Dal nostro inviato
Il primo a entrare in sala stampa è Andrea Trinchieri: “Nei primi tre quarti ci hanno completamente annichiliti, tolti dalla partita. Per la prima volta nella mia vita ho visto i giocatori dimenticarsi i giochi, tutto quello che proviamo quotidianamente in allenamento. Sono rimasto shockato. Mi aspettavo una reazione differente, perché miei giocatori sono esperti, ma l’unica risposta che abbiamo saputo dare, nell’ultimo quarto, è stata una risposta fisica più che tecnica, Perdere di 13 ci dà una chance che a -30 non avremmo avuto, da un punto di vista matematico e soprattutto psicologico, ma per noi quella di questa sera resta una brutta scofitta. Al momento ci do una probabilità di vittoria dell’1%.
L’assenza di Kaimakoglu? Per noi è molto pesante, perché Kostas è il nostro secondo playmaker, uno dei nostri cervelli in campo. Ha la sciatalgia, quindi è impossibile prevedere se nella gara di ritorno ci sarà”.
Non si fida Velimir Perasovic, la cui squadra ha ipotecato il trofeo senza però chiudere i giochi come sembrava potesse fare già in questa gara di andata: “Non credo che Trinchieri pensi davvero di avere l’1% di possibilità. Anzi, rimontando da -30 a -13 l’Unics ha dimostrato di essere una squadra forte, che può metterci in difficoltà in qualsiasi momento imponendosi anche fisicamente. Abbiamo difeso alla grande per tre quarti, comportandoci al meglio in ogni situazione difensiva e arrivando primi su tutti i palloni contesi, ma alla lunga abbiamo pagato il grande sforzo iniziale. Psicologicamente la differenza canestri non cambia nulla, già a Mosca abbiamo rischiato di pagare caro un approccio rilassato. Dovremo andare in Russia a fare la nostra partita con l’obiettivo di vincere”.
Concorda con il suo coach Rafa Martínez: “Trinchieri è un allenatore intelligente e sa come motivare la sua squadra, inoltre il ritorno di Kaimakoglu sarà un problema. Noi abbiamo speso tantissimo, abbiamo limitato al massimo Goudelock e tutto il loro attacco, ma alla lunga l’abbiamo pagata. Dobbiamo andare a Kazan per vincere, forti dell’esperienza della sfida contro il Khimki ma soprattutto dell’esperienza di questa partita, in cui l’Unics ha dimostrato tutto il proprio valore nella rimonta finale. Dobbiamo fingere che questa partita non ci sia mai stata, giocare la nostra pallacanestro, quella che ci ha portato qui e al secondo posto in ACB, e giocare per vincere. Se sbagliamo i primi 5 minuti, la perdiamo”.