Charleroi 12 Aprile 2013, dal nostro inviato

E’ il momento dell‘Uxue Bilbao che fa il suo ingresso per il breve training davanti alla folla di addetti ai lavori arrivati dalla città basca, almeno una trentina i giornalisti e fotografi al seguito di Zisis e compagni. Primo ospite di Dailybasket è Kostas Vasileiadis, protagonista di un’annata eccellente in Eurocup ed ex di Montegranaro.

Vasileiadis in finale ha una promessa da mantenere

Vasileiadis in finale ha una promessa da mantenere

DAILYBASKET: Partendo proprio dalla tua esperienza italiana Gianmaria Vacirca, tuo GM ai tempi della Sutor, ti ha indicato come possibile match winner della gara, un canestro nella finale come la tripla che ha deciso la gara con Valencia, pronto per rispettare il pronostico?
VASILEIADIS: ”Nonostante la mia breve esperienza ho un ricordo splendido della mia stagione italiana. Gianmaria, che saluto con grandissimo affetto, è come sempre un amico e mi carica di una grande responsabilità. Posso sicuramente provare a ricambiare la fiducia cercando di disputare la partita più bella della mia carriera e, perchè no, mettere la tripla della vittoria”, conclude sorridendo l’esterno di Bilbao.

DAILYBASKET: Proprio la tua tripla che ha gelato il Fuente de San Luis di Valencia ha cambiato faccia alla vostra stagione.
VASILEIADIS: ”Sicuramente è stato un canestro importante che ci ha dato la fiducia e la convinzione di poter battere chiunque ed arrivare all’ultimo atto. Credo però che la vera partita chiave sia stata la prima con Valencia, quella casalinga dove abbiamo mandato loro un messaggio con una prestazione di grandissima intensità, la stessa che dovremo ripetere domani sera quando avremo di fronte una squadra ancora più forte e ricchissima di talento”. 

Proseguiamo la greek connection della serata con un altro ospite che in Italia ha lasciato grandi ricordi come Nikos Zisis, protagonista di annate importanti con la maglia di Treviso e di Siena e che risponde alle nostre domande in un italiano impeccabile.

DAILYBASKET: Vasileiadis sottolineava l’importanza delle due vittorie contro Valencia nella seconda fase, cosa credi sia cambiato a livello emotivo e tecnico in quelle due partite.
ZISIS: ”Credo si sia liberato qualcosa di importante nella nostra testa, ci siamo parlati, abbiamo capito che era il momento di fare un salto di qualità. Di recuperare intensità e l’impossibilità di sbagliare ha cementato ancora di più il gruppo. Avere poi una squadra con tanti giocatori esperti, che hanno vinto anche competizioni importanti, penso a Grimau, a Lopez, ad Hervelle e Mumbru, nei momenti di emergenza questi valori, queste qualità emergono sempre. Il fatto di vedere che in ogni gara senza ritorno, come contro Nymburk oppure Valencia, davamo sempre il meglio ci ha fatto capire che potevamo crescere e superare ogni ostacolo”. 

DAILYBASKET: Kuban, con Kazan e Galatasaray, era considerata la grande favorita della competizione. La tua ricetta per fermare la corazzata russa?.
ZISIS: ”Sarà fondamentale come inizieremo la gara, come riusciremo a dare subito fastidio al piano partita dei nostri avversari. Metterci fisicità, tanta difesa, rompere i loro giochi, lottare bene a rimbalzo, evitare ogni canestro facile. Se prendono in mano la partita sarà difficile poi rientrarne in possesso, dobbiamo cercare di completare quello che Valencia era quasi riuscita a realizzare nel ritorno. Fargli perdere la sicurezza della loro forza e del loro indiscutibile talento, pressione difensiva e psicologica che credo possa essere l’arma vincente per limitare i russi”. 

C’è spazio anche per un altro grande protagonista di Bilbao ovvero Justin Hamilton, centro che ha disputato ottimi playofs e la cui prestazione sarà un barometro decisivo nell’orientare la sfida in una direzione o nell’altra.

DAILYBASKET: Dopo aver affrontato e vinto la battaglia contro uno dei migliori centri della competizione come Bryant di Ulm, aver affondato i lunghi di Kiev ora ti tocca l’ultimo banco di prova con Maric ed Hendrix, due clienti difficilissimi.
HAMILTON: ”Sono molto contento di come siano andati i playoff, sono soddisfatto della qualità non solo delle mie prestazioni ma anche di quella di tutta la squadra. Bryant era un avversario difficile perchè alternava conclusioni dal perimetro ed anche potenza fisica. Stavolta avremo contro la front line più forte del torneo. L’intimidazione di Hendrix mescolata alla fisicità ed ai blocchi di un lungo esperto e solido come Maric, senza dimenticare anche Savrasenko. Sarà fondamentale anche il nostro modo di attaccare, dovremo cercare ad ogni costo di far uscire i loro centri, creare grande pericolosità dal perimetro, mettere loro tanta pressione e continuare con il nostro gioco dentro-fuori che ha creato tanti problemi ai nostri avversari nei playoff”.