serieAcalcioLogoMi interessa poco la genesi del riferimento di Carolina Marcialis a Donadoni. Se sia di matrice cinematografica, da L’allenatore nel pallone, se sia suggerita da Cassano, congegnata da entrambi.

Crisantemo. Ma per piacere. Contro l’allenatore che portò Cassano a Euro 2008 nonostante le cassanate. Contro l’allenatore che ha contribuito a farlo andare all’ultimo mondiale possibile della sua carriera. Facile fare come Cassano e signora, andare via, perchè il Parma è ultimo e destinato alla retrocessione. Io non ce la farei, non avrei il coraggio che hanno i Cassano. La gratitudine non esiste, in nessun ambito della vita. Pretenderla dai Cassano mi pare troppo.

Io sto con Donadoni, con tutti i crisantemi del mondo. Con le persone serie. Donadoni mi ha risposto in conferenza stampa. A Livorno diede le dimissioni perchè il presidente Spinelli gli mancò di rispetto, altre volte si è dimesso. Stavolta no. Perchè ha dignità. E non credo si riferisse a Cassano, mercoledì sera.

Preferisco retrocedere, ripartire dalla serie B con Donadoni.

Cassano domenica ha detto al capo ultras: “Io di più non posso fare”. E il giorno dopo ha ottenuto la rescissione. E tutti gli altri che restano? Tutti con crisantemo? Mi mancherà il campione Cassano, a Parma, non tanto l’uomo. Ne preferisco altri. Più normali. Come crisantemo. Come Colomba, Guidolin, ma tanti altri. Perchè per essere bravi non è indispensabile essere sbruffoni, parlare chiaro, offendere chi magari ha altre inclinazioni sessuali e non ha avuto 700 donne. E poi dovrei pensarci, a tutte le cassanate, anche dialettiche. Meglio di no.

Mi tengo Donadoni e tutti i crisantemi del mondo.

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