EWE Oldenburg-Banco Sardegna Sassari 90-72

Si ferma ad Oldenburg la corsa della Dinamo Sassari, reduce da 7 vittorie consecutive tra campionato e coppa. Una sconfitta che non pregiudica il cammino della Dinamo e che è forse figlia anche della stanchezza, per un periodo realmente faticoso per gli uomini di Pasquini, che in Germania pagano a caro prezzo un passaggio a vuoto a cavallo della pausa lunga. Fino a quel momento, grazie al tiro da fuori ed alle giocate di Pierre, la squadra sarda era riuscita a restare in scia ad un Oldenburg che ha subito preso in mano la partita senza però riuscire a scappare via. Appunto fino a 2′ dalla pausa lunga, quando McConnell e Paulding sono i protagonisti di un 9-0 che fa scappare la squadra tedesca sul +14 e gira definitivamente il match. Sassari non ha la forza di rientrare in partita nel terzo quarto anche se il -18 finale è una punizione fin troppo eccessiva.

AEK Atene-UmanaVenezia 84-64

Altra serata da dimenticare per la Reyer che infila ad Atene la sesta sconfitta consecutiva tra campionato e coppa, in modo fin troppo simile alle ultime uscite. Una sconfitta che non compromette il cammino europeo, ma è sintomo di un evidente difficoltà che sta attraversando Venezia. Anche ad OAKA la squadra di De Raffaele parte bene, reagendo anche nel secondo quarto al tentativo di allungo della squadra greca, ma quando Green e Mavroeidis alzano i ritmi ad inizio terzo quarto è notte fonda e l’AEK, con un parziale di 28-11, dilata il punteggio fino al 70-48 dell’ultima pausa. La Reyer è ancora una volta prigioniera di un tiro da 3 punti che fatica ad entrare (5/28 questa sera) ed una evidente fragilità sotto i tabelloni, aggiustata nelle cifre solo in un ultimo quarto giocato con più energia ma che non serve per limitare un passivo molto pesante.

Sidigas Avellino-Nanterre 92 102-106 d2ts

Suicidio collettivo per la Sidigas Avellino, che si complica il cammino europeo con un ultimo quarto da mani nei capelli, in cui i ragazzi di Sacripanti hanno tirato il classico calcio al secchio del latte, buttando al vento una vittoria costruita grazie al dominio a rimbalzo, con Fesenko, Zerini e Leunen a fare la voce grossa. Invece Avellino non riesce a chiudere il match, anche per l’imprecisione nel tiro da fuori, mentre Nanterre non esce mai con la testa dal match e proprio grazie al tiro pesante (16/34) riesce a rientrare e portare il match all’overtime. Avellino con Rich ha la forza di controllare di nuovo il match andando prima sul +5 e poi sul +4 ad 1′ dalla fine del primo overtime, ma Konate è decisivo per Nanterre per andare al secondo overtime. Le squadre sono sulle ginocchia, ma Nanterre nell’ultimo minuto è più lucida e porta a casa un successo fondamentale.

(a cura di Fabrizio Quattrini)