Brose Baskets Bamberg – Anadolu Efes 88 – 86 (Stats) (Highlights)

Tra Bamberg ed Efes va in scena una delle partite più belle di questo terzo turno di Eurolega. Entrambe le squadre andavano alla ricerca di un successo, ma alla fine a spuntarla è quella meno accreditata, meno profonda e meno esperta, ma con più cuore e voglia di vincere. I tedeschi hanno proposto un gioco ben oliato, con gerarchie ben precise, nelle quali Casey Jacobsen si è imposto come miglior marcatore in una serata di grazia per un giocatore del quale si è sempre parlato come un potenziale mai esploso completamente, ma se l’ex Phoenix dovesse dare seguito a questo tipo di prestazioni allora anche per la sua squadra non è peregrina l’ipotesi di fare tanta strada in questa competizione. L’Efes paga la mancanza di costanza a rimbalzo e di gioco di squadra, anche se quando hai a roster un giocatore come Scotty Hopson in grado di risolvere intricate situazioni offensive da solo viene più facile e naturale affidarsi alle iniziative del singolo, anche se i numeri per diventare un rompicapo difficile da risolvere anche per le migliori squadre europee ci sono tutti.

LA CRONACA

Il Bamberg sul proprio campo sa che non può permettersi di perdere male, neanche contro un’avversaria quotata come questo Efes, e così parte subito molto deciso e convinto. A prendere le redini del gioco dunque sono proprio i padroni di casa, che sono sicuramente svantaggiati sotto canestro, dove Stanko Barac e Savanovic fanno sostanzialmente il bello e il cattivo tempo contro un Jamar Smith stranamente impotente contro questi due colossi slavi. A sopperire la mancanza di presenza sotto le plance però ci sono Casey Jacobsen ed Anton Gavel, che tengono a galla i compagni anche nei momenti di magra, e con le rispettive iniziative personali riescono addirittura a portare i tedeschi avanti.

La partita è però molto equilibrata, e dopo un primo periodo concluso con il vantaggio di un punto in favore dell’Efes il copione si ripropone nei secondi dieci minuti. Le due squadre si scambiano canestri a vicenda, ma questa volta sembra essere l’Efes a poter disporre a proprio piacimento dei padroni di casa, che si inceppano in attacco, con il solo Jacobsen a tenere duro per il Bamberg. Dall’altra parte nel frattempo si accende improvvisamente anche Scotty Hopson oltre alla già citata coppia di lunghi, ed effettivamente l’atletismo della guardia uscita da Tennesse sembra essere incontenibile per chiunque gli si pari di fronte. Certamente non può contenerlo Jacobsen, ma nemmeno per il poco impiegato John Goldsberry, esterno d’ordine dagli spiccati compiti difensivi l’impresa sembra poter riuscire, così il numero 32 chiude il suo primo tempo a quota 10 punti, mentre i turchi vanno al riposo con un vantaggio di sette lunghezze che solo in apparenza può essere considerato decisivo.

Anche dopo la pausa lunga l’Anadolu appare lanciato verso la fuga grazie ai canestri di Savanovic e Planinic, altro enigma poco decifrabile dai padroni di casa, che vedono il vantaggio avversario allungato anche in doppia cifra sul +11, ma è a questo punto che comincia il personale show offensivo di Casey Jacobsen. La guardia uscita da Stanford University era andato all’intervallo con 12 punti all’attivo e con la consapevolezza di essere la prima opzione offensiva per i suoi, che proprio nel momento del bisogno mettono tutto nelle sue mani venendone ampiamente ripagati. Il terzo quarto infatti mostra perché il californiano era stato scelto al primo giro del Draft NBA nel 2002 segnando 8 punti in dieci minuti e trascinando i suoi al +9 di margine in questo periodo, che riporta l’intero match sui binari del più estremo equilibrio, con il Bamberg in vantaggio di due soli punti.

L’ultimo parziale è vissuto al cardiopalma dal pubblico della Stechert Arena, che vede i propri beniamini lottare con tutto il cuore per sconfiggere una squadra sicuramente molto più profonda e piena di qualità. Col passare dei minuti anche il gap sotto canestro si assottiglia, e in particolare viene fuori alla distanza Sharrod Ford, il quale chiuderà con otto rimbalzi (tre dei quali in attacco) una partita sontuosa nonostante il relativo contributo offensivo (soli sette punti per l’ex virtussino). Tutto il quarto è vissuto punto a punto, con entrambe le squadre a cercare di superarsi e di staccarsi, ma senza particolari risultati. È l’imprecisione e la foga a farla da padrone in questo ultimo e appassionante parziale, che viene deciso soltanto negli ultimi secondi, quando l’Efes va in vantaggio grazie ad un jumper di Jamon Gordon, che porta i turchi sopra di un punto. Quando la vittoria ospite sembra scritta però ci pensa un magistrale Jacobsen a risolvere la questione con un mortifero tiro da 3 punti che va a segno per l’88-86 finale.

TABELLINI

BROSE BASKETS BAMBERG 88 (C.Jacobsen 23, A.Gavel 17, J.Smith 14) Rim (35), S.Ford 8, Ass (23), J.Goldsberry 8

ANADOLU EFES 86 (D.Savanovic 17, S.Hopson 14, J.Gordon 14) Rim (24), S.Erden 5, Ass (17), Z.Planinic 7


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