Diamantidis, sinfonia di classe (Foto di Roberto Caruso 2012)

Mapooro Cantù-Panathinaikos Atene 69-71 (Stats) (HIGHLIGHTS)

Desio: perdendo in casa al termine di una gara avvincente la Mapooro da l’addio ai residui sogni di passare alle top 16, la squadra di Trinchieri ha avuto la forza, sospinta dal pubblico, di lottare alla pari con il Panathinaikos, oggi senza Schortsanitis, ma nel finale ha pagato la minore lucidità. Cantù con 10” da giocare ha avuto il pallone decisivo sotto di due punti, avendo perso di due ad Atene la scelta più logica sarebbe stata quella di cercare il pareggio per provare a vincere di almeno tre punti nel supplementare ed invece Johnny Tabu, peraltro autore ancora di una bella prestazione, si intestardisce a cercare il tiro da tre punti e ne trova solo uno forzatissimo che finisce cortissimo. Poca lucidità da parte del belga costretto a stare in campo per 28’ a causa dell’assenza di un’alternativa nel suo ruolo (Kudlacek è improponibile a questi livelli). Tabu ha peraltro realizzato 17 punti con 6-10 dal campo e ben 8 assist la maggior parte per Alex Tyus che ha segnato 18 punti con 8-9 dal campo, non solo schiacciate ma pure pregevoli semiganci, mentre Leunen è partito forte ed ha chiuso a 11 punti ed Aradori a 10. Il Pana ha mostrato sprazzi di difesa di alto livello ed ha dominato a rimbalzo catturando sotto le plance ben 39 rimbalzi contro i 22 di Cantù. Atene ha trovato un Michael Bramos clamoroso dalla lunga distanza ben innescato dalla classe di Dimitris Diamantidis (15 punti e 7 assist) maestro del pick&roll in stile valzer viennese: elegante, lento, ragionato. Bene pure l’ipervitaminico Marcus Banks (9 punti) ed i felini balzi di Stephane Lasme (7+6).

Cronaca: Il Panathinaikos parte con un quintetto basso con Kitchen, oggetto di interesse di mercato da parte della Mapooro, fra i primi cinque, Ukic da tre e Maciulis da 4 e trova subito Diamantidis che parte con una tripla, cui rispondono con la stessa moneta Aradori e Leunen. La partita scorre piacevole con Cantù che cambia sistematicamente sui blocchi, è Maciulis il più insidioso fra i greci mentre Leunen è ficcante in attacco (15-14) ma il Pana riesce a chiudere il primo quarto sul +4.

Tyus e Stephane Lasme da UMass duellano ad altezze siderali e quando Cantù recupera ci pensano Bramos e Diamantidis a segnare da lontano per il 21-25 al 13’. Segna da tre Tabu ma commette il suo secondo fallo su quel torello di Marcus Banks. La Mapooro trova punti sia in semigancio che con due schiacciate da Alex Tyus e sorpassa sul 32-30 ma si va all’intervallo sul 34 pari, il Pana in un primo tempo estremamente equilibrato ha dominato a rimbalzo (24 a 11) ma ha perso nel 10 palloni contro i 3 brianzoli.

la rabbia di Jeff Brooks (Foto di Roberto Caruso 2012)

Bramos e Tabu si scambiano subito delle triple ed è il play belga a segnare i primi 8 punti di Cantù (42-37) ma Tsatsaris costringe Cusin al terzo fallo e mette a segno un gioco da tre punti mentre è Ukic a riportare sopra i Verdi con una tripla dall’angolo. Su una tripla fuori ritmo, e sulla sirena, di Bramos si chiude il terzo quarto con il Panathinaikos sopra di 4.

Aradori è ora entrato in ritmo pure in attacco e con Tabu in contropiede Cantù pareggia (54-54), con la tripla centrale di Leunen sorpassa a 5’40”. Subito un’altra palla rubata canturina e contropiede/sinfonia chiusa da Tyus a rimorchio a modo suo: a thundering dunk! Banks segna in maniera rocambolesca e mostra i muscoli al pubblico canturino beccandosi la più sonora fischiata della sua carriera. Schiaccia ancora Tyus su assist di Markoishvili ma realizza Bramos da tre. Il terzo semigancio della serata di Tyus vale il 63-60 e Manu colpisce da tre, la zona 2-3 di Cantù viene punita da Bramos dall’angolo e Diamantidis da tre pareggia a 2’ dal termine. Schiaccia Lasme su assist di Diamantidis, va in lunetta Tyus che non sbaglia, ma Aradori scivola e Bramos resta libero di segnare da tre, Tabu in lunetta fa 1-2, sbaglia in penetrazione Diamantidis e Tabu ha il tiro della vittoria ma sbaglia forzando da tre sulla sirena.

Il Migliore: autore di una clamorosa prestazione balistica con 7 triple a segno su 9 tentativi (ed almeno due impossibili) Michael Bramos è stato il fattore a sorpresa per i Verdi aggiungendo pure 9 rimbalzi alla sua eccellente gara.

Il Peggiore: rigido e supponente come uno stoccafisso che si secca nel gelido sole norvegese, Hilton Armstrong da UConn.

I Tabellini:

Mapooro Cantù: Kudlacek – Abass ne Casella ne Markoishvili 5 Leunen 11 Mazzarino – Brooks 6 Tyus 18 Tabu 17 Aradori 10 Cusin 2 all.Trinchieri

Panathinakois Atene: Bramos 21 Maciulis 6 Armstrong 1 Ukic 7 Lasme 7 Tsartsaris 3 Diamantidis 15 Kitchen 2 Banks 9 Xanthopoulos ne Giannopoulos ne Charalampopoulos ne all: Pedoulakis