La Nazionale di basket in carrozzina (foto M. Greco 2013)

La Nazionale di basket in carrozzina (foto M. Greco 2013)

Un anno dopo il difficile cammino di Londra 2012, la Nazionale italiana di pallacanestro in carrozzina si sta preparando per l’impegno degli Europei che inizieranno questo fine settimana in Germania, a Francoforte, dove giocheranno anche le ragazze della nazionale femminile. La partenza alla volta di Francoforte è prevista per mercoledì mattina. La nazionale è in ritiro da otto giorni al centro “Giulio Onesti” di Roma. E’ stato un anno di grandi cambiamenti per gli azzurri del basket in carrozzina. La difficile esperienza dei Giochi Paralimpici di Londra 2012 (dove l’Italia ha chiuso al decimo posto), ha dato il via a un rinnovamento importante. L’incarico di Commissario Tecnico è stato dato a Dionigi Cappelletti, già assistente di Clifford Fisher, ex CT, dal 2010. Cappelletti, canturino di 47 anni, ha esperienze anche nel basket per normodotati, essendo stato vice di Recalcati a Cantù. C’è stato anche un ricambio generazionale. Sono 4 i giovani giocatori alla prima esperienza in nazionale: Cosimo Caiazzo, Marco Stupenengo, Nicola Fravretto e Lorenzo Molteni. Siamo all’inizio del progetto che porterà questa squadra ad affrontare le sfide dei prossimi 3 anni, fino ad arrivare a Rio 2016. Per adesso, la nazionale pensa solo agli Europei. L’Italia è inserita nella Pool A, girone molto agguerrito dove gli azzurri dovranno affrontare la Germania, padrona di casa, e la temuta Gran Bretagna, campionessa europea in carica.

L’obiettivo minimo è il settimo posto. Raggiungendo questo traguardo, la nostra nazionale sarebbe automaticamente qualificata ai Mondiali in programma la prossima estate del 2014 a Goyang City, Corea del Sud.

Il Ct Cappelletti sa che non sarà facile: “Siamo alla prima esperienza con molti di questi ragazzi e la massima rassegna europea è molto agguerrita. La storia di questa nazionale è dalla nostra parte: i tre europei vinti negli ultimi dieci anni sono un curriculum importante”.

Il gruppo e l’impegno sono al centro di questa squadra. Vederli allenare è impressionante, l’agonismo è alle stelle e non c’è spazio per le distrazioni a pochi giorni dalla partenza per gli Europei.

Marco Stupenengo, play guardia del Santa Lucia non vuole sbilanciarsi: “Stiamo cementando il rapporto nel gruppo. L’impegno è al massimo e vogliamo fare una bella figura. Sono alla prima esperienza in Nazionale e mi sembra davvero incredibile essere qui. Vogliamo qualificarci in fretta per i Mondiali per poi pensare in grande”.

La nazionale di Cappelletti non è fatta solo di esordienti ma anche di grandi veterani che hanno reso la nostra nazionale tra le più forti al mondo. Uno di questo è Damiano Airoldi, giocatore della Special Bergamo Sport. “Sappiamo di non partire per la Germania da favoriti. Ripartiamo dalle Olimpiadi dove sicuramente avremmo potuto fare meglio che, comunque, è stato un momento importante per fare un bilancio del nostro lavoro. La Federazione ha deciso di cambiare le cose. C’è una nuova guida tecnica che sta lavorando molto bene e un gruppo che inizia a cementarsi. Ci manca ancora qualcosa ma la programmazione sta andando nella giusta direzione: dobbiamo pensare con una prospettiva di lungo periodo, e poi la fame vien mangiando: l’Italia, per tradizione, da il meglio nei momenti più difficili. Questo Europeo potrebbe riservarci delle belle sorprese”.

Gli azzurri del Basket in carrozzina hanno ricevuto in mattinata la visita di Simone Pianigiani e della Nazionale che proprio in questi giorni sta effettuando le visite mediche in vista della preparazione per EuroBasket 2013, in Slovenia.

L’incontro tra i ragazzi di Pianigiani e quelli di Cappeletti è di grande rispetto. E’ anche una grande occasione per dare visibilità a una squadra che troppo spesso non ne ha abbastanza.

E’ l’occasione per qualche foto e una stretta di mano sincera tra due gruppi di grandissimi atleti che mettono sudore e fatica sullo stesso campo. Dopo cinque minuti che siamo in palestra a vedere l’allenamento della nazionale di basket in carrozzina, ci dimentichiamo del mezzo e vediamo solo l’impegno di questi ragazzi straordinari. Il canestro è lo stesso, il campo è lo stesso, le regole cambiano poco. E’ lo stesso sport, non dimentichiamolo.