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Alla ripresa dalla sosta, tante le risposte attese dalle protagonista del nostro campionato, a partire dalla Roma, impegnata all’Olimpico contro l’Empoli, a cui è necessaria una pennellata su punizione di Pjanic per sbloccare il risultato nella ripresa. I giallorossi allora possono dilagare, colpendo con De Rossi, alla sua cinquecentesima con la squadra capitolina, e Salah. Tra i toscani si mettono in mostra l’ex Paredes e Buchel, autore del 3-1. Il Milan cerca la svolta in casa del Torino di Ventura, tra le formazioni più in forma della serie A. i rossoneri provano a fare la partita, con evidenti limiti e altrettante insicurezze della gestione della palla, e segnano l’1-0 con il subentrato Bacca. Da quel momento però, gli uomini di Mihajlovic si annientano e subiscono gli inserimenti dei granata. Proprio da uno di questi, realizza il pareggio Baselli, regista bomber del Torino, alla quarta rete stagionale.

Il Palermo porta tre punti in Sicilia, espugnando il Dall’Ara per 0-1. Il Bologna, propositivo, quanto impreciso, non riesce ad attaccare efficacemente, lasciando adito agli ospiti di restare sul pezzo e colpire alla prima occasione utile: è Vazquez a punire i rossoblù per lo scarso pragmatismo, su un’ottima imbeccata di Hiljemark. L’Atalanta  può sognare in grande: dopo il 3-0 inflitto al Carpi, gli uomini di Colantuono respirano aria buona, dall’alto dei 14 punti ottenuti. Pinilla di testa, Gomez direttamente dal corner (l’ultimo a farlo fu un certo Recoba) e un rigore di Cigarini affossano un Carpi povero di idee ed energie.

Colpaccio del Frosinone, in serie positiva e lanciato più che mai dopo un pessimo approccio con la massima serie, che batte 2-0 la Sampdoria. Dopo un inizio a tinte blucerchiate, infatti, nella ripresa sono Paganini e Dionisi a mettere in cassaforte il risultato.A Marassi si gioca a ritmi altissimi la partita tra Genoa e Chievo. Il botta e risposta ha inizio al primo minuto con la rete di Paloschi, rovesciata da quelle di Pavoletti e Gakpè. Nella ripresa la girandola di emozioni si completa però con l’espulsione del rossoblù Dzemaili, il pari di Pellissier, appena entrato e dall’esplosione della tribuna del Grifone al gol in extremis di Tachtisidis. Colpo grosso. Continua il periodo grigio di Verona e Udinese, di fronte al Bentegodi per cercare un riscatto, che però non si realizza. L’1-1 infatti smuove la classifica senza sconvolgerla. Le due squadre, afflitte da infortuni pesanti, si spartiscono le due frazioni di gioco e le reti segnate. Al rigore realizzato da Pazzini nel primo tempo, risponde Thereau in coda al match. La pochezza delle due compagini rischia di far affiorare insicurezze e apportare preoccupazioni serie in ottica salvezza.

Il big match di giornata si disputa al San Paolo tra Napoli e Fiorentina. Azzurri e viola sono le squadre più propositive del campionato e promettono grande spettacolo alla vigilia. L’equilibrio del primo tempo viene spezzato dall’ennesima prodezza stagionale di Insigne, poco dopo la ripresa delle danze, al 46’. Altrettanto bella è la rete di Kalinic, che con l’esterno destro supera Reina e zittisce lo stadio partenopeo per qualche minuto, fino a quando bomber Higuain fa esplodere un’intera città: la rincorsa del Napoli è irrefrenabile e appare appena iniziata. Si interrompe invece la corsa della Lazio, impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo.  I neroverdi, infatti, si impongono per 2-1 con le reti di Berardi, che realizza un rigore generosamente concesso, e Missiroli. A nulla serve il goal di Anderson, visto lo scarso impatto che hanno gli attaccanti inseriti da Pioli nel finale di gara. Ora le due squadre, sicuramente con obiettivi ben differenti a fine stagione, si trovano appaiate a 15 punti, a poche lunghezze dalla vetta: occasione persa per i biancocelesti, ma tanto di cappello agli emiliani.

Il posticipo vede scontrarsi Inter e Juventus, storiche rivali che si affrontano con sentimenti e intenti opposti: la squadra meneghina va a caccia del primato in classifica, mentre quella sabauda della riscossa e della rimonta nei confronti delle grandi. Lo 0-0 finale del derby d’Italia è menzognero: le reti, inviolate al triplice fischio, tremano in diverse occasioni nell’arco dei novanta minuti di gara. Un punto a testa che frena i neroazzurri, a una lunghezza dalla Fiorentina, e i bianconeri, ancora relegati in posizioni che non competono la vecchia Signora. Rincorsa rimandata.

Le partite: Roma-Empoli 3-1, Torino-Milan 1-1, Bologna-Palerno 0-1, Atalanta-Carpi 3-0, Frosinone-Sampdoria 2-0, Genoa-Chievo 2-2, Verona-Udinese 1-1, Napoli-Fiorentina 2-1, Sassuolo-Lazio 2-1, Inter-Juventus

La classifica: Fiorentina 18, Roma 17, Inter 17, Napoli 15, Lazio 15, Sassuolo 15, Atalanta 14, Torino 14, Chievo 12, Sampdoria 11, Milan 10, Palermo 10, Genoa 10, Juventus 9, Udinese 8, Frosinone 7, Empoli 7, Carpi 5, Verona 5, Bologna 3.

Il prossimo turno: Empoli-Genoa, Carpi-Bologna, Palermo-Inter, Sampdoria-Verona, Juventus-Atalanta, Milan-Sassuolo, Udinese-Frosinone, Fiorentina-Roma, Lazio-Torino, Chievo-Napoli

Matteo Origoni
@MatteOri5


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