Sochi – Visi più distesi, oggi nel paddock; si torna a fare sul serio e tutte le emozioni, i pensieri, le preoccupazioni per la grave situazione in cui versa Jules Bianchi dopo l’incidente di Suzuka, lasciano spazio alla lotta in pista per la conquista per la pole.

Il nuovo circuito di SochiQualifiche come da copione, dove le Mercedes si confermano, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, le vetture da battere.
Dietro le frecce d’argento, un ottimo Bottas su una Williams che si dimostra a proprio agio in Russia, su un circuito simile, per caratteristiche, a quell’A1 Ring di Zeltweg che ha visto la prima fila monopolizzata dalle monoposto di Grove.
Dietro ad un ottimo Button troviamo la vera sorpresa di questa sessione: il russo Daniil Kvyat, padrone di casa, piazza la sua miglior prestazione della carriera arpionando il quinto posto a soli 7 decimi dalla pole Mercedes, mettendo in riga il futuro compagno di squadra Ricciardo, poi le Ferrari di Alonso e Raikkonen e Vergne.
Delusione Vettel che esce in Q2, cosi come per Massa, relegato alla 18esima posizione a causa di un problema tecnico.

La grande distanza tra lo start e la prima curva, pone l’accento sull’importanza che avrà lo spunto inziale al via domani: vista la probabile strategia obbligata di una sola sosta quasi per tutti, salvo azzardi che al momento non paiono essere convenienti, acquisisce ancora maggior importanza il riuscire a sopravanzare qualche avversario al via.

Facendo un passo indietro, ieri c’è stata la conferenza stampa della FIA al fine di discutere le eventuali responsabilità in occasione dell’incidente di Bianchi a Suzuka e le conseguenti gravi lesioni subite dal pilota di Nizza. Escluse tv e fotografi, ma ammessi i giornalisti, Todt, Presidente della Federazione Internazionale, e Charlie Whiting, direttore di gara di tutte le tappe del Mondiale di F1, quindi anche responsabile della sicurezza in quel di Suzuka, dopo aver mostrato le immagini del circuito chiuso dell’autodromo. hanno liquidato la questione come una serie di sfortunatissime coincidenze, non prevedibili a priori, di fatto sollevando i marshalls, e quindi la direzione gara, da ogni eventuale responsabilità sull’accaduto.
In realtà, come già discusso in queste pagine a pochi minuti dall’incidente di Bianchi, l’aver permesso ad un mezzo di servizio di entrare in via di fuga senza protezioni tra quest’ultimo ed il circuito, mentre le vetture transitano a pochi metri, in condizioni di evidente scarsa visibilità ed aderenza, senza che la gara fosse neutralizzata con una Safety Car, rappresenta un grave errore, causa principale del grave danno neurologico subito dal pilota della Marussia.
Tale comunicazione della FIA pare mettere la parola fine ad ogni ulteriore indagine e polemica sull’accaduto, a chiusura di un’indagine affidata proprio a Charlie Whiting, nel curioso ruolo di indagatore e… di indagato.

Per chiudere, piccola coda di silly season nel mercato piloti, con l’ultimo rumors venuto a galla nel paddock di Sochi, che confermerebbe l’accordo tra Ferrari e Vettel, ormai segreto di Pulcinella, con la contemporanea permanenza di Alonso in Rosso, dopo il supposto veto di Ron Dennis, capo McLaren, all’ingaggio dell’Asturiano da parte di Woking e soprattutto della Honda.


Alessio De Marco - www.Avens-Images.com