fis_ski_logoLe temperature alte e la poca neve sulla Alpi spingono la Coppa del Mondo verso nord, ad Åre in Svezia, per un lungo weekend di prove tecniche, con un gigante ed uno speciale, maschili e femminili. E’ la grande occasione che Marcellino Hirscher aspettava per riprendersi la vetta della classifica di Coppa, alla vigilia della lunga tappa italiana che fortunatamente è stata confermata, e di cui parleremo più avanti. In campo femminile, invece, continua il dominio di Tina Maze che adesso stacca decisamente le avversarie, in particolare quella Anna Fenninger che se non riuscirà a ripetere in gigante i risultati della scorsa stagione, difficilmente potrà lottare per la sfera di cristallo.

Venerdi è stato il turno dei due slalom giganti. In campo femminile la Maze trionfa e stupisce anche se stessa, affermando in conferenza stampa di essersi sentita molto stanca. Evidentemente per il momento basta e avanza per battere le avversarie, anche se la gara è stata molto combattuta con ben 7 atlete racchiuse in 41 centesimi. Sul podio con la slovena salgono la sorpresa svedese Sara Hector, partita con il pettorale 25, e la sempre presente in gigante Eva-Maria Brem, che continua a guidare la coppetta di specialità. Tra le deluse di giornata, che restano ai piedi del podio soprattutto Federica Brignone e Nadia Fanchini, a 3 e 7 centesimi dal terzo gradino del podio, che hanno sciato molto bene e sono state le uniche azzurre al traguardo.

Molto più semplice, anzi in carrozza, la vittoria, sempre venerdi, di Marcel Hirscher nel gigante maschile. L’austriaco ha sciato con grande cattiveria ma anche con la solita precisione, evitando di fare calcoli e cercando decisamente il successo. Ne sono venute fuori due manche praticamente perfette in cui il suo eterno rivale Ted Ligety è rimasto staccato di 1″22 ed ha preceduto il tedesco Lutz, che aveva chiuso la prima manche al secondo posto. Delusione per il norvegese Jansrud che salutava la compagnia dopo pochi secondi di gara e vedeva il suo vantaggio in classifica di Coppa decisamente ridotto. Male, molto male, gli italiani tra cui si salva solo Giovanni Borsotti che faticosamente sta cercando di risalire la china e che è finito a ridosso dei migliori.

Nello slalom femminile di sabato prima storica vittoria in Svezia per una sciatrice svedese. Maria Pietilä-Holmner è riuscita laddove neanche Pernilla Wiberg e Anja Paerson erano riuscite. Lo ha fatto sciando con il suo solito stile leggero e bellissimo da vedere, su pendio facile ma che presentava qualche insidia, sia nella prima che nella seconda manche, e che andava interpretato per non lasciare centesimi preziosi. La svedese ha resistito nella seconda prova al ritorno di Tina Maze, che se scia così in speciale vincerà la Coppa del Mondo molto presto, mentre a farle compagnia sul podio la compagna Frida Hansdotter, che continua a comandare la coppa di specialità, e lascia giù dal podio una Mikaela Shiffrin che faticosamente sta cercando di ritrovare sensazioni perdute ed il miglior tempo della seconda manche sembra di buon auspicio. Bella gara, infine, per Chiara Costazza e Manuela Moelgg. L’atleta di Cavalese non arrivava così in alto da oltre sei anni e finalmente è riuscita a mettere insieme due buone manche e con un pizzico di fortuna in più poteva anche ambire ad un risultato migliore. Manuela è stata ancora una volta bravissima, come a Levi, partendo con il pettorale 52 e arrivando a ridosso delle migliori. La strada per recuperare terreno è dura, ma la Moelgg la sta affrontando con grande coraggio e con lo spirito giusto.

Nello slalom maschile di domenica, infine, la vittoria che permette ad Hirscher di tornare in vetta alla classifica di Coppa del Mondo. L’austriaco non è impeccabile, commette qualche errore sia nella prima che nella seconda manche, ma basta e avanza per superare di 10 centesimi Felix Neureuther, che lo aveva battuto nella prima discesa. Hirscher torna in vetta anche alla classifica di specialità visto lo “zero” fatto registrare da Kristoffersen uscito nella prima manche. La gara svedese, però, passerà alla storia per il terzo gradino del podio dove si accomoda, dopo una gara tutta all’attacco, il russo Khoroshilov. Erano oltre 30 anni che un russo non saliva sul podio, da quando Zhirov vinse addirittura 4 gare nel lontano 1981. Per Khoroshilov un risultato che conferma la sua crescita, arrivata un pò tardi vista l’età, dopo il buon piazzamento di Levi. Poco da dire sugli italiani, con Patrick Thaler il migliore al decimo posto, Stefano Gross dodicesimo e Giuliano Razzoli ventitreesimo.

Adesso la Coppa del Mondo maschile, come dicevamo in apertura, si sposta in Italia con programma di gare confermato. Infatti settimana scorsa di era paventata la possibilità di annullare il Super-G della Valgardena per permettere agli organizzatori di preparare al meglio la Saslong per la discesa, ma l’abbassamento delle temperature sull’arco alpino e le previsioni di neve fresca in arrivo hanno scongiurato l’annullamento. Così da venerdi a domenica tutti in Alto Adige per la due giorni in Valgardena (venerdi e sabato) e domenica il gigante sulla Gran Risa in Alta Badia, prima dell’attesissimo ritorno del Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio che lunedi ospiterà nuovamente una gara di Coppa del Mondo. Poi tutti in Valtellina per la discesa di Santa Caterina Valfurva (che sostituisce Bormio) sulla pista dedicata a Deborah Compagnoni. Per le donne invece weekend veloce in Val d’Isere con discesa e Super-G, prima di spostarsi in Austria, a Semmering, per un gigante ed uno speciale che chiuderanno l’anno solare di Coppa del Mondo.