Fernando Zappile, Presidente della FIPIC

Fernando Zappile, Presidente della FIPIC

A seguire gli allenamenti della Nazionale di basket in carrozzina, in vista dei campionati Europei che inizieranno questo fine settimana a Francoforte, c’era anche Fernando Zappile, Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina.

Dopo la difficile esperienza di Londra 2012, la nazionale riparte da questi Europei con un nuovo gruppo e un nuovo Commissario Tecnico. Cosa si aspetta da questa rassegna continentale?

A Londra è finito un ciclo. Abbiamo deciso di ripartire con questi ragazzi, molti giovani e una progettazione a lungo termine che deve portare fino a Rio 2016. La scelta di mettere la squadra nelle mani di Dionigi Cappelletti, un italiano che conosce bene il mondo della pallacanestro in carrozzina e che ha lavorato a lungo con questi ragazzi, vuole essere un segno importante.

Siamo abituati a vedere molti giocatori del Santa Lucia in Nazionale. Quest’anno, guardano il roster ci sono ben 9 squadre rappresentate. Che significato ha questo per lei?

Negli anni scorsi, scegliere i giocatori per la Nazionale era, da un certo punto di vista, più facile. Il Santa Lucia Roma dominava il campionato. Bastava prendere i migliori di quella squadra, riempire gli spazi vuoti e il gioco era fatto. Il campionato di quest’anno ha stravolto le carte. La stagione appena conclusa è stata la migliore, secondo il mio punto di vista, degli ultimi 20 anni, con molte squadre di ottimo livello a giocarsi lo scudetto. Questo è un sintomo di ottima salute di questo sport nel nostro paese. Sarà molto più difficile per Cappelletti scegliere i suoi giocatori, vista la situazione (ride ndr).

La visita di Coach Pianigiani e dei suoi ragazzi è un segno importante di rispetto per questa squadra che ha vinto tanto. Come sono i rapporti tra il basket per normodotati e il basket in carrozzina?

Ottimi! Simone (Pianigiani ndr) è venuto a trovarci l’anno scorso mentre preparavamo le olimpiadi. Lui era qui con la nazionale per preparare le qualificazioni agli Europei e ci dividevamo la palestra. Andrea Bargnani è venuto venerdì scorso a trovarci inpPalestra e ha anche regalato le sue scarpe a tutti i nostri giocatori. Un gesto davvero bello. Era solo questione di tempo. C’è un gemellaggio simbolico con la Nazionale maggiore. Le nostre strade sono destinate a incontrarsi sempre di più. Il progetto di unire il CONI e il CIP porterà la fusione tra le federazioni, facilitando di molto il nostro lavoro e dandoci possibilità che ora non possiamo avere.

La situazione economica del Basket professionistico in Italia non è delle più semplici. Alcune squadre sono state costrette a rinunciare alla Serie A, altre hanno ricostruito con un budget limitato. Roma ha dimostrato che con pochi soldi e un’ottima programmazione è possibile fare bene. Come si ripercuote questa difficile situazione sul Basket in Carrozzina?

E’ molto difficile lavorare senza fondi. Le squadre di Seria A1 sono hanno difficoltà economiche e la Federazione è nelle stesse condizioni. Per farle un esempio, questo è il primo anno in cui i giocatori della nazionale sono qui senza gettone. La passione di questi ragazzi però è troppo grande e sono qui a tenere alti i colori della nazionale.

Grazie Presidente.


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