazione è la fotografia della nostra condizione di oggi. Voglio sottolineare l’importanza dell’esordio nella massima serie di un giocatore classe 95 come Fontecchio (14 minuti in campo) che insieme a Imbrò (7 minuti) hanno insieme l’età di Thornton o Rocca. Sono il segnale che c’è vita nella pallacanestro italiana, con un intenso lavoro nel settore giovanile”.

Su Sassari coach Finelli spende come sempre buone parole “Parlavo proprio ieri con Poeta che mi raccontava come l’energia di questo Palazzetto spinge la squadra. Lui l’ha vissuta sia da avversario che giocando con la Nazionale ad agosto. Sassari vive un momento magico che si sta consolidando col tempo. La sportività di questa piazza è facilmente spiegata nell’applauso che il PalaSerradimigni ha riservato a Poeta a fine partita”.

Bootsy Thornton osteggiato dalla difesa bolognese(Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

Bootsy Thornton osteggiato dalla difesa bolognese(Foto Anteprima_SalvatoreMadau)

E’ Bootsy Thornton a chiudere la sala stampa con un commento sul match “Partita difficile contro una squadra che ha fatto la storia della pallacanestro italiana come Bologna. Venivamo da una partita difficile come quella contro Roma,  e c’era tensione per l’incontro con l’avversaria degli scorsi playoff. Ogni partita è piena di incognite e non bisogna mai dare nulla per scontato: possono esserci i due tecnici come oggi o la striscia positiva di Poeta. Fondamentale è non abbassare mai la guardia e non dare nulla per scontato”. Il proposito per il nuovo anno è presto detto per il giocatore americano “Speriamo di giocare come stiamo facendo e continuare per questa strada, che sembra quella giusta”. A chi gli chiede quale sia il suo personale bilancio per il 2012 Bootsy non sa cosa rispondere “Non penso mai al passato, per me quest’anno inizia da agosto quando sono venuto qui a giocare”. E il DS Pasquini ci tiene a sottolineare “E’ veramente così, questa è la sua forza, il motivo per cui è un giocatore così solido: non si volta mai indietro”.

Valentina Sanna